“Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo di una crisi” al Teatro Filodrammatici – comunicato stampa

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Al TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO

IL 7 E IL 9 MARZO 2025

CONFESSIONE DI UN EX PRESIDENTE CHE HA PORTATO IL SUO PAESE SULL’ORLO DI UNA CRISI

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di Davide Carnevali
regia Vittorio Borsari
con Fabrizio Martorelli
costumi Chiara Zanini
progetto audio Fabio Brusadin
scenografia Stefano Zullo
produzione Chronos 3
debutto prima milanese
durata 85 minuti senza intervallo

Orario spettacoli: Ven ore 20:30; dom ore 16:00 e ore 19:30

Un’esperienza sonora immersiva, scritta da Davide Carnevali e diretta da Vittorio Borsari,
che riflette sul potere e sulla retorica del linguaggio di stampo politico mettendone in luce l’ambiguità, la pericolosità, ma allo stesso tempo anche il fascino e la capacità comunicativa.

Al Teatro Filodrammatici il 7 e il 9 marzo è di scena CONFESSIONE DI UN EX PRESIDENTE CHE HA PORTATO IL SUO PAESE SULLL’ORLO DI UNA CRISI. Esperienza immersiva sonora attraverso la quale veniamo condotti dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola nel linguaggio della politica, CONFESSIONE DI UN EX PRESIDENTE è un flusso di coscienza ben organizzato che induce lo spettatore a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie nell’epoca della post-verità, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni.

Confessione di un ex presidente è uno spettacolo che riflette sul linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola: come un prestigiatore, il politico disegna un confine ambiguo tra realtà e rappresentazione.

In Confessione, c’è un ex presidente di un paese colpito dalla crisi. Immaginiamo di essere in Argentina. Oppure in Spagna, Brasile, Italia… ci sono molte somiglianze tra la figura di Menem e Silvio Berlusconi o José María Aznar, per esempio. Tutti ricchi, potenti, con amici industriali. Tutti erano fedeli alla dottrina liberale degli Stati Uniti d’America. Sono tutti laureati in legge, e paradossalmente sono stati tutti al di là della legge. E soprattutto, sapevano come sfruttare la loro immagine mediatica, costruendo un profilo “attraente” per i cittadini.

L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”.

Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla. La sfida è raccontare il potere e la retorica di stampo politico mettendone in luce l’ambiguità, la pericolosità, ma allo stesso tempo anche il fascino e la capacità comunicativa.

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Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo della crisi è stato selezionato dal Festival PIIGS di Barcellona. Il nome della rassegna è mutuato dall’acronimo dispregiativo coniato dalla stampa inglese PIIGS (in inglese il nome rimanda alla parola “maiali) formato dalle iniziali di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, ovvero i paesi dell’Unione Europea con problemi economici e di bilancio. Il Festival ha commissionato ad autori dei cinque paesi altrettante opere che parlassero dei problemi economici e sociali che il loro paese stava vivendo.

DAVIDE CARNEVALI

Dottorato in Teoria del Teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona, dopo un periodo di studi presso la Freie Universität Berlin. Insegna Teoria Teatrale e Drammaturgia presso la Civica Scuola Paolo Grassi di Milano e tiene workshop presso diversi teatri e istituzioni. È membro della Commissione di Drammaturgia del Teatro Nazionale della Catalogna ed è consulente per IT Festival di Teatro Indipendente di Milano; fa parte della redazione delle riviste teatrali (Pausa.) e Estudis Escènics, e scrive per riviste italiane e internazionali sul teatro tedesco e iberoamericano. È anche redattore e traduce da catalano, francese e spagnolo. Nel 2017 ha pubblicato il saggio Forma dramática y representación del mundo en el teatro europeo contemporáneo per la Casa editrice messicana Paso de Gato. I suoi spettacoli sono stati presentati in varie stagioni di teatri e di festival internazionali e sono stati tradotti in catalano, inglese, estone, francese, tedesco, greco, ungherese, polacco, portoghese, rumeno, russo e spagnolo. Con Variazioni sul modello di Kraepelin, Davide Carnevali (Milano, 1981) si è aggiudicato il Premio Theatertext als Hörspiel al Theatertreffen di Berlino, il Premio Marisa Fabbri nel 2009 e il Prix de les Journées de Lyon des auteurs nel 2012. Con Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse ha ricevuto il Premio Borrello alla nuova drammaturgia nel 2011. La prima parte del Dittico dell’Europa, Sweet Home Europa, ha debuttato nel 2012 con una produzione del Schauspielhaus Bochum, e in forma di radiodramma per la Deutschlandradio Kultur. Nel 2013 Carnevali è stato incluso tra i 35 autori più rappresentativi dello Stückemarkt Theatertreffen di Berlino, che per l’occasione ha incaricato e sovvenzionato la scrittura della seconda parte del Dittico, Goodbye Europa. Lost Words. Nello stesso anno ha vinto il Premio Riccione per il Teatro con Ritratto di donna araba che guarda il mare. Nel 2016 ha ricevuto una Menzione d’Onore al Premio Platea per Menelao.

