Negli ultimi anni, sempre più professionisti e imprenditori italiani hanno deciso di trasferirsi a Dubai per beneficiare delle condizioni fiscali vantaggiose e del dinamismo economico degli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, ottenere la residenza a Dubai senza perdere quella italiana può comportare implicazioni fiscali significative. La gestione della doppia residenza fiscale deve essere affrontata con attenzione per evitare rischi di doppia imposizione o problematiche legali con l’Agenzia delle Entrate italiana.
In questo articolo analizzeremo le modalità per gestire correttamente la doppia residenza tra Italia e Dubai, i rischi fiscali associati e i vantaggi che si possono ottenere, citando le normative di riferimento.
Indice
Cosa significa avere una doppia residenza fiscale
La doppia residenza fiscale si verifica quando una persona è considerata residente fiscale in due paesi contemporaneamente.
Questo può accadere se si soddisfano i criteri di residenza fiscale sia in Italia che a Dubai. Avere una doppia residenza fiscale può comportare la possibilità di essere tassati su tutti i redditi prodotti a livello globale in entrambi i paesi, rendendo fondamentale comprendere le regole di ciascuno per evitare sovrapposizioni e controversie fiscali.
Normativa italiana sulla residenza fiscale
Secondo l’articolo 2 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), un individuo è considerato fiscalmente residente in Italia se per più di 183 giorni all’anno:
- È iscritto all’Anagrafe della Popolazione Residente;
- Ha il domicilio in Italia secondo l’articolo 43 del Codice Civile;
- Ha la residenza in Italia in base alla sua vita personale e ai legami economici.
Se uno di questi criteri è soddisfatto, l’Agenzia delle Entrate può considerare il soggetto fiscalmente residente in Italia, con l’obbligo di dichiarare tutti i redditi ovunque prodotti nel mondo.
Come ottenere la residenza fiscale a Dubai
Per ottenere la residenza a Dubai, è necessario ottenere un visto di residenza attraverso uno dei seguenti metodi:
- Investimento immobiliare regolato dal Dubai Land Department (DLD);
- Apertura di un’azienda negli Emirati, regolata dal Dubai Department of Economic Development (DED) e dalle Free Zone Authorities;
- Assunzione presso un’azienda con sede a Dubai, conforme alle norme del Ministero delle Risorse Umane e dell’Emiratizzazione (MOHRE).
- Altre tipologie di visti, come pensione, artista e profesisonista.
Una volta ottenuta la residenza, è fondamentale trascorrere almeno 183 giorni all’anno negli Emirati per evitare di essere considerati fiscalmente residenti in Italia. Inoltre, è consigliabile chiudere ogni legame fiscale con l’Italia, come la cancellazione dall’AIRE e la chiusura di conti correnti italiani, per dimostrare l’effettivo trasferimento.
Convenzione contro la doppia imposizione tra Italia e Emirati Arabi
L’Italia e gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato una Convenzione contro la doppia imposizione (ratificata con la Legge n. 209 del 2020), entrata in vigore nel 2021, che stabilisce le regole per determinare quale paese ha il diritto di tassare un individuo. Secondo la convenzione:
- Il paese di residenza prevale nella tassazione del reddito;
- Alcuni redditi, come quelli immobiliari, sono tassati nel paese in cui si trova l’immobile;
- È possibile ottenere crediti d’imposta per evitare la doppia imposizione.
Rischi della doppia residenza fiscale
Se non gestita correttamente, la doppia residenza fiscale può comportare:
- Doppia imposizione, ovvero il pagamento delle imposte in entrambi i paesi;
- Verifiche fiscali e contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate italiana;
- Rischio di accertamenti sul proprio effettivo spostamento all’estero;
- Obblighi dichiarativi complessi, inclusa la compilazione del quadro RW per le attività finanziarie estere.
Vantaggi di trasferire la residenza fiscale a Dubai
Diventare residente fiscale a Dubai offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Zero imposte sul reddito personale, come previsto dal sistema fiscale emiratino;
- Nessuna tassazione su dividendi e capital gains;
- Ambiente economico favorevole e stabile;
- Accesso a un mercato internazionale strategico.
Come evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate
Per evitare contestazioni e accertamenti fiscali, è fondamentale:
- Cancellarsi dall’Anagrafe della Popolazione Residente e iscriversi all’AIRE;
- Evitare legami economici con l’Italia;
- Dimostrare una presenza effettiva a Dubai con bollette, contratti d’affitto e documenti bancari locali;
- Rispettare le disposizioni della Convenzione contro la doppia imposizione.
Conclusione
Gestire la doppia residenza fiscale tra Italia e Dubai può offrire numerosi vantaggi, ma richiede un’attenta pianificazione per evitare rischi fiscali e contestazioni legali. È fondamentale rispettare le normative locali e internazionali e adottare misure concrete per dimostrare il trasferimento effettivo della propria residenza fiscale. Se desideri trasferire la tua residenza a Dubai e vuoi assicurarti di farlo nel pieno rispetto delle normative fiscali, contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata!
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