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La Rottamazione-quater rappresenta una misura fiscale di grande rilevanza per i contribuenti, offrendo un’opportunità di definizione agevolata dei debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, molti cittadini sono decaduti dal beneficio per mancati, insufficienti o tardivi pagamenti entro il termine del 31 dicembre 2024, perdendo così le agevolazioni previste. Per rispondere a questa esigenza, il governo ha introdotto una nuova finestra di riammissione, consentendo a chi non ha rispettato le scadenze di regolarizzare la propria posizione.
Con la pubblicazione della Legge n. 15/2025, di conversione del Decreto Milleproroghe (DL n. 202/2024) in Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2025, la riapertura della Rottamazione-quater diventa realtà, permettendo ai contribuenti decaduti di accedere nuovamente ai benefici della misura agevolativa. Questa opportunità offre una seconda chance per mettersi in regola con il fisco, evitando il ripristino del debito originario comprensivo di sanzioni e interessi aggiuntivi. Vediamo quindi come procedere e le scadenze da rispettare per accedere a questa nuova finestra.
Cos’è e come funziona la Rottamazione-quater
La Rottamazione-quater è una misura dedicata ai contribuenti che avevano presentato istanza entro il 30 giugno 2023 per rottamare le cartelle relative ai carichi di ruolo posti in riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Questa agevolazione consente di definire il debito senza sanzioni e interessi di mora, facilitando la regolarizzazione della posizione fiscale attraverso un piano di pagamento rateale o in unica soluzione.
Chi può essere riammesso alla rottamazione-quater?
La riapertura della Rottamazione-quater riguarda coloro che avevano aderito regolarmente alla rottamazione ed esclusivamente i debiti già inclusi nelle dichiarazioni di adesione alla misura originaria. Possono beneficiare della riammissione coloro che:
- Non hanno versato una o più rate del piano agevolato entro il 31 dicembre 2024.
- Hanno effettuato pagamenti in ritardo (oltre il limite di tolleranza di 5 giorni) o per un importo inferiore a quello dovuto.
I contribuenti in regola con i versamenti fino a fine 2024 devono invece proseguire con il piano di pagamento già in corso, rispettando le scadenze previste.
Come fare domanda di riammissione?
Per accedere alla riammissione della Rottamazione-quater e della Rottamazione delle cartelle, è necessario presentare una domanda online entro il 30 aprile 2025. Le modalità telematiche per l’invio della richiesta saranno definite dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro 20 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione.
Nella domanda, il contribuente dovrà specificare:
- I debiti per i quali chiede la riammissione.
- Le modalità di pagamento scelte.
Modalità di pagamento
I contribuenti riammessi potranno saldare il debito:
- In un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025.
- In un massimo di 10 rate di pari importo, con la seguente suddivisione:
- Prime due rate: scadenze 31 luglio e 30 novembre 2025.
- Rate successive: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre negli anni 2026 e 2027.
Cosa succede dopo la domanda?
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2025 una comunicazione ai contribuenti ammessi, specificando:
- L’importo totale da pagare.
- L’ammontare delle singole rate.
- Le date di scadenza per ciascun versamento.
- L’applicazione di un tasso di interesse del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023.
Scadenza della settima rata della rottamazione-quater
Nel frattempo, si ricorda che è in scadenza la settima rata della Rottamazione-quater. Per mantenere i benefici della Definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022, è necessario effettuare il versamento della settima rata entro il 28 febbraio 2025. Grazie ai 5 giorni di tolleranza previsti dalla legge, saranno considerati tempestivi anche i pagamenti effettuati entro mercoledì 5 marzo 2025.
Il Decreto Alluvione ha prorogato di 3 mesi i termini e le scadenze della Definizione agevolata per i soggetti con residenza, sede legale o operativa nei territori indicati nell’allegato n. 1 del decreto.
In caso di mancato pagamento, pagamento tardivo oltre i termini previsti o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati acconti sulle somme dovute.
Per chi desidera pagare in forma agevolata solo alcune cartelle o avvisi contenuti nella Comunicazione delle somme dovute, è disponibile il servizio “ContiTu”.
Attenzione alle Conseguenze della Decadenza
Chi è decaduto dalla Rottamazione-quater ha perso i benefici della Definizione agevolata, con il ripristino dell’intero debito, incluse sanzioni e interessi. I pagamenti effettuati successivamente alla decadenza sono considerati acconti sul debito residuo.
Conclusione
La riapertura della Rottamazione-quater rappresenta un’opportunità per chi non è riuscito a rispettare le scadenze nel 2024. Con una nuova possibilità di rateizzazione e la riduzione delle sanzioni, questa misura permette di regolarizzare la propria posizione fiscale con condizioni vantaggiose.
Per restare aggiornati sulle procedure e i dettagli operativi, si consiglia di monitorare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
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