Roma, al Quarticciolo il corteo contro il modello Caivano

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


“No al modello Caivano, vogliamo cambiare radicalmente il quartiere”. La pioggia non ha fermato il corteo, partito oggi pomeriggio, sabato primo marzo, alle 17 da piazza del Quarticciolo contro gli interventi previsti nel quartiere dal decreto Emergenze, approvato in via definitiva in Senato il 26 febbraio.

“Basta abbandono, basta degrado. Questo è il Quarticciolo e va rispettato” è il coro intonato dai partecipanti, migliaia secondo gli organizzatori, che, coperti dagli ombrelli, hanno iniziato a sfilare per le vie del quartiere con striscioni e tamburi, tra fuochi d’artificio e fumogeni. “Cambiamo davvero il Quarticciolo” è il messaggio che si legge nello striscione che apre il corteo.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Tra i partecipanti anche il presidente del municipio V Mauro Caliste, quello del municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, il segretario del Partito democratico di Roma, Enzo Foschi, l’assessora capitolina alla Scuola, Claudia Pratelli e Christian Raimo.

Gli attivisti: “Il quartiere alza la voce”

Tra i primi obiettivi del corteo c’è impedire lo sgombero dell’ex Questura, in cui ha sede il progetto del “Doposcuola Quarticciolo” che nel primo pomeriggio ha visto impegnati bambini e volontari nella preparazione degli striscioni per il corteo, insieme alla “Microstamperia”.

La manifestazione avviene nella giornata in cui scadono i 60 giorni che sono stati indicati dal decreto legge Emergenze per individuare gli interventi di riqualificazione sociale, e per estendere il “modello Caivano” alla zona considerata tra le più difficili della Capitale: “Siamo qui per dire no a interventi calati dall’alto e per cambiare davvero il quartiere” dicono gli attivisti.

Da piazza del Quarticciolo, il corteo ha proseguito per via Castellaneta, via Molfetta, viale Palmiro Togliatti, via Prenestina, via Manfredonia, via Molfetta, via Trani, via Prenestina, via Manfredonia. Per poi tornare, poco prima delle 20, al punto di partenza.

La protesta contro il dimensionamento

Il corteo si è fermato anche davanti alla scuola Pirotta, l’unica del quartiere, che è stata coinvolta nel piano di dimensionamento scolastico di quest’anno. “Una scuola dove è cresciuta la maggior parte degli abitanti del Quarticciolo – dice uno dei manifestanti -. Siamo il quartiere con il più alto abbandono scolastico della città e il governo che viene a fare propaganda, parlando di sicurezza e disagio giovanile, vuole far chiudere l’unica scuola del quartiere. E pensano così di risolvere i nostri problemi, ci trattano come criminali”. 

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

La maxi operazione delle forze dell’ordine

La manifestazione di oggi è arrivata alla fine di una settimana di tensioni nel quartiere, che ha visto il culmine il 25 marzo, con una maxi operazione delle forze dell’ordine alla ricerca di pusher e droga. E che ha portato anche, su richiesta dell’Ater, allo sgombero di due alloggi occupati senza titolo.

Un intervento che per gli attivisti è la “rappresentazione plastica di come si intenda affrontare l’illegalità tutta con lo stesso approccio – spiegano -. Non cambia se stai abitando in uno scantinato perché non ti puoi permettere un affitto o stai commerciando chili di eroina e di crack”.

Dai megafoni i partecipanti gridano: “Abbiamo bisogno di interventi reali, basta passerelle”.

Foto dal profilo Facebook di Amedeo Ciaccheri

Anche gli attivisti di Caivano al corteo

Alla protesta hanno partecipato anche attivisti arrivati direttamente da Caivano, con cui Quarticciolo ribelle ha avviato da tempo un confronto: “A Caivano non è cambiato niente – dice una di loro – le case continuano a essere fatiscenti, i problemi di prima continuano a esserci. Quindi Caivano non è un modello, il vostro può essere un modello”. 

Il corteo si è concluso in piazza del Quarticciolo, tra le torce accese dalle finestre dei palazzi, che hanno illuminato tutta l’area. 

Gli organizzatori: “Grazie, non siamo soli”

Pochi minuti dopo la fine del corteo, gli organizzatori hanno affidato al proprio account Instagram le riflessioni sulla giornata di protesta. “Nessuno si salva da solo – scrivono -. Neanche il quartiere meglio organizzato al mondo (e non è il caso nostro). Oggi essere stati in migliaia per strade che generalmente sono deserte ha un significato fortissimo. Per chi ha ricevuto una lettera di rilascio di un immobile, per chi legge le dichiarazioni e gli articoli in cui le realtà sociali vengono equiparate alla criminalità organizzata, per chi non ha mezzi per affrontare uno scontro così violento la solidarietà è l’unico strumento a cui affidarsi”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

E ancora: “Tante voci, tanti stimoli e una verità che non si può travisare: il problema di Quarticciolo non sono le persone che non riescono a pagare l’affitto, non è il doposcuola popolare. Questo quartiere vuole cambiare e ha tantissime persone che sono pronte a sostenerlo in tutta la città, oggi ci hanno messo il corpo e la voce. Nessuno si salva da solo. Neanche il quartiere meglio organizzato al mondo, figuriamoci noi. Ma noi non siamo soli. Grazie”. 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio