A Legnano il Pnrr fa scuola. Ecco come sono stati investiti 4,3 milioni di euro MALPENSA24

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LEGNANO – Addio aule sorde, grigie, fredde e male illuminate. Benvenuti nuovi spazi ariosi, colorati, bene arredati e a basso consumo energetico. La giunta di Legnano ha illustrato oggi, sabato 1° marzo, gli interventi in tre scuole cittadine realizzati grazie ai fondi del Pnrr (nelle foto). I risultati sono in larga parte tangibili e ne stanno già godendo alcuni degli 11.000 studenti di ogni ordine e grado iscritti agli istituti cittadini.

«Siamo passati da pochi a tanti cantieri aperti contemporaneamente – ha tirato le somme il sindaco Radice, accompagnato dagli assessori Maffei (istruzione), Bianchi (opere pubbliche), Bragato (sport), dalla dirigente del settore Edilizia pubblica del Comune Rosalba Russo e dai dirigenti scolastici Maria Carelli e Antonio Trezza – Gli interventi  hanno superato anche difficoltà non visibili, come per il riscaldamento, con l’obiettivo di dare più qualità a chi vive in scuole vecchie e che hanno subìto gli effetti dei ripetuti tagli delle risorse per le manutenzioni. Ora stiamo cercando di recuperare, con un debito investito sul capitale umano. La logica – ha proseguito il sindaco – è fare in modo che questo debito faccia sistema su vari piani, ad esempio quello energetico, con ricadute positive per tutti. Uno dei problemi più grossi che abbiamo dovuto affrontare è che il Pnrr “paga i mattoni ma non il software”, cioè le strutture ma non quello che c’è dentro: nel caso delle scuole, queste hanno collaborato con noi su come investire le risorse». Per Maffei «portiamo a compimento un’idea di scuola di comunità, dove il Comune non investe solo per gli orari delle lezioni».

Investimenti su energia, aule e palestra

aula scuola manzoni legnanoGli edifici comunali – oltre alle scuole gli impianti sportivi, la Biblioteca e altri – hanno assorbito 38 dei 55 milioni di euro che Legnano ha ottenuto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’attenzione oggi si è concentrata su due plessi scolastici, il Manzoni (scuola primaria)-Tosi (secondaria di primo grado) nell’Oltresempione e il Dante Alighieri (secondaria) nell’Oltrestazione. Si tratta dei due complessi dove, anche a causa della loro arretratezza strutturale, sono state investite più risorse e in tutti i settori, dall’efficientamento energetico all’impianto di riscaldamento, alle costruzioni come aule e palestra.

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In particolare, le opere di efficientamento energetico hanno interessato l’edificio della scuola Tosi con la realizzazione di un doppio cappotto termico (interno ed esterno) e con la sostituzione di tutti i serramenti e quello della Manzoni con il relamping (nella foto sopra, una delle aule). La realizzazione di una nuova palestra (nella foto in alto) si è resa necessaria per l’insufficienza dello spazio della struttura preesistente, utilizzata al mattino dagli alunni e al pomeriggio e alla sera dai tesserati di una società di ginnastica con attrezzi ingombranti che non è possibile rimuovere dopo l’uso. Per rispettare le condizioni dettate dal Pnrr sul risparmio energetico, l’edificio utilizza una pompa di calore per il riscaldamento; inoltre sul tetto della prima palestra è stato collocato un impianto fotovoltaico.

Forti tagli ai consumi nel plesso Tosi-Manzoni

La caldaia attuale, installata nel lontano 1978, sarà sostituita da una centrale di distribuzione meglio dimensionata per gli edifici da riscaldare e dotata di addolcitore (per eliminare il calcare dell’acqua) e di un defangatore (un filtro che trattiene le impurità dell’acqua). Gli interventi hanno tagliato i consumi energetici quasi del 40%. Quelli di energia elettrica della Manzoni, grazie al relamping, sono passati dai 1.308 kw/h del novembre 2022 ai 1.073 del novembre scorso; quanto al calore, i consumi nella scuola Tosi sono passati da 45.720 metri cubi di gas nel gennaio 2023 a 27.513 nel gennaio 2025. Il quadro economico complessivo dei lavori ha impegnato 3.030.000 euro finanziati da risorse Pnrr, del bilancio comunale e del “conto termico” (contributo ministeriale).

Nella Dante Alighieri spazi all’avanguardia

aula scuola dante legnanoDue i filoni di finanziamento che hanno interessato la scuola secondaria Dante Alighieri, illustrati dall’architetto Elena Borsani e costati in tutto 1.280.000 euro, interamente finanziati con risorse del Pnrr: da un lato l’ampliamento della scuola con nuove aule, la riqualificazione dei bagni e l’abbattimento delle barriere architettoniche, dall’altro opere di efficientamento energetico.

Il primo filone dei lavori ha visto la realizzazione di un blocco di tre aule disposte verticalmente in continuità con una delle due ali della scuola. Queste aule, predisposte anche per sala professori e biblioteca, presentano spazi più ampi pensati per venire incontro alle esigenze di una didattica contemporanea: i banchi sono “componibili”, cioè possono essere disposti a gruppi o singolarmente, la finestra è più ampia e ha una seduta, le pareti sono fonoassorbenti e termicamente isolate, con impiego di legno trattato per risultare ignifugo e facilmente lavabile. Ne derivano ambienti luminosi e colorati, particolarmente gradevoli e dotati di un guardaroba esterno nascosto da una porta scorrevole, finestre e veneziane elettriche, lampade Led con sensori. Uno dei due blocchi servizi è stato riqualificato secondo i criteri imposti dal Pnrr, provvedendo alla sostituzione degli impianti sanitari di tutti i piani con componenti idonei al risparmio idrico e al relamping. La creazione di un ascensore nel blocco aule che ne era sprovvisto ha reso la scuola completamente accessibile alle persone con disabilità.

aula scuola dante legnanoIl secondo filone ha interessato l’edificio già utilizzato come refettorio e destinato ad aule laboratorio, con la realizzazione del cappotto termico esterno, la sostituzione completa dei serramenti e l’esecuzione di un impianto di ventilazione meccanica controllata. Fra le opere di efficientamento energetico rientra anche l’installazione di un grande pannello fotovoltaico sul tetto della scuola, entrato in funzione nell’aprile 2024 e che ha abbattuto i consumi di energia elettrica dai 4.288 kw/h dell’ottobre 2023 ai 2.041 dell’ottobre 2024.

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