Messe Frankfurt: innovazione, crescita e sostenibilità

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Messe Frankfurt: crescita, innovazione e sostenibilità nelle fiere di tutto il mondo

Indice degli argomenti:

Messe Frankfurt è tra i più importanti player di riferimento nel settore fieristico a livello globale, grazie a una visione strategica basata su innovazioneinternazionalizzazione e sostenibilità. Nonostante il contesto economico complesso, il Gruppo ha registrato nel 2024 un fatturato record, dimostrando la solidità di un modello che integra l’esperienza fisica delle fiere con strumenti digitali sempre più avanzati.

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In questa intervista, Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia, racconta i principali fattori del successo dell’azienda: una consulenza sempre più mirata per le imprese, il valore del capitale sociale grazie a un team internazionale altamente competente, che sa lavorare in sinergia e la capacità di anticipare le tendenze del mercato. Dalla crescita nei mercati esteri alle aspettative per ISH 2025, fino al lancio del nuovo evento FESI, il Gruppo guarda al futuro con una strategia chiara, puntando su digitalizzazione, sostenibilità e collaborazione con le aziende italiane.

Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt ItaliaDonald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia

 Negli ultimi anni, il settore fieristico ha attraversato un’importante trasformazione: dalla ripartenza post-pandemia alla crescente integrazione tra eventi fisici e digitali. Messe Frankfurt come ha affrontato questa evoluzione?

“È cambiato tutto. In pratica c’è stata una rivoluzione. Quando è scoppiato il Covid siamo stati molto veloci a spostarci sull’online: abbiamo creato diverse piattaforme digitali che ci hanno aiutato a sopperire all’emergenza. Naturalmente, dal punto di vista dei fatturati e dei margini, hanno dato risultati molto lontani dalla fiera classica.
Però siamo riusciti a mantenere il contatto coi nostri clienti e una volta rientrata l’emergenza, siamo tornati in presenza con la consapevolezza che l’esperienza fisica non è sostituibile in toto, ma si può integrare con le tecnologie digitali”.

Qual è oggi il valore aggiunto di una fiera fisica rispetto alle alternative virtuali? 

“L’esperienza che abbiamo fatto sul digitale durante il Covid è stata preziosa e chiaramente si tratta di un know-how che abbiamo mantenuto. Le nostre fiere fisiche vengono infatti accompagnate da tutta una serie di piattaforme digitali che non sono accessibili solo durante la fiera, ma anche nel periodo pre e post fiera, praticamente fino all’edizione successiva.

La sinergia fra fisico e digitale sta funzionando anche se al momento la quota di fatturato con legata al digitale è ancora sotto il 5% sul totale. Ma è sicuramente un elemento competitivo che potrà crescere.

Fra l’altro, noi stiamo investendo circa 80 milioni di euro sui processi digitali interni. Da oltre un anno e mezzo stiamo infatti sviluppando il progetto Progress che ha l’obiettivo di digitalizzare tutti i processi. Magari l’espositore non se ne renderà conto in maniera tangibile fin dall’inizio, ma tutti i nostri processi interni verranno efficientati e questo garantirà vantaggi anche per gli utenti e per le aziende in termini di customer interaction con l’organizzatore”.

Il 2024 si è chiuso con risultati positivi per Messe Frankfurt, in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia tedesca, che per il secondo anno consecutivo ha iniziato in recessione. Quali sono stati i principali driver di crescita? 

“In un contesto economico abbastanza difficile nel 2024 abbiamo raggiunto il record di tutti i tempi, sia in termini di fatturato che di utile. Abbiamo registrato una crescita di fatturato dal 2023 al 2024 del 28%. E le previsioni per il 2025 sono di un’ulteriore crescita: nel 2024 abbiamo raggiunto i 780 milioni, quest’anno contiamo di superare gli 800, con l’obiettivo di arrivare al miliardo in un futuro non troppo lontano”.

Ma secondo lei quali sono i motivi della vostra crescita così sostenuta rispetto ad altre realtà?

“Rispetto ai nostri competitor, soprattutto quelli tedeschi, abbiamo avuto una performance di gran lunga migliore. Ci sono alcune fiere che addirittura hanno chiuso o che sono state parzialmente assorbite da altre. Credo sia la conferma della bontà della nostra strategia a lungo termine, iniziata già prima del Covid. Che ha previsto da un lato di creare dei brand internazionali con una base solida a Francoforte, dove abbiamo le fiere leader a livello mondiale nei vari settori in cui siamo presenti, dall’altro di aver esportato per primi questi brand in altri mercati con le nostre filiali estere. Ne è una dimostrazione la ripresa molto veloce, molto più di quanto pensassimo, del nostro business classico”.

