Il casone d’Isola in Valle Millecampi è oggi il protagonista di un protocollo d’intesa fra Provincia di Padova e Università di Padova e Venezia Ca’ Foscari, per progetti di ricerca e sperimentazione scientifica applicata.
«Dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso ottobre e in vista dell’apertura ufficiale della stagione in primavera – annuncia Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova e consigliere con delega al Patrimonio -, con questa convenzione diamo sostanza di qualità al progetto di Isola Millecampi e del suo casone. Da oggi questo luogo non è soltanto un posto splendido, l’angolo padovano nella Laguna di Venezia presidio di bellezza naturalistica, custode di saperi e tradizioni, ma anche un hub di alto valore scientifico e di tutela, con una serie di progetti e attività di studio che lo proiettano verso il futuro. Il fatto di essere uno dei punti più protetti e incontaminati della Laguna, senza concessioni di pesca, lo rende particolarmente adatto all’osservazione di scienziati e ricercatori. Diamo, pertanto, il benvenuto a questa nuova pagina di storia del casone d’Isola e alle università di Padova e Venezia Ca’ Foscari, i cui scienziati, da oggi in poi, avranno nella Provincia di Padova e nel casone d’Isola, dei compagni di studi pronti a sostenerli».
Il progetto di recupero di Motta Millecampi e del suo casone, è stato eseguito con l’obiettivo di destinare l’Isola principalmente a programmi e iniziative di didattica ambientale, cultura, formazione, attività sportiva e a un turismo specializzato di basso impatto ambientale ed elevata sostenibilità, con l’ulteriore impegno di promuovere la conoscenza delle attività tradizionali del contesto lagunare. Pertanto, all’interno del casone sono previsti spazi a vocazione museale dedicati all’esposizione di beni illustrati della Valle e delle attività vallicole storiche.
I Dipartimenti universitari firmatari già svolgono attività di ricerca sul territorio della Laguna di Venezia attraverso studi, monitoraggi, esperimenti sia in Laguna, sia nelle strutture dipartimentali. Numerose e varie sono le tematiche oggetto di ricerca: la pesca e l’acquacoltura sostenibile e loro valorizzazione, la conservazione della natura e il ripristino di specie e habitat, l’adattamento al cambiamento climatico e la mitigazione degli impatti delle specie invasive, la prevenzione e le conseguenze dell’inquinamento ambientale e in generale degli impatti umani, l’applicazione delle soluzioni basate sulla natura, la gestione ambientale integrata, la valorizzazione delle conoscenze ecologiche dei portatori d’interesse del territorio lagunare, la storia ed evoluzione del paesaggio lagunare e il suo recupero e salvaguardia, le tradizioni del territorio lagunare (con particolare riferimento ai “wetland foodscapes”), nonché i relativi processi fisici, chimici, biologici, ecologici, sociali ed economici che li influenzano.
«È in particolare la Terza Missione dell’Università a giocare il ruolo di trait-d’union fra obiettivi scientifici, ambiente e società civile – aggiunge Canella -: oltre alla didattica e alla ricerca, le università si confrontano coi territori contribuendo all’implementazione di politiche, progetti e azioni che trasferiscono conoscenze e intendono avere un impatto culturale, economico e educativo sulla cittadinanza, sulla società e sul territorio. Uno dei temi più delicati e sui quali si sviluppano numerosi tavoli di confronto, è senza dubbio quello ambientale: trasferito a livello territoriale, la Laguna di Venezia sta subendo una forte crisi ambientale e sociale, sia per l’erosione dei pregiati ambienti che la caratterizzano come velme e barene, sia per l’erosione del tessuto socio-culturale lagunare con l’abbandono di mestieri tradizionali quali ad esempio la piccola pesca lagunare e lo spopolamento delle isole. Per contribuire a invertire questa crisi, è pertanto utile attivare circoli virtuosi fra ricerca, conservazione della natura e sviluppo locale, favorendo attività sostenibili che creano posti di lavoro locali basati sulla presenza di un ecosistema lagunare integro».
Il video della presentazione del protocollo d’intesa è disponibile qui.
Il video della presentazione di Isola Millecampi è disponibile qui.
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