Gestione temporanea a Comune o San Giorgio Distribuzione e Servizi per traghettare la gestione portuale fino all’ingresso del nuovo concessionario che sarà individuato con evidenza pubblica europea. I tempi difficili da stimare. Con la sentenza del Consiglio di Stato è cominciato il nuovo corso dell’approdo di Porto San Giorgio che “sará infrastruttura della Provincia e parte sempre dal piano portuale di sviluppo”.
Il sindaco Valerio Vesprini, il vice Fabio Senzacqua e il Segretario Generale Maria Stella hanno le idee chiare sulle tappe future, illustrate stamane in conferenza stampa.
“Un bando di questo tipo richiede dei tempi piuttosto lunghi perché non c’è soltanto la procedura di gara che adesso ci aspetta – spiega la dottoressa Maria Stella -, ma c’è un presupposto a monte che è quello della definizione precisa di tutto quanto oggi c’e all’interno del Porto, quindi una verifica della consistenza degli immobili, degli artefatti di tutte le strutture che sono state realizzate dal Marina, così come previsto dal Codice della Navigazione”. Un procedimento che coinvolgerá anche l’agenzia del demanio di Ancona, il Ministero delle Infrastrutture e naturalmente gli uffici comunali.
“L’ avvocato Graziosi, persona di una professionalità straordinaria, – continua il Segretario Generale – ci ha suggerito e consigliato di tutelare il concessionario al massimo delle nostre possibilità. È ovvio che in questi mesi il comune si dovrà valere di un soggetto per andare all’interno del porto a fare le ricognizioni e garantire l’operatività perché parliamo sempre di un servizio essenziale per la collettività. Stiamo valutando se è possibile gestirlo con le risorse nostre, quelle del comune o comunque di una società che è 100% partecipata dall’ente, già braccio operativo. Abbiamo gia un piano economico in mano’.
“Abbiamo ereditato una inerzia amministrativa e abbiamo dato mandato al Segretario Generale di agire. Politica e uffici hanno lavorato in maniera seria per tutelare i cittadini sangiorgesi con tempi storici. Abbiano operato in maniera eccellente, nella legalità e nella trasparenza”. Sono le parole del sindaco che parte dai ringraziamenti in primis al segretario generale, poi all’avvocato Graziosi, l’assessore Senzacqua e la maggioranza per poi fare la cronistoria che ha portato alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato.
“È stato un lavoro duro, importante – racconta il primo cittadino – dove la politica insieme con gli uffici ha lavorato in maniera seria, senza ascoltare le critiche, per tutelare Porto San Giorgio. Abbiamo operato in una maniera eccellente e nella legalità”.
E poi la precisazione: “non è stata una guerra come se volessimo togliere qualcosa a qualcuno. Abbiamo gestito per il bene della collettività. C’era un debito importabte, non c’era la polizza fidejussoria, cosa dovevamo fare? Abbiamo chiamato il Marina per una soluzione bonaria, concesso tempo per sanare il debito, chiesto la garanzia mancante. Incontri conclusi sempre con un nulla di fatto. Quando il Demanio ha paventato il danno erariale abbiamo messo mano a tutte le tutele nell’interesse pubblica. Non abbiamo fatto gli esattori come qualcuno ha detto”.
Alla destra del sindaco il fido Fabio Senzacqua che ha seguito passo passo l’iter. “Il lavoro più duro è stato farmi lavorare in silenzio nonostante gli attacchi e le menzogne ma oggi é il momento di parlare”. Un impegno gravoso che “ha rallentato il ritmo del settore demanio e patrimonio, penso al piano di spiaggia o al bando ex Tentacolo“.
“La sentenza – continua Senzacqua – conferma l’operato tecnico del comune: contestazioni, mancanza polizza e debito con il Demanio. Alla fine calcolo corretto dei 970 mila euro era il nostro. Chi pagherà ora? C’è una polizza che, seppur dusconosciuta dalla Euroins che ha denunciato il Marina srl alla Procura della Repubblica di Fermo, è stata ritenuta valida dal Tar. Anche qui qualcuno ha deriso la nostra richiesta al Tribunale Amministrativo ma oggi abbiamo uno strumento che tutela il Comune e ripara i sangiorgesi da eventuali richieste risarcitorie”. Anche per quanto concerne la richiesta risarcitoria da 48 milioni avanzata dal Marina per ritardi nel Prg il Vicesindaco precisa: “il Consiglio di Stato si è espresso anche su questo, affermando che è fuori contesto perchè la concessione nel 2006 non è stata assegnata dal Comune”.
Infine il futuro disegnato nella delibera di giunta di novembre scorso che ha come obiettivo un nuovo concessionario che dovrà investite attraverso il Prg portuale. “La nostra partecipata sta acquisendo competenza, lo dimostra il servizio della gestione della pompa di carburante e quindi crediamo di avere in casa chi gestirà nei prossimi mesi il porto turistico. Ci sarà bisogno dei lavoratori che già operano, dei diportisti, dei concessionari di ristorante e cantieristica. Sarà un lavoro sinergico che ha già un piano economico finanziario. Da qui parte il nuovo corso di questa importante infrastruttura che beneficerà anche di 7 milioni di euro che abbiamo intetcettato e che stasera sará all’esame del Consiglio Comunale”.
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