al voto l’introduzione dei sottosegretari

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


È iniziata questa mattina la discussione in consiglio regionale sulla proposta della giunta Bucci di nominare i sottosegretari che potranno essere fino a quattro. Un provvedimento voluto dal presidente della Regione Marco Bucci per coadiuvare il lavoro dei sette assessori alle prese con numerose deleghe. Ieri il disegno di legge, che prevede una modifica allo Statuto, è passato in commissione e oggi sbarca per la prima volta in consiglio dove dovrà essere votato per due volte a distanza di due mesi. Nel frattempo è all’orizzonte una legge nazionale che potrebbe incrementare il numero di assessori.

L’opposizione: “Volete aumentare le poltrone”

Polemiche dall’opposizione, che accusa la maggioranza di “volere aumentare le poltrone”. “Il primo atto politico della giunta regionale – ha detto la consigliera del Partito Democratico Carola Baruzzo, relatrice di minoranza in consiglio sulla riforma dello Statuto – è una modifica dello Statuto per assegnare poltrone e accontentare gli appetiti dei partiti che lo sostengono. Quattro sottosegretari che si aggiungono ai sette assessori per un costo di 4 milioni di euro in cinque anni a carico dei cittadini. Queste le priorità per la Giunta Bucci. Nessuna linea d’azione per la sanità, la formazione, i trasporti, l’ambiente o la cultura, si pensa a trasformare la Giunta in un poltronificio. La scelta di istituire i sottosegretari non risponde alla richiesta di una migliore gestione organizzativa, ma a sistemare i rapporti politici della maggioranza che sostiene l’attuale Presidente Bucci”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

“Questa riforma, – aggiunge Baruzzo – nei fatti svuota i consigli regionali del potere legislativo. La giunta non vuole che il confronto avvenga dentro l’aula, tra maggioranza e minoranza, ma tra esecutivo e minoranza, cambiando in maniera assoluta le regole del confronto democratico e cambiando la forma di governo di questa regione, sottoposta al volere dell’esecutivo e del suo presidente”. 

“Al termine di questa riforma, Regione Liguria avrebbe: un numero di assessori regionali ampliato di almeno due unità (secondo le dichiarazioni a mezzo stampa del Presidente Bucci), quattro sottosegretari che si aggiungono ai sette componenti attuali della Giunta regionale, per un totale di tredici componenti dell’esecutivo. Ci opporremo in ogni modo possibile a questa modifica non solo perché inaccettabile e inammissibile, ma anche perché è un atto antidemocratico: che limita i consiglieri nelle loro funzioni e nel loro spazio di autonomia. Inutile poi volerla far passare come un’operazione a costo zero, perché se si vogliono usare le risorse destinate al consiglio regionale, con una razionalizzazione delle spese, queste vanno investite in sanità, non certo per distribuire e istituire nuove poltrone. Un’amministrazione che guarda davvero ai cittadini utilizzerebbe così le risorse non per accontentare gli ‘amici'”, conclude Baruzzo.

Dello stesso avviso il consigliere regionale e segretario del Pd ligure Davide Natale: “Oggi pagina nera in consiglio regionale, la destra fa valere la forza dei propri numeri per approvare una riforma dello Statuto che ha un unico obiettivo: sfamare politicamente i partiti che compongono questa maggioranza, ma il cui conto sarà pagato dai liguri. Nonostante le nostre ripetute richieste di fermare questa scellerata riforma, la destra è andata avanti sulla propria strada. Noi abbiamo un’unica possibilità per fermare questa ulteriore tassa sui cittadini: chiedere ai cittadini liguri, attraverso un referendum, se condividono questa riforma che costerà milioni di euro per ogni mandato legislativo senza che porti con sé alcun miglioramento per la vita dei liguri. Servono risorse per la sanità, per i trasporti, per il sociale, per la lotta al dissesto idrogeologico, non per ulteriori incarichi di cui nessuno sente il bisogno se non Bucci e i suoi alleati”.

