Intervista / Giuseppe Messina, sindaco di Trecastagni: “Puntiamo sul turismo e sulla cultura”

Trecastagni è un importante luogo di villeggiatura  estivo ed invernale alle pendici dell’Etna. Il centro storico è costellato da eleganti locali, ristoranti, pizzerie, che ne fanno un importante punto di ritrovo non solo per i residenti ma anche per i turisti che affollano la cittadina. Il borgo è ricco di architetture religiose e civili di pregevole valore.
Passeggiando per le viuzze storiche, abbiamo incontrato il sindaco, dott. Giuseppe Messina, a cui abbiamo rivolto delle domande sul futuro della cittadina.
Il dott. Messina guida il paese dall’ottobre del 2020. Ha ricoperto il ruolo di assessore dal 2003 al 2008 ed inoltre è stato sindaco di Trecastagni dal 2008 al 2013.

Trecastagni è una bellissima cittadina alle pendici dell’Etna. Quali sono le sue potenzialità e allo stesso tempo le sue fragilità?

Le potenzialità si basano sul campo turistico, sulla villeggiatura, essendo Trecastagni vicino a Catania. I residenti sono circa dodicimila, ma nel periodo estivo si raggiungono circa venticinque mila presenze. Nel comune etneo ci sono molte case di villeggiatura. Nei mesi estivi, dobbiamo fornire molti servizi, spettacoli e la gente ha delle aspettative.
Le fragilità, invece, sono legate al fatto che Trecastagni dal punto di vista commerciale non riesce a competere con le realtà locali vicine, come San Giovanni La Punta che è dotata di importanti realtà imprenditoriali.

Negli ultimi anni, il centro etneo, è diventato un modello virtuoso di sviluppo economico, sociale e culturale. Cosa lo favorisce?

Nel programma elettorale abbiamo messo delle priorità, il decoro urbano, l’aspetto culturale; abbiamo presentato in un anno più di 30 libri. Il top è stato l’appuntamento al Teatro Comunale con la presenza della scrittrice Dacia Maraini. Circa l’aspetto artistico, abbiamo realizzato delle mostre. Inoltre con le donazioni degli artisti abbiamo allestito una pinacoteca. Poi abbiamo la fortuna di avere tre compagnie teatrali locali che alternandosi si esibiscono nel nostro splendido teatro.

Il Comune di Trecastagni sta partecipando ai progetti europei che rientrano nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)?

Certamente. Avendo risorse limitate, evita di partecipare a quei progetti che prevedono una quota di compartecipazione. Prendiamo parte a tutti i progetti e abbiamo ottenuto diversi finanziamenti.

Nel borgo etneo si svolgono eventi prestigiosi come il “Premio Ercole Patti“, la “Festa del Castagno”, il “Salotto dell’Etna”, il “Festival Vulcani”, la “Castagna d’Argento”. Questi appuntamenti hanno rilevanza non solo a livello regionale ma anche nazionale. A suo avviso in cosa potrebbero essere migliorati?

Abbiamo avuto l’onore di ospitare personaggi di alto profilo, come i giornalisti, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Sorgi, Carmen Lasorella. Inoltre abbiamo ospitato musicisti come Nicola Piovani. Secondo me, per avere una maggiore rilevanza, è fondamentale attuare una pressante  campagna pubblicitaria.

I festeggiamenti in onore dei fratelli Martiri Sant’Alfio, San Cirino e San Filadelfo, sono uno degli eventi religiosi più importante del Mezzogiorno d’Italia. Questo appuntamento potrebbe favorire un incremento del turismo religioso?

Confermo, assolutamente. La Festa di Sant’Alfio è un evento variegato, in primis c’è l’aspetto religioso, in quanto molti devoti e pellegrini vengono dalla Calabria e dalla Puglia, essendo i nostri Santi Martiri, nati in Puglia. Un altro aspetto della festività è legato allo spettacolo pirotecnico, infatti c’è la partecipazione di grandi maestri pirotecnici provenienti da ogni parte del Meridione d’Italia. Inoltre bisogna tenere conto del folclore, in quanto si esibiscono 24 carretti siciliani, con canterini e musicanti, che attirano la curiosità di molti stranieri. La caratteristica della festa è anche la partecipazione di tanti corpi bandistici non locali, che con le loro musiche allietano i giorni di festa. Inoltre non è da sottovalutare l’aspetto commerciale. Infatti durante la festività, i commercianti e gli artigiani con le loro bancarelle, promuovo i prodotti tipici locali.

Quest’anno ricorrono i centocinque anni dalla nascita del corpo musicale “ Città di Trecastagni”. Saranno organizzati degli eventi per celebrare tale ricorrenza?

Abbiamo la fortuna di avere due corpi bandistici animati da una sana competizione. E’ chiaro che sarà cura dell’Amministrazione mettere in rilievo questo prezioso traguardo.

Quali sono i comparti economici più importanti di Trecastagni?

Il primo è la lavorazione del legno del castagno. Circa un mezzo secolo fa, si parlava di artigiani del castagno, almeno cinquanta famiglie vivevano di quest’attività. Adesso ne sono rimaste circa una decina. Il territorio, inoltre, è costellato di aziende vinicole, conosciute anche a livello nazionale. C’è un proliferare di queste nuove realtà economiche, in quanto vi è una ripresa nel coltivare i vigneti presenti nel territorio. Di riflesso, nella nostra comunità si organizzano eventi enogastronomici come “ Calice sotto le Stelle “, che attirano appassionati e intenditori di vini.

Oggi il sindaco ha un ruolo fondamentale in un periodo di crisi sociale e finanziaria che vivono le varie comunità locali. Dott. Messina si sente soddisfatto degli obiettivi raggiunti?

Oggi i sindaci sono degli eroi. Intanto con limitate risorse devono soddisfare le esigenze dei cittadini e non sempre è possibile. Quindi il mio rammarico è che possano esseci dei cittadini che non sono soddisfatti dell’operato del sindaco, in quanto le dinamiche di un’amministrazione sono legate al fattore economico. Non si può essere perfetti, ma dobbiamo tenere del blackout provocato dal Covid e alle difficoltà debitorie pregresse, cui ho dovuto far fronte.

                                                                          Giuseppe Russo