Grandi trasformazioni attendono i distretti e le filiere dell’Emilia-Romagna nei prossimi anni. Trasformazioni che, per la verità, sono già in corso e che – a grandi linee – puntano tutte a rendere più sostenibile il processo industriale. Una necessità, più che una scelta, dovuta alla nuova attenzione all’ambiente ma anche a un utilizzo più razionale delle risorse, che significa anche risparmio e competitività.
La catena di produzione e distribuzione coinvolge tutti, dagli imprenditori alle famiglie, se si pensa al percorso che qualsiasi bene – dai pacchi ordinati on line al cibo che, tutti i giorni, portiamo sulle nostre tavole – compie nelle tappe del processo. Un tema che, appunto, lega insieme, strettamente, aziende di confezionamento, trasporto (per mare, terra, ferro e aria) e consegna, e sui quali si gioca una buona fetta del futuro del nostro territorio e del nostro Paese.
Per affrontare i nodi delle filiere domani, giovedì 27 febbraio, per il ciclo di incontri Qn Distretti, si terrà a Bologna, nei locali della Fondazione Fashion Research Italy, il convegno “Logistica, packaging e trasporti: la trasformazione dei distretti tra innovazione e ambiente”.
Tanti gli ospiti speciali che si confronteranno in questa iniziativa, organizzata da Qn-il Resto del Carlino: dal vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che, tra l’altro, ha la delega allo Sviluppo economico e alla Green economy, ad Anna Lisa Boni, assessora del Comune di Bologna delegata alla Missione Clima 2030, e a Giovanni Molari, rettore dell’Università di Bologna. E ancora il ceo di Ipsos, Nicola Neri, che presenterà una ricerca ad hoc sull’evoluzione dei consumi e sulle trasformazioni nei distretti produttivi, Stefano Cattorini, direttore generale Bi-Rex, Marco Marcatili, Direttore sviluppo di Nomisma, Susanna Jean, responsabile offerta 5G e TIM Enterprise, e Cristina Massa, head of sales Qaplà e Sergio Lo Monte, segretario nazionale di Confartigianato Trasporti.
Il convegno rappresenta un’importante occasione per valorizzare e discutere le sfide e le opportunità che i Distretti dovranno affrontare nei prossimi anni. Grazie alla partecipazione di esperti e rappresentanti del settore, l’evento favorirà il dialogo e la collaborazione tra aziende, istituzioni e stakeholder, fornendo nuove prospettive per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione, con l’obiettivo di mantenere i distretti competitivi a livello globale. L’evento è stato reso possibile grazie al supporto del main partner TIM Enterprise e alla collaborazione con Bi-Rex, Car e Confartigianato.
Ma qual è la catena di valore dei comparti al centro dell’evento in Emilia-Romagna? Il fatturato della sola logistica, nel 2023, ha raggiunto il valore di 10,9 miliardi di euro, in crescita del 5,7% rispetto all’anno precedente. Tassi di crescita superiori alla media nazionale. Per dare un’idea, nel 2018, il giro d’affari superava a stento i 7,5 miliardi di euro. La regione, da sola, rappresenta il 9% del fatturato della logistica conto terzi in Italia. Sempre in Emilia-Romagna vi sono più di 400 immobili dedicati alla logistica, e i lavoratori coinvolti sono oltre 80mila.
Trasporti: nel 2023 nel Porto di Ravenna sono state movimentate 25.503.131 tonnellate di merci, in leggera flessione rispetto al 2022. Secondo i dati Istat più aggiornati, in Emilia-Romagna le merci totali movimentate su strada sono hanno toccato i 248 milioni di tonnellate. Rispetto invece al trasporto ferroviario delle merci, nella nostra regione, a causa delle chiusure infrastrutturali per lavori di potenziamento e a seguito degli eventi calamitosi che hanno pesantemente interessato l’Emilia-Romagna, nel 2023 si è registrata una riduzione dei volumi di merce trasportata (-3,67% rispetto al 2022), pari a circa 21 milioni di tonnellate. Nei primi tre trimestri dello scorso anno, la tendenza si è leggermente invertita. Qui si sente particolarmente urgente la questione ambientale, visto che oltre due terzi delle merci è ancora trasportata via gomma, con pesanti ripercussioni sulla qualità dell’aria.
A questi numeri, già impressionanti, va aggiunta la ‘Packaging valley’ emiliana, la più alta concentrazione europea di realtà del settore, con zenit a Bologna, per il 57% dedita alla produzione delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio di food&beverage, poi per farmaceutico e biomedicale (16,7%), cosmetico e cura della persona (4,4%) e chimico e casa (3,5%). E poi ancora tabacco e tissue. Il fatturato va oltre i 9 miliardi di euro.
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