Selena Candia, capogruppo di Avs ha ricordato che la riforma dello Statuto prevede l’introduzione di quattro sottosegretari, “Come in Lombardia che ha un numero di abitanti decisamente maggiore”. Secondo Candia “Si sarebbe potuto fare azioni interessanti che potevano contrastare l’astensionismo, dentro gli statuti di altre regioni come Piemonte ed Emilia Romagna sono previsti strumenti di partecipazione come consultazioni per under 18 o istruttorie pubbliche richieste dall’assemblea legislativa coinvolgendo le persone sui temi importanti”.

La maggioranza: “Con Burlando dodici assessori”

Per la maggioranza sono intervenuti, tra gli altri, il capogruppo di Forza Italia Carlo Bagnasco, ricordando che l’ultima giunta di centrosinistra guidata da Claudio Burlando aveva dodici assessori. Sulla modifica allo Statuto al voto oggi Bagnasco ha detto: “Dobbiamo partire dal perché viene fatta: basta un semplice biglietto da visita di un assessore e da qua si capiscono tante cose”, ha detto leggendo il numero di deleghe dell’assessore Simona Ferro che ha in carico Cultura e Spettacolo, Sport, Scuola, Università, Formazione, Orientamento al Lavoro, Politiche dell’Occupazione, Pari Opportunità, Tutela e Valorizzazione dell’infanzia, Animali d’affezione, Tutela dei Consumatori, Politiche giovanili e Cittadinanza responsabile. “È fisicamente impossibile seguire tutte queste deleghe”, ha commentato Bagnasco.

A fargli eco l’altro consigliere di Forza Italia Angelo Vaccarezza che ha letto il numero di assessori della giunta Burlando. “Ridicolo che gli assessori in Liguria siano solo sette, come è ridicolo che siano trenta i consiglieri. Come è possibile governare sul territorio con questi numeri?”, ha detto, aggiungendo una provocazione agli avversari: “Non vincete in Comune a Genova, ma se dovesse succedere, Salis taglierà gli assessori o resteranno dieci? Non lo sapremo mai perché vincerà Pietro Piciocchi”.

La commissione durante la quale è arrivato il primo sì al provvedimento è presieduta dal consigliere di Vince Liguria-Noi Moderati Alessandro Bozzano, che in una nota ha dichiarato: “Come al solito il Partito Democratico è bravo solo a far polemica. In merito al Disegno di Legge 17 sull’approvazione dei sottosegretari, vogliamo ricordare alla sinistra che durante l’amministrazione Burlando la giunta era composta da ben dodici assessori: tanti quanti la Regione Lombardia, visto che ALL’opposizione piace fare esempi con le altre realtà. Questa legislatura, sotto il Presidente Bucci, ne hai sei. E questo è un fatto”.

“Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Abruzzo, Molise, Veneto, Lombardia, Marche e Piemonte solo alcune delle regioni dove è presente la figura dei sottosegretari. – continua Bozzano – Ma di cosa stiamo parlando? Si parla di introdurre figure che non costeranno un centesimo ai cittadini, ma che potranno aiutare gli assessori, garantendo efficienza ed efficacia all’azione della Giunta. Il loro ruolo sarà quello di supportare e coadiuvare gli assessori, sgravandoli da troppe deleghe, facilitando il coordinamento tra le diverse strutture amministrative e contribuendo all’attuazione delle politiche di governo, tra l’altro intervenendo solo nelle sedute specifiche alle loro aree di competenza”. 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

“Il nostro impegno è concreto – continua Bozzano – e lo dimostriamo proprio proponendo di inserire nella legge l’assenza di maggiori costi della carica di sottosegretario. Ci chiediamo ora: chi sta giocando con le parole e chi guarda ai fatti? Come al solito il Pd mente sapendo di mentire cercando di distorcere la realtà. Invitiamo i cittadini a informarsi correttamente e a non cadere nella trappola della disinformazione”.

Le altre notizie di oggi



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link