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Il 20 febbraio 2025 si è tenuta a Roma, alle Corsie Sistine del Complesso di Santo Spirito in Sassia, la Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale assistenziale, socioassistenziale e del volontariato. L’evento, istituito con Legge nel novembre 2020, è stata l’occasione per celebrare e ringraziare gli oltre 3 milioni di professionisti che quotidianamente si dedicano al benessere della comunità e ad affrontare le sfide di un sistema sanitario complesso.
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La sanità alle prese con il rinnovamento delle professioni
Il dibattito si è focalizzato sul tema “Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità”, catalizzando l’attenzione degli oltre 800 professionisti del settore sanitario presenti. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto i lavori evidenziando l’importanza di valorizzare il personale con competenze moderne e aggiornate per migliorare il Servizio sanitario nazionale. Sono seguiti gli interventi istituzionali del Sen. Francesco Zaffini, presidente commissione Salute del Senato, dell’On. Ugo Cappellacci, presidente commissione Salute della Camera, e dell’On. Marcello Gemmato, Sottosegretario ministero della Salute, oltre ai rappresentanti delle professioni saniterie. Intervenuto anche Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi).
Le voci delle Federazioni e Ordini professionali per costruire il futuro
Momento centrale è stato l’intervento dei rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli nazionali che rappresentano le diverse professioni sanitarie e socio-assistenziali. Ognuno di loro ha portato il proprio contributo, evidenziando le criticità attuali e le proposte per il futuro: dalla necessità di semplificazione burocratica, alla revisione dei percorsi formativi, dall’integrazione delle competenze psicologiche nei diversi livelli assistenziali, alla valorizzazione dell’autonomia dei professionisti. Un messaggio univoco: solo attraverso il dialogo e l’ascolto tra istituzioni e rappresentanti delle professioni si potrà costruire la sanità del domani.
Mandelli: «Semplificare il nostro lavoro nell’interesse dei cittadini»
Andrea Mandelli, presidente Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), è intervenuto nei lavori: «Oggi è una giornata per ricordare ma anche per progettare il futuro: costruire una sanità che investa sui suoi professionisti e con meno burocrazia è il miglior modo per riconoscere il valore di chi ogni giorno si dedica alla cura e alla salute delle persone». Come osservato dal Presidente della Fofi «c’è bisogno di un intervento concreto per semplificare il nostro lavoro nell’interesse dei cittadini: rivedere la legge 3/2018 sul riordino delle professioni sanitarie, ormai superata, rendere più funzionale l’organo di giurisdizione superiore delle professioni sanitarie (Cceps), riformare il sistema Ecm, accelerare l’iter parlamentare dei due disegni di legge in materia di semplificazione. E infine la nostra proposta di puntare sugli Ordini professionali in qualità di Enti sussidiari dello Stato per svolgere funzioni che noi siamo in grado di esercitare, portando la sanità ancora più vicina alle persone».
«Grande credibilità che hanno i professionisti del settore»
Intervenuto l’On. Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute, secondo cui «un complimento va alle Federazioni degli Ordini per aver mobilitato così tanti professionisti del settore sanitario. Questo è sintomo della grande credibilità che hanno i professionisti del settore. Elemento di novità: capacità di ascolto e dialogo del Governo, in particolare con i professionisti sanitari. Oggi ci troviamo a riflettere sul destino del sistema sanitario nazionale. Il suo destino passa attraverso i professionisti sanitari. Chi ha pensato al Pnnr prima di noi non ha pensato ai medici, ma oggi stiamo provando a rimediare. La carenza di professionisti sanitari deriva da scelte sbagliate del passato. Il medico di oggi, è quello che si è formato 10 anni fa. È lì che c’è stato un errore. Sottolineare l’importanza di ascoltare le professioni sanitarie, cosa che anni fa non è stata fatta. Questi non sono solo momenti di scambio tra politica e professioni, ma sono momenti in cui noi ascoltiamo e cerchiamo di tradurre i consigli e le richieste in atti concreti. Rimbocchiamoci le maniche, abbiamo una grande sfida. Non esiste sanità di destra e di sinistra. Esiste l’universalismo del nostro sistema che ancora oggi viene quotato come quarto al mondo».
Il ringraziamento del ministro Schillaci agli Ordini
Il ministro Schillaci ha ricordato che «oggi celebriamo tutte le donne e gli uomini che, ogni giorno, contribuiscono a garantire la salute degli italiani e lo facciamo insieme alle Federazioni e ai consigli nazionali degli Ordini che ringrazio per il loro contributo costruttivo. Questa giornata è anche l’occasione per confrontarci sulla necessità di innovarsi. Questo governo ha fatto della salute dei cittadini una priorità del proprio operato e lavoriamo per una forza lavoro in numero adeguato e con competenze moderne e aggiornate. Valorizzare il personale, infatti, vuol dire migliorare il Servizio sanitario nazionale».
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