La Chiesa Santa Maria Alemanna ha ospitato una gremita assemblea pubblica organizzata dal coordinamento provinciale di Messina del MoVimento 5 Stelle che si è incentrata sul “sistema sanitario e socio-sanitario: criticità e proposte”. L’evento si è aperto con i saluti delle due coordinatrici provinciali, Cristina Cannistrà e Vera Giorgianni, che hanno evidenziato l’importanza di questo primo incontro dedicato a una tematica che riguarda tutti noi e, in questo senso, è fondamentale il coinvolgimento dei territori da dove partono proposte e nuove prospettive.
Il coordinatore regionale, l’on. Nuccio Di Paola, ha ribadito quando dichiarato da Giuseppe Conte sul caso dell’insegnante siciliana, che ha ricevuto il referto dell’esame istologico del suo tumore dopo ben 8 mesi dall’operazione, dopo vari solleciti e diffide. “Un caso che è lo specchio di quanto sta accadendo nella nostra Regione ed è uno scandalo che il Governo nazionale abbia riportato gli investimenti sanitari rispetto al Pil ai minimi degli ultimi 17 anni. Con questa assemblea raccogliamo proposte da mettere nero su bianco. Vogliamo risposte e dobbiamo difendere la sanità pubblica”. Di Paola ha anche annunciato l’organizzazione a Palermo nelle prossime settimane di una manifestazione di protesta a difesa della sanità pubblica e anche di una assemblea regionale proprio su questo tema.
“La sanità deve essere governata da chi fa scelte coraggiose e la politica negli ultimi 20 anni non ne ha fatte, gestendo solo delle sacche di potere, strutturando il sistema sanitario non nell’interesse dei cittadini, ma come bancomat elettorale dimenticandosi dei servizi da garantire agli utenti”, ha concluso Di Paola.
Il deputato regionale Luigi Sunseri e la senatrice sen. Ketty Damante hanno poi sottolineato il grande senso di comunità che si viene a creare con questa assemblea, mentre la senatrice Barbara Floridia ha dichiarato: “niente cambia se non si partecipa in modo attivo e consapevole e, questo di oggi, è un momento fondamentale per ascoltare chi si occupa ogni giorno di sanità”.
Infine, Antonio De Luca, Capogruppo all’ARS del M5S e componente della Commissione Sanità, ha aggiunto: “Vanno ridiscusse le regole, altrimenti si crea una concorrenza sleale tra sanità pubblica e sanità privata. Depotenziando la prima, la seconda da sussidiaria si trasformerà in sostituta e questo non va consentito. Bisogna difendere la sanità pubblica con ogni strumento nell’interesse di tutti i cittadini, soprattutto di quelli che non possono permettersi di pagare le cure. Momenti di confronto come questo sono fondamentali per mettere insieme la politica, con i sindacati, gli ordini e tutti coloro che la sanità la vivono quotidianamente, allo scopo di avere un quadro complessivo”.
La prima parte dell’assemblea ha visto l’intervento di Antonio Trino, Presidente dell’ordine degli infermieri, che ha evidenziato che siamo di fronte a un tentativo di privatizzazione del sistema sanitario e abbiamo una società sempre più povera e multiculturale. La risposta delle prestazioni socio – assistenziali deve tenere conto di questi elementi, che rappresentano delle vere e proprie sfide assistenziali. E tenere conto anche di chi lavora in questo settore, che deve trovare la giusta gratificazione. Non è facile trovare soluzioni, ma da un confronto come questo odierno possono nascere proposte costruttive”.
Ivan Tripodi, Segretario generale della UIL di Messina, ha dichiarato: “la sanità è un tema di tutti i cittadini e stiamo assistendo al suo smantellamento e demolizione sia a livello regionale e nazionale. Auspico una forte reazione dei cittadini perché la legge che istituì il SSN è fortemente messa in discussione. Bisogna rilanciare il valore della sanità pubblica, perché le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, se si considera che 4 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi perché non riescono ad affrontare le spese mediche. La sanità non è più un diritto, ma è un privilegio”.
Giacomo Caudo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Messina, ha spiegato oggi la salute non è più per tutti per due motivi a causa della riforma della regionalizzazione della sanità, perché non tutte le regioni si trovavano nello stesso punto di partenza e anche a causa dell’aziendalizzazione che non consente di “sforare” e tutto è vincolato dalle risorse messe a disposizione. Ha poi dato un quadro sulla situazione attuale, perché “siamo un Paese che ha bisogno di sanità, vista l’età media e, invece, riduciamo i finanziamenti in favore della sanità, che si traduce anche nella fuga dei medici all’estero, ma anche quella dei camici bianchi di Messina, verso altre Regioni”.
Francesco Lucchesi, membro della segreteria regionale della CGIL, ha aggiunto: “Il sistema sanitario è un argomento ampio e complesso. Il rinnovo del contratto del comparto sanitario è fermo e il Governo nazionale intende investire prevedendo solo l’aumento del 7% e qui si spiega il motivo del trasferimento nella sanità privata. La sanità è il tema dei temi rispetto a questa Regione e sarebbe opportuno effettuare una analisi sulle necessità delle singole province siciliane, sganciando il sistema sanitario dalla lottizzazione politica”.
Nella seconda parte dell’assemblea hanno preso la parola Rosario Ceraolo direttore del Cesv Messina, Giovanni Utano, componente del tavolo regionale sulle dipendenze, Salvatore Potenzone, delegato del comitato consultivo dell’Asp, Vincenzo Di Marco, direttore dell’istituto zooprofilattico di Barcellona pozzo di gotto e il vicesindaco del Comune di Longi, Carmelo Caputo. All’assemblea hanno preso parte anche i consiglieri Domenico Santisi, Alessandro Geraci, Gabriele Ferrante e Pio Magazzù e i rappresentanti dei gruppi territoriali della provincia Francesco Pagano e Michele Vacca.
L’evento si è chiuso con gli interventi dei rappresentanti dei gruppi territoriali di Messina e Milazzo. Francesco Pagano, coordinatore cittadino del M5S di Messina, che ha presentato 7 proposte sul sistema sanitario che riguardano la Città dello Stretto e di Michele Vacca del gruppo M5S di Milazzo, che ha spiegato come sono state sviluppate queste proposte e come funzionano i singoli gruppi di lavoro.
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