Montanaro, distretti del commercio: l’ex sindaco Ponchia parla ma si dimentica di una cosa (almeno)

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Nel profilo fb “Ex Sindaco di Montanaro e gruppo consiliare “Salviamo Montanaro!” informano, l’ex sindaco Giovanni Ponchia e i suoi consiglieri di minoranza – dal giugno 2024 all’opposizione del nuovo sindaco dottor Antonino Careri – prendono posizione circa la “diatriba” sui distretti del commercio, insorta nei profili Facebook di due cittadini montanaresi. Col suo intervento Ponchia intende «mettere un punto fermo su questo tema, per evitare di dare ulteriore spazio alle polemiche».

In sintesi, riassumiamo noi, la cosiddetta diatriba consiste in primo luogo in ciò: alcuni sostenitori della minoranza che fa capo a Ponchia criticano l’amministrazione di Careri per non avere partecipato al bando regionale dell’ottobre 2024 sui “distretti del commercio”. Perdendo così l’occasione di ricevere finanziamenti regionali a favore del commercio locale. Ma altri cittadini ribaltano l’accusa, osservando che anche Ponchia ha perso, quattro anni prima, l’occasione del 2020, quella del primo bando regionale sui distretti. Il Comune di Montanaro non vi ha infatti partecipato.

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Antonino Careri, sindaco di Montanaro

Al riguardo Ponchia replica: «Il bando di OTTOBRE 2024 nulla ha a che fare con il bando del 2020, che era uscito nel periodo Covid, periodo complesso e di grande difficoltà anche per le amministrazioni e gli uffici, per i motivi che tutti voi ben conoscete».

Ma perché mai il bando di ottobre 2024 non ha nulla a che fare con quello del 2020? Al contrario, sembrano due bandi fotocopia. Quello dell’ottobre 2024 rinvia esplicitamente a quello precedente, del 2020. La Deliberazione della Giunta Regionale dell’11 dicembre ottobre 2024 reca fin nel titolo l’espressione “Distretti del commercio”, e si riallaccia a quel precedente bando del 2020. Con questo primo bando la Regione Piemonte aveva riconosciuto e inserito nell’elenco regionale 77 distretti del commercio. Ma ora, quattro anni dopo, la Regione ritiene utile aumentare il numero dei distretti esistenti, permettendo ai Comuni che non hanno ancora costituito un distretto di farlo adesso: «Ritenuto opportuno implementare ed ampliare la rete dei Distretti del Commercio del Piemonte, anche al fine di, da un lato, prevedere un cofinanziamento regionale delle prime attività, e, da un lato, permettere alle amministrazioni pubbliche, che finora non hanno costituito un Distretto, di poter presentare una candidatura e conseguentemente di poterlo istituire in modo da includere il proprio territorio».

Perché, dunque, l’amministrazione Ponchia nel 2020 non ha partecipato a quel primo bando? Non ha ritenuto utile farlo? Non se ne è accorta? Non ha avuto la forza, causa Covid? Eppure in giunta c’era (mandato 2019-2024) la signora Maria Teresa Linzalata, che non solo aveva la delega al commercio, ma lavorava, con un ruolo di rilievo, proprio nel Settore commercio della Regione. Lavorava proprio nell’ambiente regionale dove è stato concepito il bando, e non era una semplice impiegata. Basta digitare “Regione Piemonte Maria Teresa Linzalata” per rendersene conto. Anche lei non si è accorta del bando?

Sui social un ex assessore della giunta Ponchia ha fatto notare che, nel difficile periodo del Covid, in quel frangente disastroso per tutti, i piccoli Comuni non ce la fecero a partecipare al bando. Ma allora perché nel 2020 ce la fece il “piccolo” Comune di San Benigno? Che dava notizia l’anno dopo del successo conseguito, e poi nel dicembre 2022 annunciava già di essere arrivato a ricevere ben 300.000 euro complessivi di contributi regionali: infatti la Regione periodicamente – se ne ha le risorse – “rifinanzia” i bandi, cioè eroga ulteriori contributi ai Comuni che hanno vinto il bando del 2020.

Certo che nel periodo Covid i piccoli Comuni, con un organico limitato, si sono trovati nei guai. Ma proprio le difficoltà del momento avrebbero dovuto indurre le amministrazioni comunali a tenere gli occhi bene aperti per cogliere al volo la più piccola possibilità di venire aiutati dalla Regione o da altri enti pubblici. E dunque dov’era l’assessore al commercio nonché dipendente regionale del Settore commercio Maria Teresa Linzalata?

Anche i commercianti avrebbero dovuto tenere gli occhi aperti nel 2019-2020. L’hanno fatto? Si sono informati presso le associazioni di categoria, che le informazioni le avevano, ed erano disponibili a dare una mano? Hanno messo il naso fuori dal Comune? Hanno parlato con i commercianti dei Comuni che avevano intendevano presentarsi al bando? Ottenute le informazioni, si sono precipitati in Comune a sollecitare Ponchia e Linzalata a partecipare al bando? Non lo sappiamo. Riferiremo se vorranno farsi vivi. Negli anni precedenti – a quanto mi risulta – i commercianti di Montanaro non si erano iscritti alle grandi associazioni nazionali come ASCOM e Confesercenti, che le informazioni le avevano essendo citate come “partner” nelle delibere e determine regionali. Avevamo invece voluto fare da sé e nel 2017 avevano costituito una associazione locale, l’AICAP. Scelta legittima e sicuramente meditata. Ma ci risiamo: AICAP, associazione commercianti, nel 2020 non si è accorta del bando regionale a favore del commercio? L’associazione si è poi sciolta nel giugno 2024. Sicuramente l’associazione si è data fare per anni, i suoi volontari si sono sacrificati: ma sono stati all’altezza del compito? Certamente hanno fatto cose buone per il commercio di Montanaro. E hanno pure allargato i loro orizzonti al di fuori dei confini comunali. Ad esempio, insieme al sindaco Ponchia nel 2018 i rappresentanti dell’associazione sono andati fino a Sparone a donare i loro pini natalizi («adottati dai montanaresi per le feste a fronte di un contributo di 30.000») a quel Comune e a quello di Ribordone. Poi, la partecipazione cala, l’entusiasmo diminuisce, l’associazione lentamente si spegne e nel giugno 2024 il presidente Scavarda ne annuncia lo scioglimento. Ai giornali il presidente, dopo avere elencato le opere fatte, dichiara: «È stata una bellissima esperienza che ci ha premiato dal punto di vista umano». Ah be’ allora…

Non è tutto qui: ci sono altri punti del comunicato dell’ex sindaco Ponchia e dei suoi ex membri di “Salviamo Montanaro” che ci hanno colpiti e sui quali torneremo. Alla prossima.

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