Risiko bancario, Fazzolari: preoccupati, in primis su Generali. Il risparmio italiano resti in Italia

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La politica guarda con favore a qualsiasi meccanismo che faccia restare il risparmio italiano nel paese, anche se «non compete al governo entrare nelle dinamiche bancarie». Ma «se l’elevato risparmio non si traduce in investimento nel sistema Paese, questo preoccupa il governo. Il risiko bancario ci preoccupa, primi fra tutti i movimenti che riguardano Generali» ha detto Giovanbattista Fazzolari, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’attuazione del programma di governo, intervenendo al «Forum Masseria» in corso a Saturnia. 

In particolare ciò che preoccupa il sottosegretario è che si venga a creare una sorta di corto circuito. «Abbiamo un problema importante a livello di sistema: gli italiani sono un popolo di risparmiatori, ma il paradosso è che rischiamo di avere un risparmio non in mani italiane e che spesso non investe sul territorio italiano», ha spiegato il sottosegretario, sottolineando che ciò «sarebbe una grande anomalia economica. Se l’elevato risparmio non si traduce in investimento nel sistema Paese questo preoccupa il governo». 

Titoli Stato: richiesta enormemente più alta di offerta

Il sottosegretario, nel corso del suo intervento sottolinea lo stato in buona salute dell’economia italiana. «I dati macroeconomici stanno andando bene, il dato più importante è che l’occupazione cresce, si sono superati i 24 mln di occupati, c’è il record dell’occupazione femminile, diminuisce il precariato, da quando si è insediato il governo abbiamo creato 850mila posti di lavoro in più, il lavoro cresce, cresce il lavoro di qualità e crescono anche i salari, sono aumentati del 3,5% nel 2024», ha detto.

Inoltre, ha proseguito Fazzolari, «il rischio default è ai minimi del 2009. Sui titoli di Stato le richieste sono enormemente più alte di quanto noi piazziamo. Al di là di quelli retail, che vanno molto bene per le famiglie, ma abbiamo quelli tradizionali. L’ultimo mese di ottobre sono stati collocati 13 miliardi a fronte di domande di 200 miliardi. Vuol dire che chi ha la possibilità di investire dice l’Italia è un buon posto dove mettere i propri soldi. E questo anche lo vediamo con l’interesse degli investitori stranieri». «La settimana scorsa – ha ricordato il sottosegretario – c’è stato questo importante bilaterale Italia-Emirati Arabi Uniti nei quali gli Emirati hanno annunciato che investiranno 40 miliardi di euro in Italia. Poche settimane prima Giorgia Meloni era stata in Arabia Saudita e anche i sauditi avevano firmato accordi per 10 miliardi di euro, vuol dire che è un momento nel quale a livello mondiale si reputa il sistema paese italiano particolarmente solido, si reputa che il governo avrà una sua stabilità e credo che questi risultati, al di là di chi sta governando oggi, dovrebbero inorgoglire tutti gli italiani perché è un successo che non è solo del governo ma dell’intero sistema paese che ha saputo in modo incredibile superare il momento molto difficile del Covid e riuscire ad assicurarsi una stabilità in un contesto internazionale particolarmente complesso».

Possibile anticipo fine legislatura, anche se governo Meloni solidissimo

Nel 2027 si potrebbe votare per le politiche a fine primavera accorpando anche le regionali. A confermarlo lo stesso sottosegretario rispondendo ad una domanda del giornalista Bruno Vespa. «L’intenzione è proprio questa. Tornare a votare a ottobre complicherebbe enormemente la vita al nuovo governo, che si ritroverebbe come noi a dover fare la legge di bilancio in pochi giorni. Il buonsenso fa immaginare che si potrebbe anticipare la fine della legislatura di qualche mese» probabilmente «con un election day, ma la decisione compete anche ad altri», ha detto sottolineando, comunque, che quello guidato da Giorgia Meloni «è un governo solidissimo» perché «sono in grande salute tutti i partiti della maggioranza. Vuol dire che poi alla fine gli elettori del centro-destra e gli elettori dei singoli partiti che lo compongono sono molto soddisfatti di quanto si sta facendo».

«Il consenso continua a salire nonostante un contesto generale molto difficile sotto l’aspetto internazionale« e «sotto l’aspetto economico, un governo che non ha fatto politiche di bonus, di spesa facile, insomma, un governo che ha fatto una politica seria e che quindi, in linea teorica, avrebbe in questa fase dovuto pagare qualcosa in termini di consensi e invece continua ad avere un grande consenso tra gli italiani», specifica.

Un governo che neanche il caso Santanchè per il sottosegretario potrà far traballare. «Per tutti quei ministri che hanno problemi con la giustizia, il problema non è che noi reputiamo che una persona è colpevole al terzo grado di giudizio, ma capire se si è pienamente in grado di continuare a fare il proprio lavoro in modo sereno ed efficace, cioè quanto (un’eventuale condanna, ndr) possa precludere il suo lavoro come ad esempio se si avesse un problema di salute. Per Daniela Santanchè credo che la valutazione che ognuno deve fare, attiene a questo aspetto», ha detto Fazzolari, parlando delle eventuali dimissioni della ministra del Turismo, Daniela Santanché, in caso di un nuovo rinvio a giudizio.

 (riproduzione riservata)

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