Cosa è il tanto atteso Conto Termico 3.0

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Il Conto Termico 3.0 rappresenta l’evoluzione del sistema di incentivi volto a promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in Italia. Questa nuova versione, attualmente in fase di approvazione, introduce significative novità per ampliare la platea dei beneficiari e semplificare l’accesso agli incentivi.

Principali novità del Conto Termico 3.0:

  • Ampliamento dei beneficiari: Oltre alle Pubbliche Amministrazioni, il nuovo schema include le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), le configurazioni di autoconsumo collettivo e gli enti del terzo settore, equiparati alle amministrazioni pubbliche.
  • Estensione degli interventi incentivabili: Gli incentivi copriranno anche l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che siano installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
  • Revisione dei massimali di spesa: I massimali saranno aggiornati per riflettere l’evoluzione dei prezzi di mercato, garantendo una copertura più adeguata delle spese sostenute.
  • Incentivi fino al 100%: Previsti per interventi su edifici pubblici di piccoli comuni (fino a 15.000 abitanti), edifici scolastici e strutture sanitarie del Sistema Sanitario Nazionale.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) continuerà a gestire il Conto Termico, offrendo supporto ai beneficiari attraverso il Portaltermico, la piattaforma dedicata alla presentazione delle richieste di incentivo.

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Sembra che il Conto Termico 3.0 sarà esteso anche ai soggetti privati. Questa nuova versione dell’incentivo include, tra i beneficiari, le Pubbliche Amministrazioni, i soggetti privati, gli enti del terzo settore, le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.

Per i privati, gli interventi incentivabili variano in base alla destinazione d’uso dell’immobile:

  • Edifici residenziali: sono incentivati gli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l’installazione di sistemi ad alta efficienza.
  • Edifici non residenziali (settore terziario): oltre agli interventi sopra citati, sono previsti incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici.

Gli incentivi per i privati possono coprire una percentuale significativa delle spese sostenute, variabile in base al tipo di intervento, generalmente tra il 40% e il 65%.

Per accedere agli incentivi, è necessario presentare la domanda tramite il Portaltermico del GSE entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori.

Si consiglia di consultare le linee guida ufficiali del GSE o di rivolgersi a professionisti del settore per una corretta presentazione della domanda e per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti necessari.

Il Conto Termico 3.0 è un meccanismo di incentivazione promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), attualmente in fase di consultazione pubblica. Questo nuovo schema amplia la platea dei beneficiari, includendo, oltre alle Pubbliche Amministrazioni, anche soggetti privati, enti del terzo settore, comunità energetiche rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo.

Per informazioni dettagliate e aggiornate, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’ente responsabile della gestione del Conto Termico. Sul loro portale sono disponibili le Regole Applicative aggiornate, che delineano le modalità di accesso agli incentivi e le procedure operative.

È importante notare che, essendo il decreto ancora in fase di consultazione, le disposizioni potrebbero subire modifiche prima dell’approvazione definitiva.

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Saldo e stralcio

 

Il Conto Termico 3.0 è attualmente in fase di consultazione pubblica e non è ancora stato ufficialmente approvato. La bozza del decreto prevede l’estensione degli incentivi anche ai soggetti privati, in particolare per interventi su edifici appartenenti all’ambito terziario-residenziale. Tuttavia, fino alla pubblicazione ufficiale del decreto, queste disposizioni non sono ancora operative. Per informazioni aggiornate, è consigliabile consultare il sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il portale delle consultazioni pubbliche del governo italiano.



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