Seregno, inaugurata la nuova caserma della Polizia locale, intitolata a Luca Attanasio

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Un clima di emozione, probabilmente inevitabile, ha accompagnato sabato 1 marzo a Seregno l’inaugurazione in via Messina, nell’edificio che fino ad un lustro fa ospitava la sede del distaccamento cittadino della Polizia stradale, della nuova caserma della Polizia locale e la sua intitolazione a Luca Attanasio, il diplomatico limbiatese assassinato nel 2021 in Congo, nell’esercizio delle sue funzioni di ambasciatore. All’appuntamento hanno partecipato, tra gli altri, il questore di Monza e della Brianza Salvatore Barilaro, i rappresentanti delle Forze dell’ordine operanti sul territorio, il vicepresidente della provincia di Monza e della Brianza Claudio Rebosio, il sindaco di Monza Paolo Pilotto, quello di Limbiate Antonio Romeo, quello di Cesano Maderno Gianpiero Bocca, quello di Verano Brianza Samuele Consonni e quello di Triuggio Pietro Cicardi, gli ex comandanti del corpo Cristina Ruffa, Maurizio Zorzetto e Giovanni Dongiovanni, oltre naturalmente alla famiglia di Attanasio, con la mamma Alida, il papà Salvatore e la sorella Marina.

Polizia locale: emozione per il taglio del nastro

Il taglio del nastro, con i figli di Daniele Di Bernardo, l’agente della Polizia locale di Erba, residente in città, appena scomparso

La mattinata è stata aperta dalla scopertura della targa che, all’ingresso, ufficializza la dedica della caserma a Luca Attanasio, affidata a mamma Alida. Subito dopo, il prevosto monsignor Bruno Molinari ha benedetto le chiavi e l’edificio, prima del rituale taglio del nastro, in cui il sindaco Alberto Rossi è stato affiancato da Francesco e Gabriele Di Bernardo, i figli di Daniele Di Bernardo, l’agente della Polizia locale di Erba, residente in città, scomparso da un paio di settimane, a seguito di una malattia.

Polizia locale: il ricordo di Esposito, Marchiori, Cannella e Di Bernardo

Da sinistra, il sindaco Alberto Rossi, il comandante Umberto Trope, Salvatore ed Alida Attanasio ed il vicesindaco William Viganò

Nel cortile, il sindaco Alberto Rossi ha poi introdotto il giro degli interventi, ricordando Antonio Esposito, Andrea Marchiori, Lina Cannella ed appunto Daniele Di Bernardo, i quattro agenti deceduti dopo la sua prima elezione a primo cittadino. «Quando è mancato Antonio -ha spiegato-, ero sindaco da due mesi e mezzo. Ho capito quel giorno cosa significhi essere un corpo». L’attenzione si è quindi concentrata sul progetto della nuova caserma: «Ai componenti del corpo della Polizia locale oggi dico benvenuti. Siete a casa vostra. Ieri il commissario Carlo Barazzetta, nel suo ultimo giorno di servizio da noi dopo 30 anni, mi ha detto: “Finalmente”. Il comando è all’avanguardia e può farvi lavorare al meglio. Sarà la casa di tutti i cittadini, che qui potranno trovare risposte ai loro bisogni. Siamo convinti che la Polizia locale sia un punto di riferimento in chiave di percezione di sicurezza».

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Polizia locale: Luca Attanasio, un giusto che attende giustizia

La gigantografia di Luca Attanasio all’ingresso

La sua chiosa ha infine spostato l’attenzione su Luca Attanasio, «un uomo giusto che attende giustizia». Rossi ha rimarcato che «siamo in un’epoca che ha tanto bisogno di maestri. Diversi lo hanno conosciuto dopo la sua morte. Io sono stato al suo funerale a Limbiate e poche volte come quel giorno, indossando la fascia tricolore, ho sentito di portare con me una comunità di 45mila abitanti. Al termine della cerimonia, ascoltammo un audio con la sua voce. C’erano in quelle parole la sua passione ed il suo entusiasmo, a sostegno dei più deboli». Il sindaco ha inoltre ricostruito il legame con la famiglia Attanasio: «Ci siamo incontrati alla cena della scuola di italiano per stranieri poco più di un anno fa. È nato un percorso che ha coinvolto il Consiglio comunale, con l’approvazione di una mozione per chiedere giustizia per Luca. Una giustizia che ancora non c’è. Il suo stile era stare in mezzo, non in una torre di avorio: auspico che chi vivrà questa caserma sappia che servire così le istituzioni è più faticoso, ma più bello e più vero».

Polizia locale: papà Salvatore invoca ancora giustizia

Salvatore Attanasio durante il suo intervento

Nei successivi interventi, il comandante della Polizia locale di Seregno Umberto Trope ha evidenziato che «il valore della giornata di oggi si esprime nell’intitolazione. Attanasio ha incarnato i valori di coraggio e servizio. Ha sacrificato la sua vita a vantaggio dei più bisognosi. Oggi celebriamo la prospettiva di una Polizia locale ispirata a grandi ideali. Invito a portare con voi l’esempio di Attanasio». Il questore Salvatore Barilaro, invece, ha spiegato che «l’apertura di un presidio della Polizia locale in un territorio che in passato ha sofferto è una testimonianza importante anche per i comuni vicini. Un presidio di polizia costituisce un occhio strategico sul territorio». Infine, ha preso la parola Salvatore Attanasio, padre di Luca: «È un momento molto importante e di commozione per noi familiari. Quando il sindaco ci ha contattati e ci ha proposto alcuni luoghi per poter ricordare Luca, non abbiamo esitato: la caserma era il posto giusto. Luca intendeva il suo lavoro come una missione e va ricordato come uomo delle istituzioni. È stato un uomo che ha portato avanti i valori fondanti della Costituzione repubblicana, come la libertà, la giustizia ed aggiungo anche la solidarietà. Il suo è stato uno stile nuovo per la diplomazia. L’ambasciata era la casa di tutti, non una torre d’avorio. In Congo oggi c’è una guerra in corso. Un mese fa, le ambasciate sono state devastate. Tutte, tranne quella italiana: ci si è ricordati di quello che Luca ha fatto per la popolazione locale». La conclusione però è stata amara: «Dopo 4 anni, nulla si sa di ciò che è accaduto. La giustizia è lenta, ma prima o poi arriva. Spero che arrivi anche in questo caso». Sono seguite le visite all’edificio, già nel pieno della sua operatività di caserma della Polizia locale di Seregno, con tanto di quadro del martirio del patrono San Sebastiano, donato dalle associazioni d’arma cittadine, nonché ad una mostra, dedicata a Luca Attanasio dal Gruppo solidarietà Africa.

Polizia locale: i momenti più significativi della giornata

Le autorità presenti con la famiglia Attanasio
La benedizione di monsignor Bruno Molinari
I sindaci con la famiglia Attanasio
Il quadro del martirio di San Sebastiano, patrono della Polizia locale, donato alla caserma dalle associazioni d’arma seregnesi



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