Benevento, imposta di soggiorno: arriva la frenata dell’amministrazione

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Imposta di soggiorno, l’amministrazione frena e gli operatori si dividono. La proposta scaturita nei giorni scorsi dalla commissione Bilancio con fronte insolitamente bipartisan è ora al vaglio dell’esecutivo.

Opzione che, chiaramente, potrebbe essere presa in considerazione solo a partire dal prossimo anno, essendo ormai in fase di approvazione il Bilancio di previsione 2025. Un argomento forte a favore della istituzione sono i 29.287 pernottamenti registrati in città nel 2023, andamento che non dovrebbe essersi discostato di molto nell’ultimo anno.

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L’ipotesi emersa dalla commissione è quella di limitarsi a una tassazione contenuta da 1,50 euro, che svilupperebbe un gettito di cassa prossimo ai 45mila euro, integralmente destinato al finanziamento di servizi di supporto al turismo. Somma che può apparire irrisoria, ma che in realtà non lo è affatto se si considera che il settore Turismo al momento può contare su stanziamenti annui di Bilancio decisamente inferiori.

L’assessore

Il delegato Attilio Cappa illustra le riflessioni in corso: «Stavamo riflettendo già da qualche tempo su tale possibilità. L’introduzione di un’imposta di soggiorno va ben ponderata. Da un lato, l’attenzione crescente dei visitatori alla nostra città ci pone nell’ottica di prenderne in considerazione l’istituzione, così come hanno già fatto gran parte dei capoluoghi italiani, per finanziare interventi a sostegno del settore. Misure che comunque stiamo garantendo anche con gli attuali stanziamenti di bilancio, benché non cospicui. Dall’altro, bisogna calibrare i possibili effetti negativi che potrebbero derivarne in una fase, come l’attuale, nella quale Benevento si sta affermando bene nei circuiti di settore, ma non può dire di avere una posizione già consolidata. La gravosa situazione finanziaria ereditata ci costringerebbe con ogni probabilità a praticare l’imposta ai livelli massimi di legge (5 euro, ndr). Il che finirebbe per scoraggiare le attenzioni che la città riceve con sempre maggiore frequenza. Vogliamo evitare l’effetto boomerang».

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Gli operatori

«C’è ovunque, non vedo perché Benevento dovrebbe fare eccezione – commenta Raffaele Orso, titolare del suggestivo bed and breakfast Domus Traiani a pochi metri dall’Arco -. Non credo che chi ha deciso di pernottare in città si farebbe scoraggiare da pochi euro in più. Piuttosto, è importante che le somme incassate vadano poi a finanziare realmente il potenziamento dei servizi. Che oggi sono a dir poco lacunosi: manca segnaletica ad hoc, attività promozionali, un calendario eventi veicolato all’esterno, strade che si rispettino. Di interventi da finanziare con gli introiti dell’imposta ve ne sono un’infinità». Favorevole all’ipotesi è anche Marco, titolare del bed and breakfast Al Teatro Romano in via Port’Arsa: «Non vedo problemi dall’eventuale introduzione di un’imposta di soggiorno perché si tratterebbe di una somma minima sui pernottamenti. Del resto, sono numerose le città che hanno compiuto lo stesso passo, e non mi sembra che nessuna abbia subito tracolli di visitatori. Ma è fondamentale che non si tratti solo dell’ennesimo balzello improduttivo. Ben venga se finanzierà maggiore promozione della città nei circuiti di settore, più tutela del patrimonio monumentale e azioni del genere».

Possibilista Carmen Preziosi, numero uno del b&b Le Streghe in pieno centro storico: «Dipende dall’importo. Certamente, l’attuale dotazione di servizi non autorizza un prelievo fiscale ulteriore. Se ne può ragionare soltanto se miglioreranno sensibilmente la segnaletica turistica, le iniziative promozionali mirate, i servizi igienici pubblici».

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Molto perplessi i titolari degli hotel tradizionali: «Sono totalmente contrario alla introduzione di un’imposta di soggiorno – replica categorico Gabriele dell’Hotel Antiche Terme di via Posillipo -. I flussi non sono così consistenti e il target attuale dei visitatori non mi sembra quello di chi non bada a spese. Raccomando all’amministrazione comunale di agire con accortezza». Dall’hotel Villa Traiano, panoramica struttura con vista Arco, non hanno dubbi: «La tassa di soggiorno? Tutti quelli che pernottano da noi si ritrovano concordi su un punto: la non introduzione è uno dei punti a favore di Benevento. Vararla potrebbe rappresentare un deterrente».





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