Giovane picchiata da nord africani in pieno centro a Rieti. Indagano le forze dell’ordine

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Nuovo atto di violenza ieri in centro a Rieti. Eā€™ accaduto nella centrale viale Morroni, protagonisti un gruppo di extracomunitari, di origine nord africana che, secondo alcune testimonianze, avrebbero picchiato una ragazza.

Da quanto riferito dai testimoni, la ragazza sarebbe stata prima vittima di un furto, che ha avuto come oggetto il suo cane (poi recuperato) e poi di violenza fisica.

Vista la centralitĆ  della zona, prossima alla stazione ferroviaria e al centro cittadino, diverse le persone presenti che hanno poi raccontato quanto accaduto alle forze dellā€™ordine prontamente intervenute sul posto con pattuglie ed uno schieramento di uomini.

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Due dei ragazzi extracomunitari individuati sul posto sono stati posti in stato di fermo. Le indagini parte di Carabinieri e Polizia proseguono per fare chiarezza sullā€™accaduto.

La nota della Federazione di centrodestra

ā€œLā€™aggressione di una ragazza nel cuore della cittĆ  di Rieti costituisce un evento di gravitĆ  inaudita che sconvolge gli animi e la coscienza della comunitĆ  locale. Lā€™ennesimo atto di violenza che avviene in pieno centro in una sequenza di minacce, risse, furti, droga e spaccio per mano di cittadini extra comunitari e non, a danno di una cittĆ  un tempo nota per la quiete e la sicurezza sociale. La misura ĆØ colma ed ĆØ tempo che la forza della legge prenda il posto degli slogan nella difesa dellā€™ordine pubblico e dei cittadini per bene. Senza indugio, occorre aumentare il personale della polizia municipale, i mezzi e le altre forze dellā€™ordine da schierare a presidio del nostro capoluogo.

Al contempo, come Federazione del centro destra, riteniamo opportuno che si chieda con urgenza alla Prefettura la convocazione del comitato dellā€™ordine pubblico e di sicurezza, affinchĆ© le AutoritĆ  locali adottino i provvedimenti del caso per allontanare dal territorio eventuali soggetti pericolosi e giĆ  segnalati e le altre misure necessarie a che si eviti la formazione di quartieri ghetto e la diffusione del banditismo. Rieti reagisce con orrore alla violenza consumata a danno di una ragazza ed esige che si agisca con fermezza a difesa della civiltĆ  e del diritto di vivere senza avere pauraā€.

La nota dellā€™Associazione AREA

Nel pomeriggio in viale MorroniĀ  una ragazza ĆØ stata malmenata, anche a cinghiate, da ragazzi tunisini. La vittima tentava disperatamente di riavere indietro il proprio cane che le era stato sottratto. Una automobilista lā€™ha soccorsa chiedendo lā€™intervento dei carabinieri.

ā€œLe immagini dellā€™aggressione subita dalla ragazza in viale Morroni, che fanno seguito alle disperate denunce di cittadini impotenti e spaventati dalla violenza di giovani extracomunitari o migranti di seconda generazione che imperversano indisturbati nella nostra cittĆ , ci fanno inorridire ā€“ scrive Chicco Costini perĀ  Area ā€“ Cosa deve accadere perchĆ© le autoritĆ  capiscano che la misura ĆØ colma?

Come ci dobbiamo difendere da chi con prepotenza ci vuole imporre il suo stile di vita, fatto di violenza e sopraffazione, trasformando i nostri quartieri in favelas?

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Abbiamo svolto incontri, siamo scesi in strada, abbiamo dimostrato tolleranza e comprensione, ma palesemente nulla ĆØ cambiato.

Questi ragazzi, uomini, giunti clandestinamente nelle nostre cittĆ , difesi da una magistratura estremamente rigida con gli italiani, ma totalmente comprensiva con chi italiano non ĆØ, non hanno nessuna intenzione di accettare le regole di un vivere civile: la loro cultura si basa sulla violenza, sul disprezzo delle donne, sullā€™arroganza di chi, sapendo di non rischiare nulla, impone con la forza la propria barbarie.

ƈ tutto questo non ĆØ piĆ¹ accettabile.

Nel periodo di capodanno il governo aveva istituito delle zone rosse per cacciare personaggi pericolosi, pregiudicati, da quartieri e piazze delle cittĆ .

Provvedimento che nelle grandi realtĆ  urbane come Roma e Milano si ĆØ dimostrato (ed era prevedibile) inutile, ma che in una cittĆ  piĆ¹ piccola come la nostra, dove piĆ¹ facilmente si possono individuare i soggetti pericolosi, potrebbe quantomeno imporre lā€™allontanamento di questi personaggi.

Chiediamo pertanto al prefetto di Rieti, che fin troppe volte ĆØ sembrato sordo alle proteste della cittĆ , di agire, individuando nel centro storico di Rieti una zona rossa, che permetta di cacciare questi delinquenti che stanno degradando il nostro vivere comune.

Altrimenti saremo costretti a cacciarli noi, in uno scontro che non vogliamo, ma che non puĆ² essere ancora evitato.

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Non possiamo essere cacciati da casa nostra da quattro africani che hanno scambiato Rieti per una giungla.ā€ conclude Costini.

La nota di Silena Dā€™Angeli presidente del Centro Antiviolenza Angelita di Rieti

ā€œNon solo come cittadina, ma come presidente del Centro Antiviolenza Angelita desidero esprimere il mio piĆ¹ grande ringraziamento alle Forze dellā€™Ordine che ieri (1 marzo ndr) sono intervenuti tempestivamente a seguito di un episodio di violenza contro una giovane concittadina. Ogni giorno Polizia e Carabinieri si trovano a dover intervenire per sedare risse e violenze in famiglia. Ormai da tanti anni collaboriamo insieme, e dietro una divisa ci sono padri, madri, fratelli, sorelle che con coraggio portano avanti un lavoro sempre piĆ¹ stressante e pericoloso.

Un ringraziamento speciale da parte mia ad ANTONIO DI STEFANO e GIANCARLO ANGELUCCI che ieri hanno agito con onore e professionalitĆ  nella vicenda in cui una nostra concittadina ĆØ stata picchiata selvaggiamente ed insultata con ferocia da un gruppo di extracomunitari sotto gli occhi dei passanti impauriti.Ā Sono tante le persone esasperate in questa CittĆ , ma gli abitanti non mollano e si rivolgono comunque al 112 numero di emergenza nazionale per spirito civico e soprattutto per amore di Rieti.

Quello di ieri ĆØ stato un ottimo lavoro di sinergia che dimostra la forza di resistere sapendo di non essere mai soli. Ricordiamo sempre di affidarci alle Forze dellā€™Ordine e ai centri antiviolenza in caso di pericolo. Se toccano una donna toccano tutte, questo il nostro motto, e non ci piegheremo mai alla gente che usa la violenza sulle donne, sui minori e sugli indifesiā€. CosƬ nella nota Silena Dā€™Angeli

Speriamo che le Istituzioni intervengano con azioni mirate per riportare serenitĆ  e tranquillitĆ  in una zona diventata terra di nessuno.

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