Comunità Energetiche Rinnovabili, Valle d’Aosta all’avanguardia – Ambient&Ambienti

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Il progetto di Edileco vince il Premio Innovazione SMAU Valle d’Aosta grazie al progetto di sviluppo delle CER nel territorio valdostano, biellese e alessandrino. L’obiettivo è incentivare l’adozione di energie rinnovabili e favorire la crescita di una comunità più consapevole e responsabile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico,  promuovendo il progresso del territorio. Dal 2024 e ad oggi sono già 6 le CER pronte per essere attivate, di cui 4 in Valle d’Aosta

 

Generare valore ambientale e sociale tra i membri delle comunità valdostane: con questo scopo Edileco, società cooperativa italiana specializzata in costruzioni e riqualificazioni ecocompatibili, ha scelto di supportare attivamente lo sviluppo e la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in territori strategici come la Valle d’Aosta, l’Alessandrino e il Biellese. Quello delle CER è infatti un modello innovativo che prevede la collaborazione tra cittadini, imprese, enti locali e attività commerciali che si uniscono in un gruppo per produrre, condividere e consumare energia rinnovabile a livello locale.

Premio Innovazione SMAU a Edileco per le CER promosse in Val d’Aosta

Per questo motivo, Edileco ha scelto di sostenere attivamente lo sviluppo e la promozione delle CER senza ricorrere a contributi pubblici diretti. In particolare, nel contesto valdostano, dove il 73% dei comuni ha meno di 5.000 abitanti, Edileco promuove lo sviluppo delle CER come strumento per incentivare l’autosufficienza energetica e dotare le comunità di un importante patrimonio da gestire che possa anche supportare lo sviluppo di attività locali. Il progetto, avviato nel corso del 2024, ha già portato alla nascita di 6 CER (di cui 4 in Valle d’Aosta, una nel Biellese e una nell’Alessandrino) che si sono costituite in associazione e sono organizzate in 8 configurazioni di autoconsumo condiviso, che gestiranno circa 2.25 MWp di impianti che ora sono in  fase di realizzazione.

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L’iniziativa ha ricevuto il 25 febbraio il Premio Innovazione SMAU in occasione della prima edizione di SMAU Valle d’Aosta, evento di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione nazionale e internazionale. “Il sostegno alle CER non solo favorisce la transizione energetica ma anche la coesione sociale e lo sviluppo territoriale: promuovendo la collaborazione tra cittadini, enti locali e imprese, le CER diventano uno strumento per preservare e rivitalizzare i piccoli comuni, invertendo anche la tendenza allo spopolamento”, spiega Davide Trapani, Presidente di Edileco.

Le CER di Edileco: un modello per promuovere lo sviluppo sostenibile nei piccoli comuni

In Italia, i piccoli comuni rappresentano una realtà significativa ma fragile: al 1° gennaio 2024, su un totale di 7.901 comuni, il 69,9% rientra in questa categoria, ospitando circa 9,7 milioni di abitanti, il 16% della popolazione nazionale. La Valle d’Aosta si distingue come la regione con la più alta percentuale di piccoli comuni, con 73 su 74 al di sotto dei 5.000 abitanti, fatta eccezione per la sola Aosta. Pur essendo simbolo di identità e peculiarità del territorio, questa condizione mette a rischio spopolamento molte delle zone periferiche e transfrontaliere della regione, evidenziando la necessità di soluzioni innovative per incentivare lo sviluppo locale e rafforzare l’autosufficienza delle comunità.

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In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si propongono come una risposta concreta offrendo vantaggi economici, ambientali e sociali che rendono il territorio più attrattivo per i residenti e le imprese. Le CER diventano infatti uno strumento per valorizzare le risorse energetiche locali, attraverso la produzione e il consumo condiviso di energia rinnovabile. Promuovendo un modello di economia circolare, le CER permettono anche alle aree periferiche e a bassa densità abitativa di beneficiare di energia prodotta e consumata localmente, riducendo la dipendenza dalle reti centralizzate e dai combustibili fossili e creando opportunità per lo sviluppo di attività economiche e sostenibili.

Ad oggi, Edileco ha già promosso la costituzione di 4 CER in Valle d’Aosta, organizzate in 6 configurazioni di autoconsumo condiviso in Valle d’Aosta, che gestiscono 16 impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva superiore a 1,25 MWp, che avranno una produzione pari a un consumo medio annuale di oltre 400 famiglie di 4 persone. Di questi, 12 impianti hanno ricevuto contributi del PNRR e saranno operativi nei prossimi mesi, altri 3 impianti sono in attesa di finanziamento, mentre uno sarà realizzato senza alcun contributo pubblico.

In una regione come la Val d’Aosta dove il 73% dei comuni ha meno di 5mila abitanti, le CER sono un indispensabile supporto per ridurre lo spopolamento (foto Edileco)

Oltre alle CER già attive in Valle d’Aosta, Edileco sta promuovendo 2 ulteriori CER al di fuori della regione. La CER Valle Elvo, nel Biellese, include due impianti per una capacità complessiva di 100 kWp, mentre la CER Precipiano, nell’Alessandrino, sarà dotata di un impianto da 990 kWp. Complessivamente, questi impianti saranno in grado di produrre energia sufficiente a coprire il fabbisogno medio annuale di oltre 360 famiglie di 4 persone, confermando il potenziale delle CER nel favorire la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile anche in territori periferici.

Le CER: adesione, incentivi economici e finalità sociali

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo per affrontare le sfide energetiche, incentivare la transizione ecologica e promuovere la collaborazione locale. Una CER è infatti costituita da un gruppo di cittadini, imprese, attività commerciali e autorità locali che collabora per produrre, condividere e consumare energia rinnovabile, ottenendo vantaggi economici, ambientali e sociali. La condivisione dell’energia si basa sull’autoconsumo virtuale, che avviene quando i prosumer e i produttori immettono in rete l’energia non autoconsumata e contemporaneamente un cliente finale consuma dalla rete.

 

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Per costituire una CER, è necessario individuare i partecipanti e definire uno statuto che stabilisca le regole di funzionamento e la suddivisione dei benefici. L’energia viene poi prodotta attraverso fonti rinnovabili come impianti fotovoltaici, eolici o idroelettrici, e successivamente condivisa tra i membri grazie a una rete virtuale gestita dal distributore di energia elettrica.

Oltre ad assicurare benefici ambientali e sociali, le CER contribuiscono a una maggiore autosufficienza energetica e a un senso di appartenenza comunitaria offrendo anche vantaggi economici concreti grazie a incentivi specifici. I partecipanti possono accedere a contributi del PNRR fino al 40% per l’installazione di impianti rinnovabili nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, con richieste possibili fino a marzo 2025 o fino all’esaurimento delle risorse. Inoltre, è previsto in corrispettivo economico fino a € 0,13/kWh per l’energia prodotta, condivisa poi tra i membri della comunità.





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