Gam Torino, ultimi giorni per la mostra di Berthe Morisot

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A pochi giorni dalla chiusura, prevista per il prossimo 9 marzo, la mostra «Berthe Morisot. Pittrice impressionista» allestita alla Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino fa registrare oltre 77 mila visitatori e visitatrici. Un buon risultato per l’artista della ‘Nouvelle Peinture’, lontano dal pubblico eccezionale che ebbe l’esposizione dedicata a Claude Monet a cavallo tra il 2015 e il 2016 che portò oltre 313 mila persone alla Gam, ma che potrebbe ancora migliorare con i prossimi eventi in programma negli ultimi giorni di apertura.

Giovedì 6 marzo e domenica 9 marzo la mostra resterà aperta fino alle ore 21 (con chiusura della biglietteria alle ore 20) per consentire al pubblico di scoprire la storia e i capolavori di Berthe Morisot, unica donna tra i fondatori del movimento impressionista.

Giovedì 6 marzo sono anche previsti tre momenti musicali gratuiti in mostra – alle ore 18, 19 e 20 – a cura del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino, con la classe di Arpa della professoressa Patrizia Radici e di Musica da camera della professoressa Francesca Gosio. Si esibiranno: Michele Ruggieri, Silvia Cavallotto, violini; Irene Dosio, viola; Chiara Boido, violoncello; Elisa Giordano, flauto; Dorian Zolfaroli, clarinetto; Francesco Cassone, Emanuele Raviol e Leonardo Zaccarelli, arpe; Gabriele Manfredi, chitarra. Musiche di Cesar Franck, Alexandre Tanzman e Maurice Ravel.

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La mostra illustra il legame di Morisot con la poetica del movimento e fa emergere il suo personalissimo timbro nel cogliere la labilità dell’attimo, a simbolo della fragilità dell’esistenza, capace di rappresentare con grazia gli elementi della natura e della realtà.

In particolare, viene approfondito il rapporto con Édouard Manet, il più importante artista del suo tempo. Dopo un periodo di formazione a Parigi, nel 1868 Morisot conosce Manet, con il quale instaura una profonda amicizia e relazione professionale. I due artisti si influenzano a vicenda nello stile e Manet la sceglie anche come musa per alcuni dei suoi dipinti.

Qualche anno dopo, nel 1874, Berthe sposa Eugène Manet, fratello di Édouard, entrando di diritto nella famiglia. Indipendentemente dalla presenza di Manet, Morisot continua a vivere intensamente la propria vicenda creativa, legandosi in modo diretto al gruppo.

La Gam ospita una selezione di una cinquantina di opere, tra celebri dipinti, disegni e incisioni, provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche, tra le quali, oltre al Museo Marmottan di Parigi, figurano anche il Musée d’Orsay di Parigi, il Musée des Beaux Arts di Pau, il Museo Nacional Thyssen – Bornemisza di Madrid, il Musée d’Ixelles di Bruxelles, l’Institut National d’Histoire de l’Art (Inha) di Parigi.

Il percorso espositivo si sviluppa in quattro sezioni tematiche, dedicate ai principali soggetti protagonisti della produzione di Morisot – sfera familiare, ritratti femminili colti in situazioni di intimità o nel brillio della vita sociale, luoghi all’aperto con un focus su paesaggi e giardini e figure nel verde – e racconta il suo stile ‘leggero’, talvolta sorprendentemente ellittico e moderno.

La luce, protagonista indiscussa della produzione di Berthe Morisot, avvolge e irradia attraverso pennellate brillanti la superficie delle opere, raggiungendo la massima espressione nelle scene ‘en plein air’, sempre caratterizzate da atmosfere vibranti e cromaticamente intense.

Tra le opere più significative, troviamo ‘Eugène Manet all’isola di Wight’ (1875) realizzato dalla pittrice durante il viaggio di nozze in Inghilterra, ‘Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival’(1884) che illustra perfettamente la forza dei legami familiari nella vita e nella produzione dell’artista, ‘Donna con ventaglio’ o ‘Al ballo’ (1875) che ritrae una figura femminile colta nell’eleganza di un evento sociale, ‘Il Ciliegio’ (1891), tra i dipinti ad olio di dimensioni più imponenti realizzati da Morisot.

L’allestimento torinese dell’esposizione accoglie anche un display, realizzato da Stefano Arienti, artista italiano tra i più riconosciuti, che si inserisce all’interno di un progetto concepito da Chiara Bertola, direttrice della Gam, intitolato ‘L’Intruso’. In dialogo con le opere di Morisot, il contributo di Arienti si sviluppa lungo tutto il percorso espositivo, utilizzando una varietà di elementi per immaginare un contesto e un’ambientazione inedita delle opere dell’artista che arricchisce l’esperienza di visitatori e visitatrici.

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L’esposizione è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, Gam Torino e 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, con il sostegno eccezionale del Musée Marmottan Monet di Parigi, istituzione che vanta la più grande raccolta di opere di Berthe Morisot da cui provengono importanti dipinti. La mostra è stata realizzata grazie alla sponsorizzazione di Bper Banca.



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