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Un PalaCalafiore completamente sold-out ha riaccolto dopo 21 anni la Nazionale italiana di basket a Reggio Calabria, piazza storica per la pallacanestro. Una festa per 7000 persone, che hanno assistito all’ultima gara valida per il girone B delle qualificazioni agli Europei di basket maschili che si terranno quest’estate. Contro l’Ungheria il risultato non era determinante per la qualificazione degli azzurri, già matematicamente primi dopo la vittoria di giovedì a Istanbul contro la Turchia. Ma si sa, vincere fa sempre morale.
Un’occasione importante per coach Pozzecco per provare nuove soluzioni e dare minutaggio ai più giovani, in vista dei prossimi appuntamenti. Per i magiari, invece, la necessità di vincere per sperare in una sconfitta dell’Islanda contro la già qualificata Turchia e centrare una difficile qualificazione. Pozzecco inizia il match con il medesimo quintetto di Istanbul: Spagnolo, Procida, Diouf, Severini e capitan Pajola. Coach Okorn risponde con Varadi, Goloman, Lukacs, Perl e Reuvers.
Primo quarto
Si comincia subito con un rimbalzo di Momo Diouf, grande protagonista della partita contro la Turchia, ma i primi due punti della partita sono ungheresi, firmati Reuvers. A sbloccare gli azzurri è una bomba da 3 di Luca Severini, poco dopo aver intercettato una palla ai magiari. Azzurri contratti, che si trovano in svantaggio per 3-7, complici diversi tentativi falliti da 3. La difesa ungherese è uno scoglio per l’Italia, con appena 3 punti messi a referto da noi dopo oltre 5 minuti: le differenti motivazioni stanno facendo la differenza, costringendo Pozzecco al primo time out.
Tornati sul parquet, Diouf prende per mano la sua squadra, con un canestro e un assist che ci portano a meno 2 dall’Ungheria. Da rimarcare però i troppi errori da 3. Ma è proprio un tiro da 3 a portarci in vantaggio 10-9, grazie al nuovo entrato Nicola Akele, per un parziale di 7-2 dopo il time out. Sul finale di quarto si segnala una bellissima stoppata da parte di Grant Basile, ma l’Ungheria mette a segno 4 punti di fila e si porta sul 10-13. Un primo quarto difficile per noi, contrassegnato da pochi canestri e diversi errori da entrambe le parti.
Secondo quarto
Akele ci prende gusto e comincia il secondo quarto con un altro tiro da 3, riportando il punteggio in parità. L’Ungheria, però, non è da meno, e mette ben due triple di fila a referto, portandosi sul +6. I nostri giovani però prendono coraggio, proprio con il più giovane, il 2006 Dame Sarr, che con il suo agonismo ci porta a meno 2. Si fa notare anche Matteo Spagnolo, autore di 6 punti, 4 dei quali dalla lunetta dei tiri liberi: 21-21. Ed è proprio un assist di Spagnolo che crea il canestro di Guglielmo Caruso che ci porta sul +2. Non contento, Caruso ne mette a segno altri due: 25-21 e un parziale di 12-2, che costringe il coach ungherese a chiedere il time out per riordinare le idee.
Quando l’Ungheria sembrava essersi spenta arrivano due triple magiare che ci portano sotto di 2, nonostante una palla rubata del solito Spagnolo. Siccome non c’è partita della nazionale italiana senza fallo tecnico per Pozzecco, il nostro coach se ne fa assegnare uno sul finire di quarto per le solite proteste esagerate. Dopo un parziale di 9-0 per gli ungheresi, il rientrante Diouf smuove il nostro punteggio, ma si va al time out chiesto da Pozzecco sul 27-32. La situazione rimarrà tale fino al ritorno negli spogliatoi: siamo in evidente in difficoltà.
Terzo quarto
Si ritorna sul parquet con due tiri liberi siglati da Diouf e che ci riportano in partita. Proseguono, però i troppi errori al tiro da parte nostra, limitati dalla grande difesa di un indomabile Diouf. A questo punto entra finalmente in partita un finora spento Alessandro Pajola, che con una tripla ci porta a una sola lunghezza fagli ungheresi. È ancora Diouf-show, con una spettacolare palla recuperata in tuffo: Gabriele Procida però fallisce malamente la palla del sorpasso, ripetendosi poco dopo. Sono due tiri liberi di Spagnolo a portarci in vantaggio, per un 6/6 dalla lunetta per il giocatore dell’Alba Berlino.
A seguire Giordano Bortolani piazza una tripla, e con i successivi 2 punti di Diouf l’Italia si porta sul 39-33. Le notizie del netto vantaggio islandese in Turchia tramortiscono l’Ungheria, per la quale una vittoria contro di noi sarebbe ormai pressoché inutile. Il canestro da 2 di Diouf ci porta sul +7, massimo vantaggio azzurro al momento. La terza tripla di Akele ci porta al +10: la partita sembra in discesa, ma 6 punti ungheresi di fila ci ricordano di non abbassare la guardia. Sono Bortolani e Akele a rimettere le cose a posto. Andiamo all’ultimo parziale sul 50-42.
Ultimo quarto
A una tripla ungherese risponde Bortolani sempre da 3. L’Ungheria è ancora viva, nonostante le pessime notizie dall’Islanda, e si portano a sole 4 lunghezze. Applausi a scena aperta per la palla rubata da Pajola, ma grazie a Vojvoda e Perl andiamo rapidamente sotto di 3 punti: l’Ungheria lotta con orgoglio. L’Italia invece sembra uscita dalla partita, e i punti di svantaggio sono 7. Gli azzurri sembrano avere fretta e inanellano diversi errori al tiro. Ungheria sul +9 e Pozzecco deve chiamare il time out a 3:26 dalla fine.
Spagnolo e Akele dalla lunetta di ci riportano sul meno 5 ma l’Ungheria non molla, nonostante la notizia della vittoria islandese che rende inutile una vittoria. Reazione del solito Diouf che segna da 2 e subisce un fallo, mettendo a segno il tiro libero assegnato: a 47 secondi dalla fine il punteggio è 64-66. L’Italia non riesce a rimettere in sesto la partita: si chiude sul 67-71.
Italia demotivata e vittoria inutile dell’Ungheria
Un’Italia a corrente alternata, rimaneggiata e con poche motivazioni non suggella con una vittoria la serata di festa di Reggio Calabria. Per l’Ungheria una soddisfazione non coronata però dalla qualificazione a causa della vittoria dell’Islanda, che è l’ultima nazione a qualificarsi per gli Europei. Per l’Ungheria si segnalano i 20 punti di Perl e i 16 di Vojvoda. All’Italia non bastano i 17 punti di Akele, i 14 di Spagnolo, i 13 di Bortolani e gli 11 di Diouf.
La nazionale di Pozzecco chiude comunque in testa al girone queste qualificazioni agli Europei di basket e dà appuntamento a fine agosto. La manifestazione coinvolgerà per i gironi eliminatori quattro Paesi, Cipro, Finlandia, Lettonia e Polonia, con la fase ad eliminazione diretta in Lettonia.
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