Nuovi sviluppi nell’inchiesta: Moretti e Gualmini nel mirino
A oltre due anni dall’inizio dell’inchiesta sul Qatargate, la Procura federale del Belgio ha chiesto al Parlamento Europeo di revocare l’immunità alle eurodeputate del Partito Democratico Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini. La richiesta sarà annunciata ufficialmente dalla presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola nella sessione plenaria del 10 marzo e successivamente valutata dalla commissione Affari giuridici.
Le due eurodeputate, appresa la notizia dai giornali, hanno dichiarato di essere totalmente estranee ai fatti e hanno deciso di autosospendersi dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) per garantire piena collaborazione con la magistratura belga.
Le accuse di due anni fa: cosa ipotizzavano le indagini?
L’inchiesta, partita nel dicembre 2022, aveva ipotizzato l’esistenza di un sistema di corruzione e finanziamenti illeciti orchestrato da Qatar e Marocco per influenzare decisioni del Parlamento Europeo.
Secondo le autorità belghe, alcuni eurodeputati e funzionari avrebbero ricevuto denaro in contanti e regali di lusso in cambio di interventi politici a favore di Doha e Rabat. Le indagini si basavano su intercettazioni, sequestri e testimonianze chiave.
Gli arresti eccellenti del 2022
Durante il blitz della polizia belga furono sequestrati oltre 1,5 milioni di euro in contanti e furono arrestati diversi esponenti politici:
- Pier Antonio Panzeri, ex eurodeputato S&D, considerato l’architetto del sistema corruttivo.
- Eva Kaili, vicepresidente dell’Eurocamera, trovata con 600mila euro in contanti.
- Francesco Giorgi, assistente parlamentare e compagno di Kaili, sospettato di aver gestito i flussi di denaro.
- Andrea Cozzolino, eurodeputato PD, accusato di ricevere fondi illeciti.
- Marc Tarabella, eurodeputato belga, indagato per presunti legami con il Qatar.
Le conseguenze dello scandalo e i nuovi sviluppi
Nel 2023, Pier Antonio Panzeri patteggiò una pena ridotta accettando di collaborare con la giustizia belga. Anche Eva Kaili e gli altri arrestati furono rilasciati, ma l’inchiesta non si fermò.
Oggi, con la nuova richiesta della Procura, il Qatargate torna al centro dell’attenzione, riaccendendo il dibattito sulla trasparenza del Parlamento Europeo e sulle pressioni esercitate da stati stranieri sulle istituzioni dell’Unione Europea.
Il dibattito sui social: Moretti e Gualmini dovrebbero rinunciare all’immunità?
Ma il regolamento UE non lo permette: serve una procedura formale
In seguito alla richiesta della Procura federale belga di revocare l’immunità parlamentare alle eurodeputate del Partito Democratico Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, si è acceso un intenso dibattito sui social network. Molti cittadini esprimono l’auspicio che le due politiche rinuncino volontariamente alla loro immunità per dimostrare la propria innocenza e garantire la trasparenza delle istituzioni europee.
Tuttavia, è importante sottolineare che, secondo l’articolo 9 del Regolamento del Parlamento Europeo, un deputato non può rinunciare autonomamente alla propria immunità. La revoca può avvenire solo su richiesta delle autorità competenti di uno Stato membro o del Procuratore capo europeo, indirizzata al Presidente del Parlamento, che la deferisce alla commissione giuridica per l’esame.
Questo meccanismo è stato concepito per salvaguardare l’integrità e l’indipendenza del Parlamento, evitando che pressioni esterne possano influenzare l’esercizio delle funzioni dei suoi membri. Pertanto, anche se un deputato desiderasse rinunciare alla propria immunità per affrontare un procedimento giudiziario, dovrebbe comunque attendere la conclusione della procedura formale prevista.
Il caso di Ilaria Salis: un precedente importante
Un caso emblematico è quello di Ilaria Salis, eletta al Parlamento Europeo nel 2024 mentre era sotto processo in Ungheria. La sua elezione le ha conferito l’immunità parlamentare, che ha portato alla sua scarcerazione. Tuttavia, le autorità ungheresi hanno successivamente richiesto al Parlamento Europeo la revoca della sua immunità per poter proseguire il procedimento penale.
Alla luce di questo precedente, la questione sollevata sui social su Moretti e Gualmini si scontra con le regole parlamentari: le due eurodeputate non possono decidere autonomamente di sottoporsi al processo senza l’intervento dell’Eurocamera.
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