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Educazione motoria negata agli studenti dell’istituto comprensivo “Antonio Gramsci” di Aprilia, la protesta di rappresentanti e genitori
È una lettera senza mezzi termini quella scritta da rappresentati d’istituto degli studenti e dai loro genitori per protestare contro il fatto che all’Antonio Gramsci di Aprilia non è praticata l’educazine motoria. Alla base della grave negazione c’è la mancanza di un servizio di trasporto e della palestra.
“Studenti di serie A e studenti di serie B!!! È l’unica spiegazione che noi genitori dell’Istituto Comprensivo Antonio Gramsci riusciamo a dare per quello che da settembre ormai i nostri figli vivono. Siamo a marzo e gli alunni della Scuola non hanno ancora avuto la possibilità di poter sostenere una lezione di educazione motoria (materia curriculare!!!!), ridotti a fare stretching e allungamenti in aula magna con l’ausilio di un tappetino, perché ancora le “istituzioni comunali” non hanno adottato nessuna misura in tal senso. Sono anni che paventano di edificare una nuova scuola, sono mesi che si è in attesa del trasporto comunale nonostante il Dirigente Scolastico lo abbia più volte richiesto e sollecitato, siamo in attesa di un locale…. Parliamo di un Istituto di livello presente sul territorio, dove, nonostante la struttura, eccelle con l’offerta formativa, con i concorsi vinti – anche a livello nazionale – con progetti innovativi e iniziative che hanno consentito il plauso degli organismi parlamentari!!!
Ma tutto questo passa in secondo piano, perché per il Comune, questi ragazzi non devono avere l’opportunità di svolgere una materia scolastica sancita dal diritto allo studio!!!! Fino allo scorso anno i nostri figli hanno usufruito di un autobus per raggiungere la struttura di Via Respighi, dove la società sportiva responsabile li ha gentilmente ospitati per svolgere regolarmente le lezioni. Ma ecco che, arrivato il nuovo anno scolastico, e con la nuova amministrazione comunale, niente servizio autobus, niente palestra, nessuna struttura. Da un giorno all’altro tutto sospeso!
La nostra Dirigente Scolastica immediatamente ha iniziato a chiedere di risolvere questa annosa vicenda, mettendo in atto tutto il necessario per trovare una soluzione. C’è voluto del tempo prima di riuscire ad avere una risposta, mentre i nostri figli, costretti a non svolgere lezione regolarmente – se non solo con un tappetino a terra – vedono i loro coetanei alunni di serie A correre e svolgere il programma ministeriale!
La componente genitori del Consiglio d’istituto propose una soluzione: chiedere l’utilizzo del pallone tensostatico di Via Monteverdi in dotazione ad un’altra società sportiva apriliana, in modo tale da evitare l’utilizzo dell’autobus, atteso che i nostri ragazzi avrebbero potuto raggiungere la struttura a piedi. Anche in questo caso la nostra Dirigente si è fatta portavoce, oltre ad accogliere qualsiasi altra soluzione. Fondamentale per Lei che gli alunni dell’Istituto possano svolgere attività motoria. Per mesi la nostra comunità scolastica ha atteso, in silenzio e senza mai muovere rimostranze, una risposta da parte del Comune e dei suoi rappresentanti. Dopo mesi di richieste, finalmente un incontro con il Commissario Prefettizio e la Dirigente del Terzo Settore, con la determinazione di riuscire nell’intento di risolvere la “questione palestra”.
Siamo usciti con la promessa e la consapevolezza che, terminate le adeguate verifiche, i nostri ragazzi avrebbero potuto iniziare l’attività motoria sentendosi anche loro “Studenti di Serie A”. Avevamo gioito, rincuorati dalle parole del Commissario e della Dirigente, per l’assegnazione della struttura di Via Monteverdi nell’orario scolastico. Sembrava fatta!
Invece…l’amaro calice…il Comune, nonostante avesse garantito per la metà di febbraio l’utilizzo del locale, proprio qualche giorno fa ha comunicato di non poterlo destinare alla Scuola…dopo un mese e mezzo di silenzio, ecco la situazione. I nostri ragazzi di nuovo penalizzati. Nuovamente penalizzati senza neanche potergli concedere, per gli ultimi tre mesi di scuola, l’attività motoria, mettendo a disposizione il servizio autobus, oppure l’appoggio presso Istituti vicini. Dire che siamo arrabbiati non è sufficiente!
Amareggiati e consapevoli che ad Aprilia, grazie alle Istituzioni, ci sono alunni che non hanno il pieno diritto allo studio, che non devono essere alla pari dei loro coetanei che hanno scelto altri Istituti Comprensivi. Evidentemente la nostra comprensione ed il nostro essere fiduciosi nell’Amministrazione comunale è servita a ben poco ed è ora che tutti gli apriliani sappiano che ci sono studenti a cui si sta togliendo – da mesi – il diritto allo studio, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, senza tralasciare il malcontento dei docenti che sono costretti a non poter mettere in campo le conoscenze frutto dei loro studi!!!
Noi Rappresentanti d’Istituto Comprensivo, unitamente a tutti i genitori, siamo qui a chiedere una soluzione rapida, immediata e duratura in tempi brevi, considerato che l’anno scolastico sta volgendo al termine, per evitare che a settembre di quest’anno gli alunni si vedano ancora una volta alunni di serie B!!! Il diritto allo studio dei nostri figli viene prima di tutto e prima di ogni cosa. Passiamo di Amministrazione in Amministrazione, ma sembra che ‘tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”.
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