Sospetti di frode e irregolarità, Ruag è di nuovo nella bufera

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Sospetti di frode, una cultura dell’errore non sufficientemente sviluppata, ma anche mancanza di fiducia, trasparenza e continuità. Il Controllo federale delle finanze (CDF) non ha risparmiato critiche – per l’ennesima volta – all’indirizzo di Ruag. In tre audit pubblicati oggi in tarda serata, il CDF ha esaminato la gestione e la direzione di Ruag MRO, nonché i possibili casi di frode all’interno dell’azienda di armamenti prima della sua scissione, in particolare in relazione ai carri armati Leopard, e la gestione delle scorte. Le conclusioni sono severe.

Dopo la scissione di Ruag nel 2020, l’azienda di armamenti ha avuto cinque direttori generali e tre direttori delle finanze. Tali frequenti cambiamenti hanno ostacolato l’istituzione di processi di gestione e di una direzione stabile, ritiene il CDF.

La mancanza di continuità non ha permesso di creare un rapporto di fiducia con il consiglio di amministrazione. L’azienda non è riuscita a garantire una comunicazione trasparente e una sana gestione degli errori, elementi essenziali per un’azienda di armamenti. La mancanza di trasparenza e di cultura dell’errore ha impedito l’individuazione dei problemi, nonostante le segnalazioni. Le norme di conformità non sono state rispettate.

Contabilità

Buste paga

 

A finire nel mirino delle critiche è anche il Dipartimento federale della difesa (DDPS) nel suo ruolo di proprietario. Il Controllo delle finanze raccomanda al dipartimento di Viola Amherd – che lascerà la patata bollente al suo successore – di tornare ad essere più proattivo, valutando la capacità di funzionamento del consiglio di amministrazione e riprendendo la stesura dei verbali delle riunioni tra Confederazione, Ruag e Armasuisse. Inoltre, gli obiettivi sono valutati in modo troppo ottimistico. «La Confederazione non è stata abbastanza critica», ha dichiarato il direttore del CDF Pascal Stirnimann durante un briefing con la stampa.

Su richiesta della Delegazione delle Finanze del Parlamento, il CDF ha nuovamente esaminato il dossier relativo ai carri armati Leopard 1 e 2, che negli scorsi mesi sono stati al centro di dure critiche. E, nuovamente, sono state riscontrate irregolarità durante l’acquisto dei carri armati da parte di Ruag MRO Holding.

Ruag MRO, dal canto suo, ha commissionato una perizia esterna a Niederer Kraft Frey (NKF), che è ancora in corso. Secondo il rapporto del CDF, ci sono motivi sufficienti per sospettare gravi casi di frode, punibili penalmente. Il Controllo delle finanze sottolinea tuttavia che prevale la presunzione di innocenza.

Il caso concerne almeno un ex quadro, che ricopriva incarichi sia in Svizzera che in Germania. Insieme alla moglie e a un intermediario tedesco avrebbe sottratto materiale militare. Il CDF ha scoperto che i pezzi di ricambio di seconda mano per i carri armati Leopard 1 e 2 erano stati registrati sommariamente nel sistema di gestione dell’inventario di Ruag.

Una parte dello stock era stata ceduta a Ruag GmbH (Germania) per circa 3 milioni di franchi. L’analisi ha però dimostrato che il valore effettivo di questi pezzi era di 48 milioni di franchi. Un’altra parte era invece conservata in Svizzera: il suo valore era stato stimato dal quadro in 1,5 milioni di franchi, ma in realtà era solo di circa 400 mila franchi.

Sono state individuate anche altre irregolarità: fatture venivano falsificate e venivano utilizzate denominazioni diverse per lo stesso materiale. A ciò vanno aggiunti multe e arretrati di IVA su attività commerciali in Italia. La perdita finanziaria ammonta a diverse decine di milioni di franchi.

L’indagine esterna di NKF ha inoltre constatato numerose violazioni delle direttive e delle procedure. In diverse transazioni, i pezzi di ricambio e i veicoli non sono stati registrati nella contabilità dell’inventario, oppure lo sono stati in modo errato. Per diverse transazioni mancava l’approvazione degli organi direttivi.

Il Controllo delle finanze raccomanda a Ruag MRO di segnalare immediatamente i fatti sospetti alle autorità di perseguimento penale. Ruag è anche invitata a intraprendere un’azione civile per garantire che le richieste di rimborso e di risarcimento siano presentate in tempo utile. In Germania è in corso un procedimento penale per corruzione contro il quadro coinvolto.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

In un comunicato, Ruag MRO sostiene che «queste derive e questi comportamenti inappropriati sono inaccettabili». La nuova dirigenza è consapevole delle proprie responsabilità e porrà rimedio alle mancanze del passato e adotterà misure concrete.

Sono stati avviati procedimenti legali. Sono stati avviati cambiamenti nel personale. Ruag MRO ha inoltre annunciato che farà tutto il possibile per migliorare la situazione e il rispetto delle regole di condotta. La riorganizzazione è prevista per il secondo trimestre di quest’anno. Per Stirnimann, «Ruag ha molte sfide da gestire. Il futuro ci dirà se riuscirà ad attuare le raccomandazioni. C’è molto da fare».

Sulla questione è intervenuta anche la Commissione della gestione degli Stati, che parla di «lacune preoccupanti»: una sottocommissione svolgerà ulteriori accertamenti. Tuttavia, non risparmia critiche all’indirizzo dei servizi di Amherd, poiché le lacune riguardano anche la gestione e la conduzione di RUAG MRO da parte del proprietario (ovvero il DDPS e l’Amministrazione federale delle finanze).

La RUAG MRO è una società parastatale che fornisce servizi rilevanti per la sicurezza al Dipartimento federale della difesa. La Confederazione è azionista unico. Le prestazioni comprendono in particolare la manutenzione, la riparazione e la revisione nonché il mantenimento dell’efficienza dei sistemi determinanti per gli impieghi, come gli aerei da combattimento (una sede si trova a Lodrino). MRO è un acronimo inglese, che sta per «maintenance, repair and overhaul». MRO Svizzera ha circa 2.500 collaboratori. Gli obiettivi strategici sono fissati dal Consiglio federale. Oltre a questa società c’è anche RUAG International, attiva nel settore spaziale con Beyond Gravity.



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