🛫 L’export italiano ha retto nel 2024

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👋 Buongiorno e buon lunedì!

Questa è La settimana in pillole, la newsletter di Pillole di Economia che racconta i temi più importanti della settimana dall’Italia e dal mondo. Questa settimana tanti dati interessanti per il nostro Paese: l’export nel 2024 si è mantenuto stabile (in attesa di capire cosa succederà quest’anno) e i soldi recuperati dalla lotta all’evasione sono cresciuti per il quarto anno consecutivo.

  • 🛫 L’export italiano ha retto nel 2024

  • 💸 Google paga 326 milioni al Fisco italiano

  • 💰 Recupero evasione fiscale: raggiunto un nuovo record nel 2024

🇮🇹 DALL’ITALIA

Nonostante le difficoltà globali e le tensioni commerciali causate dalla possibile introduzione di nuovi dazi statunitensi da parte di Donald Trump, l’export italiano ha mostrato una buona tenuta anche nel 2024.

I dati diffusi recentemente dall’Istat mostrano infatti un lieve calo dello 0,4%, che diventa un aumento dello 0,3% se si escludono i prodotti energetici, evidenziando una certa resilienza delle esportazioni del Made in Italy.

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A incidere negativamente sul dato generale sono stati soprattutto il settore automobilistico e quello dei prodotti energetici. Tuttavia, alcuni comparti hanno ottenuto risultati decisamente positivi, sostenendo l’export nazionale:

Se guardiamo alle destinazioni principali delle esportazioni italiane, emergono alcune criticità. Tra i Paesi verso cui le esportazioni italiane sono calate nel 2024 spiccano:

  • 🇨🇳 Cina (-5,8%), un mercato sempre più complesso per le imprese europee.

  • 🇩🇪 Germania (-3,7%), riflesso della crisi economica del Paese.

  • 🇺🇸 Stati Uniti (-3,7%), un dato particolarmente allarmante considerando che gli USA sono il Paese che più ha contribuito alla crescita dell’export italiano (+29,8%) negli ultimi cinque anni.

Al contrario, una notevole crescita si è registrata verso la Turchia (+23,9%), trainata principalmente dalle esportazioni di oro e gioielleria.

Nel quadro generale dell’export italiano del 2024 spicca il successo straordinario dell’agroalimentare, che ha registrato una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente, toccando un valore record assoluto di 69,1 miliardi di euro. A guidare le vendite sui mercati internazionali rimane il vino italiano, affiancato da altri prodotti tipici come formaggi, pasta, ortofrutta fresca e trasformata, salumi e olio d’oliva.

I principali mercati di sbocco per l’agroalimentare italiano sono:

  • 🇩🇪 Germania (10,6 miliardi, +6%);

  • 🇺🇸 Stati Uniti (7,8 miliardi, +17%);

  • 🇫🇷 Francia, 🇬🇧 Regno Unito e 🇪🇸 Spagna seguono con dati altrettanto significativi.

Nonostante la buona performance, restano le preoccupazioni legate al rischio di una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Secondo l’Unione nazionale dei consumatori, l’introduzione di nuovi dazi potrebbe colpire duramente i prodotti italiani più esportati oltreoceano, come macchinari, alimentari e bevande, con ripercussioni dirette sui prezzi per i consumatori.

🇮🇹 DALL’ITALIA

Google chiude il contenzioso tributario con il Fisco italiano versando 326 milioni di euro, dopo l’indagine condotta dalla Procura di Milano per evasione fiscale nei confronti di Google Ireland Limited. L’azienda avrebbe omesso la dichiarazione di redditi generati nel nostro Paese attraverso una “stabile organizzazione occulta”.

Secondo la Procura, Google avrebbe operato in Italia utilizzando server e infrastrutture tecnologiche senza dichiarare correttamente i redditi prodotti, soprattutto derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari digitali. In particolare, sono state riscontrate due violazioni principali:

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  • Omessa presentazione delle dichiarazioni annuali dei redditi relativi alle attività svolte in Italia.

  • Omesso versamento delle ritenute fiscali sulle royalties corrisposte ad altre società del gruppo per l’utilizzo di tecnologie e marchi Google.

L’indagine stimava inizialmente un’evasione di quasi 900 milioni di euro.

Google Ireland Limited ha preferito concludere un accordo di adesione con l’Agenzia delle Entrate, pagando la cifra complessiva di 326 milioni di euro, che include tasse arretrate, sanzioni e interessi. Tale accordo ha permesso la definizione immediata della controversia fiscale, consentendo alla società di qualificare l’illecito come “elusione fiscale e abuso del diritto” e di chiudere definitivamente le pendenze aperte per il periodo 2015-2019.

Non è la prima volta che Google chiude un contenzioso simile: già nel 2017 la società aveva versato 306 milioni di euro al Fisco italiano per sanare una situazione analoga relativa ai 15 anni precedenti.

Questa vicenda conferma l’efficacia del cosiddetto “Modello Milano”, basato su una forte sinergia tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, che negli ultimi tre anni ha permesso di recuperare risorse per circa 2 miliardi di euro dalle grandi multinazionali che operano in Italia.

📈 IL GRAFICO DELLA SETTIMANA

💰 Recupero evasione fiscale: raggiunto un nuovo record nel 2024

Nel 2024, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 33,4 miliardi di euro di evasione fiscale, la cifra più alta mai registrata. Di questi, 26,3 miliardi derivano direttamente dalle attività di controllo dell’Agenzia, con un aumento di 1,6 miliardi rispetto al 2023. La crescita, però, non rappresenta una novità assoluta, bensì conferma una tendenza positiva iniziata già nel 2021, dopo la pandemia.

Le principali fonti del recupero sono state:

  • Attività ordinarie di controllo: 22,8 miliardi di euro (+3,2 miliardi rispetto al 2023), incluse le campagne per incentivare la compliance (4,5 miliardi).

  • Misure straordinarie: 3,5 miliardi, principalmente grazie alla “rottamazione quater” introdotta dal governo Meloni, che ha permesso ai contribuenti di saldare debiti pregressi senza interessi o sanzioni.

In sintesi, il record raggiunto nel 2024 è un risultato positivo, ma inserito nella continuità delle strategie già adottate negli anni precedenti.

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