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Quali sono i mercati esteri più interessanti?

“Abbiamo dei risultati di crescita esponenziale a Dubai e negli Stati Uniti, una ripresa molto forte in Cina e un po’ in tutti i mercati internazionali con numeri a volte superiori a quelli di Francoforte”.

E’ un successo di tutto il Gruppo

“Assolutamente, tant’è che sul fatturato di cui parlavamo ormai la quota che viene generata fuori dal Francoforte arriva quasi al 50% e contiamo di aumentarla nei prossimi anni”.

L’Italia è uno dei paesi con la maggiore presenza espositiva nelle fiere di Messe Frankfurt. In che modo supportate e fidelizzate le imprese italiane nella loro partecipazione agli eventi internazionali?

“Diciamo che siamo sempre più consulenti, grazie a team dedicati ai diversi settori, forniamo un servizio a 360° per quanto riguarda la partecipazione delle aziende sia per Francoforte che per le altre fiere all’estero”.

ISH è una delle manifestazioni più importanti a livello globale per il settore dell’idrotermosanitario, HVAC e delle energie rinnovabili. Quali sono le principali aspettative per l’edizione di marzo 2025? 

“Sarà di nuovo una grandissima ISH, torneremo ad avere più di 2000 espositori. E’ una fiera davvero internazionale con una fortissima presenza italiana, come ormai è tradizione, con circa 300 espositori, che rappresentano il 15% del totale. Una presenza, quella italiana, assolutamente significativa sia da un punto di vista tecnologico che di design.

ISH 2025, in programma a Francoforte dal 17 al 21 marzoISH 2025, in programma a Francoforte dal 17 al 21 marzo
ISH 2025 a Francoforte dal 17 al 21 marzo

Il fil rouge di questa edizione sarà sicuramente la sostenibilità abbinata al risparmio energetico. Per agevolare il più possibile i visitatori, considerando che la fiera è enorme, abbiamo previsto una riorganizzazione parziale dei padiglioni in modo da raggruppare i settori merceologici per temi”.

Le recenti edizioni di Ambiente e Heimtextil hanno registrato ottimi risultati. Quali sono stati i fattori chiave di questo successo? 

“Sì, abbiamo avuto una crescita di visitatori entrambe le fiere, sia nazionali che internazionali a doppia cifra. Non ci aspettavamo un tale successo di visitatori tedeschi considerando la situazione della Germania abbastanza complessa.

Grande successo per Ambiente 2025 fiera di Messe FrankfurtGrande successo per Ambiente 2025 fiera di Messe Frankfurt
Ambiente si è svolta dal 7 all’11 febbraio 2025

Ambiente, Christmasworld e Creativeworld si sono confermate come un punto di riferimento globale per il settore dei beni di consumo, grazie alla capacità di anticipare le tendenze del design, della decorazione e della creatività. Il livello di soddisfazione dei visitatori è aumentato di due punti percentuali rispetto all’edizione precedente, raggiungendo il record del 95%.

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Heimtextil 2025: Press Conference with Patricia UrquiolaHeimtextil 2025: Press Conference with Patricia Urquiola
Heimtextil 2025: la conferenza stampa di apertura con Patricia Urquiola

Heimtextil ha raccontato trend e innovazioni del mondo tessile con molta attenzione alla sostenibilità: si tratta di un aspetto importante perché il tessile è in origine un settore poco sostenibile perché consuma tantissima acqua ed energia”. 

A ottobre 2025 a Bologna si terrà la prima edizione di FESI, la nuova manifestazione dedicata all’edificio sostenibile integrato. Quali sono gli obiettivi di questo evento?

“Partiremo a ottobre a Bologna con la prima edizione di FESI, un evento dedicato all’edificio sostenibile e integrato a 360°, che si colloca in un momento di transizione sia digitale che ecologica. Per la sua organizzazione ci siamo avvalsi dell’esperienza acquisita con SPS Italia, che è il progetto che da 13 anni abbiamo a Parma, che riprende questi temi, però legati al settore dell’automazione e del digitale per l’Industria.

