Rassegna Stampa – L’onda lunga di Jannik: Sinner difeso da Toni Nadal

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Sinner onda lunga (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Lassù, a respirare amore e tranquillità. Tutto ciò di cui adesso ha bisogno per lasciarsi alle spalle i mesi dolorosi del caso Clostebol e per ritemprare mente e fisico prima di tornare ad allenarsi, seppur con le restrizioni del patteggiamento. Dopo il blitz a Dubai della settimana scorsa, motivato dalla necessità di individuare le possibili strutture private in cui svolgere una parte della preparazione secondo le regole fissate dalla squalifica […]. Jannik Sinner è tornato in Europa e sta trascorrendo giorno di vacanza dai genitori a Sesto. Relax totale arricchito ovviamente dalle immancabili sciate nel comprensorio di Plan de Corones, documentate dai soliti selfie dei turisti che hanno avuto la fortuna di incrociarlo all’ingresso delle piste. Nel conforto della famiglia e abbandonandosi all’altra grande passione sportiva accanto al tennis, il più forte giocatore del mondo recupera le energie lasciate sui campi in questo periodo terribile, e ora che la vicenda doping è definitivamente chiusa può tornare a vivere la quotidianità con la testa libera, programmando al meglio i tre mesi che lo separano dal ritorno in campo, previsto per gli Internazionali d’Italia dal 7 maggio. […] La fase di completo stacco dal tennis dovrebbe durare ancora qualche giorno, poi Jannik si rimetterà al lavoro con il suo staff, cui è consentito seguirlo purché la preparazione, fino al 13 aprile, si svolga in circoli non affiliati a una federazione e con sparring non tesserati. Dubai sarà quasi certamente una delle basi di allenamento, ma è molto probabile che Sinner non sarà stanziale e si sposterà anche tra Europa e magari Stati Uniti, dove coach Cahill ha casa e ottimi agganci […]. Intanto, mentre la Volpe Rossa riprogetta il futuro, gli inseguitori più vicini sembrano atterriti dal suo fantasma. E così, prima Alcaraz, il n.3 del mondo, a Doha e poi Zverev, il numero 2, a Rio, sono usciti fragorosamente ai quarti. La sconfitta del tedesco, tra l’altro, ha prolungato così le settimane al vertice di Jannik […], ora sicuro di rimanere numero uno almeno fino a Montecarlo, superando in un colpo solo Nastase […], Murray […] e Kuerten […]. Mentre Carlitos è fermo fino ai 1000 americani, Zverev sta giocando ad Acapulco, dove non ha punti da difendere, prima di affrontare lo swing Indian Wells/Miami, dove invece ne difenderà 600. Per avere speranze di sorpasso prima di Roma, Sascha dovrebbe avvicinare i 3000 punti da qui a Madrid, Alcaraz addirittura i 4000: insomma, la possibilità che Sinner al rientro si ritrovi ancora in vetta si è perfino consolidata. E nel frattempo può inseguire una nuova impresa, diventare il 10° giocatore della storia da quando esiste il ranking […] a trascorrere al primo posto almeno 52 settimane di fila, cioè un anno intero. […] Una classifica che peraltro continua a brillare di meravigliosi riflessi azzurri: per la prima volta nella storia, infatti, l’Italia ha sei giocatori tra i primi 40 al mondo […]. A fare da corona a Jannik ci sono Musetti, Berrettini […], Arnaldi, Sonego e Cobolli. Allargando l’orizzonte, siamo la nazione leader nella classifica Atp anche per quanto riguarda le presenze in Top 70, con otto italiani […]: come noi solo la Francia e i soliti Stati Uniti. Intanto Sinner incassa la solidarietà di un altro grande personaggio, Toni Nadal, storico allenatore del nipote Rafa: «Sono contro la sanzione, l’ho ribadito molte volte. Conosco Sinner personalmente, non lo avrebbe mai fatto volontariamente e non si può trattare così una persona per un errore casuale. Bisogna punire chi intenzionalmente fa queste cose con il fine di trarne beneficio, e non è il caso di Sinner. Quel che mi sorprende è che molti giocatori si siano schierati contro di lui, alcuni anche di alto livello e persino qualcuno che non è molto pulito». Toni d’assalto.

