La Nazionale come Sanremo, il ct Spalletti: “Cercherò di imitare Carlo Conti. Il talento? Non è solo quello di Messi”. E fa tre nomi

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Carlo Conti è stato bravo a potersi contornare di grandi personaggi che gli hanno dato qualcosa, è stato bravo a dargli spazio e cercherò di imitare il suo modo di fare e il suo percorso“. Così il ct della Nazionale azzurra Luciano Spalletti, in un incontro con la stampa nella sua tenuta a Montaione, parlando del direttore artistico e conduttore della passata edizione del Festival di Sanremo. Il commissario tecnico degli azzurri si è espresso anche riguardo la lotta scudetto tra Napoli e Inter, ma anche sulle condizioni di salute di Moise Kean dopo il trauma cranico subito nel match della Fiorentina con il Verona.

Napoli-Inter sarà un bel duello e una bella sfida che può dire molto della classifica, proprio in base alle tensioni di cui si cibano le squadre in funzione della sfida. – ha pronosticato il ct – Non vedo ancora l’Inter al top delle possibilità da un po’ di partite, siccome ha quel livello altissimo di potenziale penso lo possa esprimere da un momento all’altro. Il Napoli da parte sua ha fatto partite straordinarie. È riconoscibilissimo per il modo di stare in campo. E quello è stato Conte che ha saputo trasferirlo alla squadra. E si vede il suo lavoro sul campo. Sono convinto che oltre ad Atalanta e Inter, il Napoli sarà in lotta fino in fondo per il titolo e può darsi che si possa inserire ancora qualcuno, perché ne ho viste di tutti i colori”, ha ipotizzato Spalletti prima di cambiare argomento augurando una pronta guarigione a Moise Kean dopo il tremendo colpo subito sul campo del Bentegodi: “Non l’ho sentito per quanto successo, ma ho parlato con il medico della federazione che si è sentito con il medico della Fiorentina (allievo di Mario Brozzi, ex medico della Roma che ha definito quello occorso all’attaccante “Un ko come nel pugilato). Stiamo ad aspettare che possa ricominciare ad allenarsi. In bocca a lupo da parte mia, della Federazione e degli sportivi che amano il calcio”.

Se per il centravanti della Nazionale la sua stagione alla Fiorentina gli sta regalando diverse gioie, non può certo dire lo stesso Chiesa che al Liverpool raramente vede il campo: “Mi piacerebbe vedere Federico giocare di più. In campionato ha giocato pochissimo, ma mi piacerebbe vedere calciatori giovani che riescono ad affermarsi nel nostro campionato italiano. Si guarda anche a quelli, possono far parte del gruppo sul quale costruisci. Per esempio si può vedere Baldanzi o Folorunsho che stanno andando benissimo“.

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Infine, il ct ha parlato ancora di singoli, ma questa volta di elementi chiave della Nazionale: “I talenti, i grandi calciatori come Maradona, Ronaldo, Messi è vero che possono dare la soluzione in poco tempo, però il talento non è solo quello, che è comunque un elemento importantissimo. C’è anche un difensore come Calafiori che può diventare uno di questo livello qui. Cambiaso ha fatto vedere quanto vale e poi è arrivato anche l’interessamento di grandi squadre. Barella è un giocatore talentuoso per quello che fa vedere nelle sue scorribande, non riesci a fargli un recinto”.

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