FESI dal punto di vista tecnologico assorbe tutte le tecnologie che sono presenti a SPS e le trasporta nel settore del building. L’altro aspetto importante è legato alle sinergie del Gruppo, in particolare con ISH e con Light&Building.

FESI ripropone i temi di queste fiere in un’ottica di sviluppo sostenibile, digitalizzazione, risparmio energetico, risparmio idrico e tutto ciò che è legato al Green Deal dell’Unione Europea che dal punto di vista normativo creerà dei paletti molto stretti entro i quali in futuro dovremmo rientrare.

Quello che stiamo riscontrando è la necessità di tutti gli attori del mercato di capire i possibili sviluppi sia tecnologici che normativi. Le stesse aziende stanno esprimendo questa fortissima esigenza di formazione anche nei confronti dei propri clienti. Sarà quindi una piattaforma non solo commerciale, ma anche educational. Proprio per questo abbiamo formato un comitato scientifico che sta mettendo a punto un programma convegnistico e formativo di altissimo livello”.

Guardando ai prossimi anni, ci sono  nuovi mercati, settori o format fieristici a cui state guardando?

“Per quanto riguarda l’Italia abbiamo altri progetti in cantiere che potremmo lanciare già nel 2026-2027. A livello internazionale, praticamente ogni mese proponiamo qualcosa di nuovo. L’anno scorso, per esempio, abbiamo lanciato delle fiere in Kazakistan, in Uzbekistan, adesso punteremo molto sulla Arabia Saudita, verrà infatti creata una filiale di Messe Frankfurt.  Siamo già presenti nel mercato saudita, considerando che si tratta di mercati in forte crescita, l’intenzione è quella di aumentare la nostra presenza.

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Stiamo puntando molto sul mercato statunitense, dove stiamo investendo in termini sia di acquisizioni che di progetti nuovi. Abbiamo appena lanciato una collaborazione in Brasile per una fiera dei beni di consumo”.

Come vivete la collaborazione con i media partner, all’interno della vostra strategia di comunicazione e promozione delle fiere?

“La collaborazione che si crea con i media per noi è assolutamente fondamentale. Abbiamo una struttura che è dedicata proprio ai rapporti con la stampa e fra l’altro con il Gruppo Infoweb abbiamo sviluppato dei progetti ad hoc legati a temi d’attualità estremamente interessanti che sono stati di grande successo. Anche in questo caso la collaborazione è un valore aggiunto per tutti”.

La sostenibilità è un tema sempre più rilevante, anche negli eventi di settore. Quali iniziative sostenibili sono state integrate nel modello fieristico e come ne valutate l’impatto sul business?

“Per noi è un tema fondamentale. Per esempio, ISH già a partire dai contenuti punta sulla sostenibilità, così come FESI e SPS. Ma si tratta di un’attenzione che riguarda tutte le manifestazioni del Gruppo.

Per quanto riguarda l’operatività siamo certificati EMAS (acronimo di Eco-Management and Audit Scheme), un sistema volontario di gestione ambientale a cui possono aderire le organizzazioni, che vogliono valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali.

Abbiamo l’obiettivo di essere carbon neutral entro il 2040, ciò significa che abbiamo messo in campo una serie di iniziative concrete anche dal punto di vista del risparmio energetico, a partire dall’impianto fotovoltaico.

In collaborazione con il partner First Climate, Messe Frankfurt ha iniziato a monitorare e rendicontare la propria Corporate Carbon Footprint (CCF): il monitoraggio delle emissioni ci consente di gestire e ridurre l’impatto in termini di gas serra.

L'impianto fotovoltaico sul tetto di messe FrankfurtL'impianto fotovoltaico sul tetto di messe Frankfurt
L’impianto fotovoltaico sul tetto di messe Frankfurt

Anche per quanto riguarda i rapporti con i nostri espositori stiamo spingendo verso l’adozione di stand preallestiti, soprattutto per le aziende che necessitano di superfici minori, in modo da limitare l’impatto ambientale dei trasporti. L’intenzione è di rendere obbligatoria in futuro la dotazione del preallestito. In un’ottica di economia circolare gli arredi si potranno tenere in magazzino, riciclare, riutilizzare. Cerchiamo inoltre di incentivare il più possibile l’uso di mezzi pubblici per garantire anche una mobilità più sostenibile”.

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