“Sinner non merita tutto questo” (Giovanni Pelazzo, Tuttosport)

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L’inizio della settimana numero 38 da primo della classe ha portato a Jannik Sinner nuovo supporto da parte di due figure dì rilievo nell’universo della racchetta. Il patteggiamento del n.1 del mondo con la Wada, che ha contattato due volte il team legale di Sinner dopo l’Australian Open per arrivare a un accordo prima dell’appuntamento di metà aprile al Tas di Losanna, ha scatenato commenti molto divisivi. Da una parte una gran schiera di tennisti che ha scelto di attaccare Jannik o comunque di dubitare, dall’altra un gruppetto più piccolo che invece ne ha preso le difese. Ieri quel gruppo ha aperto le sue “porte” anche a Toni Nadal, zio e storico coach di Rafa, oggi direttore dell’ATP 250 di Maiorca. «L’ho già detto e spiegato più volte, io sono contro la sanzione a Sinner. Conosco personalmente Jannik, non c’era alcuna volontà di imbrogliare da parte sua […]. Non si può trattare così una persona per un errore casuale. Bisogna punire chi fa queste brutte cose intenzionalmente, per cercare benefici personali, ma so che questo non è il caso di Sinner […]. Jannik non ha avuto alcun beneficio da quel che gli hanno trovato, quindi perché sanzionarlo? Sono sorpreso che diversi giocatori sia siano schierati contro Sinner, tra cui anche alcuni tennisti di alto livello e soprattutto qualcuno che non è molto pulito“. La pensa come zio Toni anche Daniel Vallverdu, attuale allenatore di Grigor Dimitrov, uno che in passato ha lavorato anche con Murray e Wawrinka. Stan dopo la sanzione aveva scritto su X di “non credere più nello sport pulito“. Vallverdu ha replicato: «Mi rattrista la mancanza di cameratismo nei confronti di Sinner […] poiché la maggior parte dei tennisti non si concentra sui fatti del caso. Chi ci perde per davvero qui sono Jannik Siner e il tennis. Dovremmo concentrarci sui processi e sulle regole delle Agenzie Antidoping anziché sul giocatore, che è la vittima di questo sistema. E’ evidente che Sinner ha avuto zero benefici sul miglioramento delle sue prestazioni. Zero! Conosco Jannik da quando aveva 14 anni, posso dire serenamente che è 100% senza colpe. Sono invece le Agenzie Antidoping ad avere colpe, per via della poca precisione con la maggior parte degli ultimi casi del tennis. Per questo caso non ci sarebbe mai dovuta essere alcuna squalifica. Non è un momento facile per Sinner e il suo team, ma Roma sarà lo scenario perfetto per ricevere il ‘bentornato’ che merita» […].

Sale Matteo, n. 3 d’Italia verso l’ostacolo Monfils (Giovanni Pelazzo, Tuttosport)

L’ultima settimana di febbraio, che precede l’arrivo di marzo e del Sunshine Double statunitense, è una di quelle in cui i circuiti Atp e Wta si spargono maggiormente in giro per il mondo. Prima di Indian Weis e Miami, infatti, i ragazzi si dividono tra Dubai […], Acapulco […] e Santiago del Cile […], mentre tra le ragazze c’è chi è già negli Stati Uniti […] e chi prima fa tappa in Messico […]. Ad Austin non ti sono italiane in tabellone, mentre a Merida c’è Elisabetta Cocciaretto, attesa da un primo turno ostico contro la polacca Linette. Decisamente più vasto invece il parterre maschie, che questa settimana conta sei azzurri in top40 […] e ancora undici in top 100 […]. Se quantitativamente l’Italia del tennis fa invidia a tutto il mondo, qualitativamente i risultati […] non sono eccessivamente positivi in questo periodo. La prima ragione è evidentemente l’assenza forzata dei n. 1 e n. 2 azzurri. Jannik Sinner resterà lontano dai campi fino al prossimo Masters 1000 di Roma, dove verrà accolto come unte dopo i tre mesi di squalifica concordati con la WADA per il caso Clostebol, mentre Lorenzo Musetti è ancora fermo ai box dopo l’infortunio al soleo della gamba destra patito a Buenos Aires […]. Andando in ordine di classifica ritrova il n. 3 tricolore Matteo Berrettini, che per la prima volta da giugno 2023 rientra in top 30. Matteo mostra forse la migliore condizione di forma in carriera e non vuole fermarsi. Dopo le ottime indicazioni due gli ha lasciato il torneo di Doha […] oggi è pronto all’esordio a Dubai. Intorno alle 17 The Hammer affronterà Gael Monfils, primo ostacolo negli Emirati, sconfitto tre volte su tre […]. In caso di successo, Berrettini sfiderebbe al secondo turno uno tra O’Connell e Dimitrov, poi eventualmente Tsitsipas o Khachanov ai quarti. Tutti nomi che, per un motivo o per l’alto, fanno paura appunto come nomi piuttosto che per la loro reale e attuale pericolosità tennistica. Pur non nel suo miglior momento, ieri Tsitsipas ha sconfitto all’esordio Lorenzo Sonego, recuperando da 0-3 nel tie-break del primo set e andando a imporsi 7-6 (4) 6-3 in una delle sue migliori uscite stagionali. A Dubai oggi tocca anche a Luca Nardi […], che dopo aver perso al turno decisivo di qualificazioni contro Marron Fucsovics è stato ripescato come lucky loser al posto di Jack Draper e sfiderà di nuovo Fucsovics! Stessa sorte ad Acapulco per Mattia Bellucci, che ha raccolto soltanto un game nell’ultimo turno di quali contro Diallo ma è stato ugualmente assistito dalla sorte, prendendo il posto di Lorenzo Musetti e andando a sfidare Davidovich Fokina. Impegnativo il primo turno di Matteo Arnaldi, atteso dal a 2 del mondo Alexander Zverev. Qualche buona notizia comunque c’è e arriva sia dal campo, con la vittoria soffertissima di Simone Bolelli e Andrea Vavassori all’esordio a Dubai, sia da fuori da Jasmine Paolini. Il doppio azzurro ha sconfitto 5-7 6.316-14 i russi Rublev/Ehachanov, riuscendo a chiudere all’ottavo match point […] e riscattando il prematuro KO a Doha. La n. 6 del mondo invece, dopo l’infortunio alla caviglia patito la scorsa settimana a Dubai, è tornata ad allenarsi prima in spiaggia, poi m campo con uro specifico tutore. Jas e gli azzurri scaldano i motori per due tornei che possono svoltare una stagione: prima, però, ancora qualche glomo di attesa.

