Grande successo per il convegno organizzato da Anp-Cia con Ausl
Consegnata una donazione di divise per operatori del settore.

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“Oltre duemila reggiani si affidano ogni anno alle cure palliative. E i numeri sono in netta e costante crescita. Il suicidio medicalmente assistito? Anche nella nostra regione da tempo è possibile accedere a questa procedura”. Lo ha rivelato Simone Storani (responsabile Area Centro del Dipartimento Cure Primarie Ausl/Re) nel corso della conferenza organizzata da Anp-Cia Reggio – insieme a Ausl Reggio – nella sala convegni della ‘Cantina Albinea Canali’ a Reggio Emilia. All’iniziativa hanno partecipato una ottantina di cittadini che hanno ascoltato con grande interesse le relazioni di Marina Greci, direttrice del Dipartimento Cure Primarie Ausl/Irccs Re, Clemente Votino (medico di assistenza primaria e responsabile della Rete cure Palliative Ausl/Irccs Re); Patrizia Conti (coordinatrice CAU-Casa della Salute Ovest Ausl/Irccs Re); Laura Strozzi (medico legale e medicina legale e bioetica Ausl/Irccs Re) e Marta Perin (ricercatrice sanitaria, medicina legale e bioetica, Progetto ‘Scegliere’ Ausl/Irccs Re).

Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa da Giorgio Davoli, presidente provinciale Anp-CIA Reggio, che ha sottolineato la grande partecipazione di pubblico “per ascoltare direttamente dai medici e infermieri la riflessione su tematiche di stretta attualità come le cure palliative, la dichiarazione anticipata di trattamento e il fine vita”. Insieme a Pierino Liverani, presidente regionale Anp-CIA, ha rimarcato come l’associazione proponga “da sempre l’approfondimento di questioni legate alla sanità pubblica che deve essere adeguatamente finanziata a ogni livello, a partire da quello nazionale, per essere efficace e funzionante, dotata appunto delle risorse necessarie a garantire condizioni di cura adeguate a prescindere dalle condizioni di reddito”.

“Le cure palliative a Reggio si organizzano in una rete di assistenza attiva nel domicilio e nei due hospice della provincia e attraverso le consulenze che i medici palliativisti portano anche negli ospedali e negli ambulatori – è entrato nel dettaglio Storani -. Le persone che raggiungiamo con queste cure sono oltre duemila all’anno: questi numeri stanno crescendo, in parte perché sta aumentando la parte di malattia non oncologica – in particolare malattie neurologiche e l’Alzheimer – e anche perché è sempre maggiore la sensibilità dei reggiani su questo tema. Le cure palliative sono un servizio, una opportunità e soprattutto un diritto per i cittadini”.

Storani riflette poi sul suicidio medicalmente assistito: “E’ una tematica molto attuale e a livello nazione si sta parlando molto della legge approvata dalla Regione Toscana. In pochi però forse sanno che anche nella nostra Regione abbiamo già una delibera che permette al cittadino di accedere a questa procedura”. Il responsabile Area Centro del Dipartimento Cure Primarie ci tiene a sottolineare che “cure palliative e suicidio medicalmente assistito sono due cose molto diverse. Il suicidio medicalmente assistito comporta una serie di prerequisiti come la piena consapevolezza del cittadino e la richiesta può avvenire solo dopo aver verificato che il cittadino abbia avuto accesso al supporto delle cure palliative, dopo quindi una scelta consapevole sostenuta da una patologia grave e irreversibile”.

Al termine del convegno, Lorenzo Catellani (presidente CIA Reggio) ha consegnato a Storani e Greci una importante donazione di divise per gli operatori delle cure primarie “che ogni giorno prestano il loro fondamentale e prezioso servizio sul territorio reggiano. Siamo orgogliosi di avere organizzato in questi anni diversi convegni con medici e dirigenti dell’Ausl che offrono la loro esperienza e professionalità per approfondire tematiche così importanti che riguardano la vita di tutti noi”.

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