“Una spiaggia urbana per difendere la biodiversità” (FOTO e VIDEO), un parco fluviale per far rientrare l’ambiente nella pianificazione della città

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TRENTO. Un progetto europeo, BioValue, con l’obiettivo di integrare la biodiversità nella pianificazione territoriale e di superare l’idea di una protezione circoscritta alle sole aree protette. Ecco un primo intervento, che riguarda il torrente Fersina nella zona di confluenza con il Rio Salè, con opere di rimodellazione, naturalizzazione dell’alveo e creazione di percorsi pedonali e ciclabili in connessione con il giardino Alexander Langer.

 

Questo il piano del Comune di Trento e Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università. Il progetto prevede la creazione di accessi all’alveo, una gestione sostenibile della vegetazione e la riduzione dell’impermeabilizzazione delle superfici, in modo da favorire la biodiversità, migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del territorio e rendere il torrente Fersina un elemento integrato e fruibile della città.

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“Questo bell’intervento che mira a realizzare una spiaggetta urbana non è episodico, ma è inserito nella più ampia cornice del progetto BioValue che ha la difesa della biodiversità come focus”, commenta il sindaco Franco Ianeselli. “Questo sarà solo l’inizio di un intervento più ampio che renderà il Fersina più fruibile da parte della cittadinanza”.

Entro la prossima estate inizieranno i lavori per la costruzione di un accesso gradonato e di una rampa. Sono poi previste la riqualificazione delle isole ghiaiose e la creazione di un’area verde con percorsi transitabili.

 

L’intervento include anche la de-cementificazione del tratto di confluenza con il rio Salè, in modo da rendere il corso più sinuoso e da migliorare la qualità delle acque e l’habitat fluviale. Saranno inseriti inoltre dei massi per facilitare l’attraversamento e migliorare l’ossigenazione dell’acqua e sarà predisposta una protezione con ringhiere e cartellonistica di sicurezza. Si prevede inoltre la creazione di una “controfacciata” sull’argine sinistro del Rio Salè per favorire la colonizzazione di specie vegetali e animali tipiche dell’ecosistema fluviale.

Dopo questo primo intervento, sono in programma nuove azioni per creare un vero e proprio parco fluviale, che includerà ulteriori interventi di rinaturalizzazione, la costruzione di gradonate e percorsi accessibili, il miglioramento dell’illuminazione e l’inserimento di dispositivi di sicurezza per garantire la fruizione dell’area in totale tranquillità.

 

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L’intento di BioValue è infatti quello di costruire una città più verde, più vivibile e più sostenibile, dove natura e urbanizzazione possano coesistere in armonia. Il torrente Fersina diventerà uno dei primi banchi di prova di questa trasformazione, un luogo d’incontro tra l’uomo e l’ambiente, dove la biodiversità potrà prosperare e la cittadinanza potrà riscoprire il valore della natura nel cuore di Trento.

Il torrente Fersina presenta caratteristiche differenti lungo il suo corso. A monte attraversa un’area ad alta naturalità, compreso il “canyon” che ospita la straordinaria emergenza ambientale, storica e culturale dell’Orrido. Nell’area urbana scorre incanalato tra alti argini in pietra, un assetto risalente al XVI secolo. Nei pressi della foce attraversa aree soggette a future trasformazioni urbanistiche.

 

Tre sono i principali temi di intervento individuati: migliorare l’accessibilità al torrente, poiché attualmente il corso d’acqua è isolato rispetto ai quartieri e alle aree verdi circostanti, creare punti di accesso per favorire un rapporto più diretto con l’acqua; gestire in modo equilibrato la vegetazione dell’alveo, che viene periodicamente rimossa per ragioni di sicurezza idraulica, contemperando così sicurezza, biodiversità e qualità paesaggistica; ridurre l’uso di superfici impermeabili sugli argini del torrente, soggetti a una forte pressione veicolare e ampiamente asfaltati.

La storia del progetto. Nel settembre 2021, il Dicam – Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento ha proposto al Progetto Mobilità e Rigenerazione Urbana di partecipare a un’iniziativa europea focalizzata sull’analisi dei processi decisionali e delle politiche territoriali per la tutela della biodiversità in ambito urbano: il progetto BioValue (“Biodiversity Value in Spatial Policy and Planning: Leveraging Multi-Level Transformative Change”). Il Comune di Trento ha accolto con favore questa opportunità, individuando come area di studio il corso del torrente Fersina, un’area di particolare interesse per il territorio dal punto di vista ambientale e urbanistico.

 

Nel febbraio 2022, il progetto BioValue è stato finanziato dalla Commissione Europea e quindi è stato ufficialmente avviato. Attraverso i finanziamenti ottenuti, il Comune di Trento ha potuto assumere una nuova risorsa dedicata, rendendo il progetto operativo nei primi mesi del 2023. Gli enti coinvolti nel progetto sono l’University of Lisbon – Instituto Superior Técnico in Portogallo, Aalborg University in Danimarca, Università di Trento, Comune di Trento, Helmholtz Centre for Environmental Research in Germania, il Municipio de Mafra in Portogallo, l’azienda di consulting CoKnow in Germania e Fondazione Icons in Italia.

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“Nonostante la biodiversità sia spesso considerata solo nell’ambito delle aree protette, nuovi approcci di pianificazione, come quelli riguardanti le infrastrutture verdi/blu e le soluzioni basate sulla natura, stanno contribuendo ad aumentare il riconoscimento del suo valore nei processi di sviluppo urbano e territoriale”, spiega l’amministrazione. “In questo contesto, il Comune di Trento ha scelto il corso del torrente Fersina come area studio per il progetto BioValue per dimostrare che la tutela ambientale può essere parte integrante della pianificazione e dello sviluppo urbano. Trento si è proposta dunque come laboratorio per sperimentare soluzioni innovative, capaci di coniugare crescita e sostenibilità”.





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