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In almeno una decina di basi militari degli Stati Uniti, l’amministrazione del presidente Donald Trump prevede di costruire centri di detenzione per immigrati irregolari, riferisce un memorandum interno del Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS) al quale ha avuto accesso la National Public Radio (NPR).
Il obiettivo è che questi luoghi fungano da primi centri di accoglienza per “preparare i detenuti alla loro deportazione”, indica il documento inviato da Juliana Blackwell, segretaria esecutiva ad interim del DHS.
Tra le basi menzionate per essere incluse nel piano c’è, innanzitutto, quella di Fort Bliss, vicino ad El Paso (Texas), al confine con il Messico, da cui inizierà l’esecuzione del progetto.
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Poi, si aggiungerebbero la Base Congiunta McGuire-Dix-Lakehurst (New Jersey), la Stazione Aerea della Riserva delle Cascate del Niagara (New York), la Base Aerea Hill (Utah) e quella della Riserva di Homestead (Florida).
In questo ruolo avrebbe un’importanza significativa il Dipartimento della Difesa, pertanto è stato richiesto di ampliare notevolmente il ruolo dell’Esercito nell’applicazione delle leggi migratorie.
Secondo i dettagli di NPR, il piano prevederebbe due mesi di valutazione in cui il centro di El Paso accoglierebbe fino a 1.000 immigrati, con la possibilità di espandersi fino a 10.000, diventando un centro chiave per le operazioni di deportazione.
Queste informazioni emergono pochi giorni dopo che si è appreso che l’amministrazione Trump ha sospeso il piano di ospitare immigrati in tende a Guantánamo poiché queste strutture non rispettavano gli standard di detenzione stabiliti dal Servizio di Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE), come aria condizionata ed elettricità. Questa decisione è stata presa poche settimane dopo che sono state rese disponibili sistemazioni aggiuntive per i migranti deportati nella base.
La trasferimento di migranti alla base navale di Guantánamo ha affrontato ostacoli legali negli Stati Uniti.
Un giudice federale nel New Mexico ha vietato temporaneamente il trasferimento di tre venezuelani detenuti dall’ICE a quella base, sottolineando le sfide legali che affronta il piano del presidente Trump per costruire un grande centro a Guantánamo destinato ai migranti che non possono essere deportati.
Il governo cubano ha anche criticato e respinto la decisione di ampliare la capacità della base navale di Guantánamo per ospitare fino a 30.000 migranti, avvertendo su possibili “serie conseguenze” e qualificando la misura come una “brutalità”.
Le autorità cubane considerano che la base sia un “territorio di Cuba illegalmente occupato al di fuori della giurisdizione dei tribunali statunitensi”.
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Domande frequenti sulla costruzione di centri di detenzione per immigrati nelle basi militari degli Stati Uniti.
Cosa intende fare l’amministrazione Trump con gli immigrati non documentati?
L’amministrazione del presidente Donald Trump intende costruire centri di detenzione per immigrati senza documenti in basi militari degli Stati Uniti. Questi centri fungeranno da punti di accoglienza per preparare i detenuti alla loro deportazione. È stata identificata almeno una decina di basi militari dove verranno realizzati questi progetti.
Perché è stato sospeso il piano di utilizzare tende a Guantánamo?
Il piano di utilizzare tende nella Base Navale di Guantánamo è stato sospeso perché le strutture non rispettavano gli standard di detenzione stabiliti dal Servizio di Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE), come aria condizionata ed elettricità. Questa decisione è stata presa dopo che sono stati attivati alloggi aggiuntivi per i migranti espulsi nella base.
Quali basi militari sono incluse nel piano di detenzione degli immigrati?
Il piano dell’amministrazione Trump prevede la costruzione di centri di detenzione in diverse basi militari degli Stati Uniti. Le basi menzionate sono Fort Bliss in Texas, la Base Congiunta McGuire-Dix-Lakehurst nel New Jersey, la Stazione Aerea della Riserva delle Cascate del Niagara a New York, la Base Aerea Hill nello Utah e la Riserva di Homestead in Florida. Queste basi giocheranno un ruolo cruciale nell’attuazione del progetto di detenzione e deportazione degli immigrati.
Qual è la posizione del governo cubano riguardo all’uso di Guantánamo per la detenzione dei migranti?
Il governo cubano ha criticato e respinto energicamente la decisione di ampliare la capacità della base navale di Guantánamo per ospitare fino a 30.000 migranti. Ritengono che la base sia un “territorio di Cuba illegalmente occupato” e avvertono di possibili “serie conseguenze” per questa misura, qualificandola come “brutalità”.
Quali sfide affronta il piano di detenzione degli immigrati a Guantánamo?
Il piano affronta sfide legali e logistiche significative. Un giudice federale nel New Mexico ha temporaneamente vietato il trasferimento dei detenuti alla base, evidenziando le sfide legali per la costruzione di un centro di detenzione a Guantánamo. Inoltre, il piano è stato oggetto di critiche da parte del governo cubano e di organizzazioni per i diritti umani, che hanno espresso preoccupazioni sulle condizioni di detenzione e sui diritti dei trattenuti.
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