E’ un’Italia da primato. Sei italiani in Top 40 (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport Stadio)

Con il decorso dei tre mesi di sospensione a Sinner iniziati ufficialmente il 9 febbraio, l’Italia della racchetta inizia a familiarizzare con l’assenza forzata dal suo numero 1. Un compito arduo, ma non impossibile, soprattutto con un ranking così favorevole: questa settimana, infatti, ci sona ben sei azzurri tra i primi 40 al mondo, lo stesso numero degli Stati Uniti, e addirittura nove tra i primi 80, alla stregua della Francia, da sempre punto di riferimento. Numeri d’eccellenza che, dietro il fenomeno Sinner, quello che nessun sistema può creare e che nasce solo da una congiunzione astrale di fattori, rivelano invece i frutti di un lavoro d’insieme, quello che rende il sistema Italia sano e forte come non mai. […]. A ogni modo, l’assenza dei campi per il momento non intacca il primato di Jannik Sinner. L’altoatesino, che rientrato dal Qatar si è recato a casa dove tra sci e golf ha passato del tempo con la famiglia, ha iniziato ieri la trentottesima settimana da numero 1 del mondo. Occuperà la vetta mondiale almeno fino all’inizio del Masters 1000 di Montecarlo: l’aritmetica rende così certo il raggiungimento della quarantaquattresima settimana da numero 1 e il conseguente sorpasso ai danni di campioni del calibro di llie Nastase […], Andy Murray […] e Gustavo Kuerten […] nella classifica all-time. Superati questi giocatori Sinner occuperà la tredicesima posizione assoluta e proverà a mettere nel mirino le 58 settimane di Jim Courier che quest’anno lo ha intervistato più volte al termine dei match della cavalcata trionfale all’Australian Open […]. Questa settimana la passerà ai box anche Lorenzo Musetti, che sta ancora facendo i conti con la lesione muscolare al polpaccio rimediata nel match di Buenos Aires vinto contro Moutet, al quale è poi seguito il ritiro alla vigilia del quarto di fatale contro Pedro Martinez. Dopo aver saltato l’ATP 500 di Rio, Musetti si è cancellato anche dall’ATP 500 di Acapulco. Questa rinuncia ha aiutato indirettamente Mattia Bellucci, che è entrato in tabellone da lucky loser dopo la sconfitta per 6-1 6-0 contro Gabriel Diallo. Il tennista lombardo, questa settimana numero 70 del mondo, esordirà contro Alejandro Davidovich Fokina. Nella notte italiana il torneo messicano ha registrato l’esordio Flavio Cobolli contro Ben Shelton, mentre Matteo Arnaldi sarà atteso dalla sfida contro la prima testa di serie Alexander Zverev, che da questa settimana non può più permettersi passi falsi se vuole concretamente insidiare il primo posto di Sinner in Medio Oriente, dopo il trionfo di Rublev a Doha, i riflettori si spostano sull’ATP 500 di Dubai. Occhi puntati su Matteo Berrettini, rientrato in Top 30 per la prima volta da giugno 2023. La scorsa settimana non è stata solo quella dello sfavillante successo su Djokovic, ma anche di segnali tennistici e fisici più che incoraggianti per il prosieguo della stagione. L’unico vero passaggio a vuoto è arrivato nella sconfitta contro Draper: un leggero calo atletico nel terzo set e qualche difficoltà in risposta, ma il ko è maturato contro un avversario sempre più lanciato all’élite della Top 10. Oggi, Berrettini debutterà nell’ultimo match del Centrale contro Gael Monfils, mentre alle 11 il lucky loser Luca Nardi affronterà Marron Fucsovics. Esordio amaro, invece, per Lorenzo Sonego, che ieri ha ceduto a Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 7-6(3) 6-3. Infine, a Santiago del Cile, Luciano Darderi sarà impegnato oggi contro Jaime Faria.





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