VITTORIO BORSARI

Nato nel 1985, laureato in Filosofia alla Statale di Milano e diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano come regista. La formazione si è articolata seguendo le lezioni di: Lella Costa, Giampiero Solari, Carmelo Rifici, Paolo Rossi, Antonio Albanese, Tatiana Olear, Sancis Sinisterra, Kuniaki Ida. Nel 2013 con Manuel Renga e Valentina Malcotti fonda la Compagnia Teatrale Chronos 3 e dallo stesso anno la scuola di teatro A.C.T. nella provincia di Brescia. Lavora con continuità in circa 10 scuole del territorio bresciano e mantovano. Ha collaborato dal 2016 al 2019 come insegnante nei progetti di Direzione alla Scuola Civica Paolo Grassi, è stato docente di Analisi del testo e Regia. Ha seguito come tutor della scuola Paolo Grassi il Progetto Europeo Metropolis e il progetto Bando SIAE – SILLUMINA – Periferie Urbane. Nel ruolo di assistente alla regia ha seguito i lavori di Giampiero Solari e Carmelo Rifici lavorando con le produzioni pubbliche e private più importanti in Italia: Teatro stabile di Trieste, Teatro stabile di Bolzano, Teatro Piccolo di Milano, Teatro Franco Parenti di Milano, Lac di Lugano, Teatro Grande di Brescia, Sky, Bags Entertainment, Vodafone, RAI. Nelle ultime stagioni ha firmato le seguenti regie: Qualcosa a cui pensareFragile / KyotoAssocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodonoIl piccolo principe, produzione Chronos 3; Il clan delle divorziate, produzione MTM Milano.

CHRONOS3

Nasce nel gennaio 2011 presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano dall’incontro di tre registi: Manuel Renga, Vittorio Borsari e Valentina Malcotti. Al nucleo di partenza si sono aggiunti l’attore Valerio Ameli nel 2017 e, per il comparto organizzativo della compagnia, si è aggiunta Elisabetta Bonelli. Nei primi tre anni di vita la compagnia è stata una fucina creativa che ha dato origine a diversi progetti diventati poi veri e propri spettacoli, messi in scena con un gruppo stabile di attori diplomati alla Paolo Grassi. I tre registi hanno creato progetti collettivi o singoli presentati nei teatri più importanti di Milano, in Lombardia e in Piemonte: Piccolo Teatro, Teatro Franco Parenti, ATIR, Teatro Libero, Teatro della Cooperativa, Festival di Asti, Festival Fringe di Torino, IT Festival Milano. Tutti i progetti targati Chronos3 si collocano nell’ambito della drammaturgia contemporanea mettendo in scena le opere di giovani autori impegnati ad indagare la complessa realtà dell’oggi. Dal 2015 la compagnia fa parte del Circuito Ministeriale Multidisciplinare della Lombardia CLAPS Spettacolo dal Vivo, dando valore ad un lavoro che si sta consolidando sul territorio della regione.

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Milano, Teatro Filodrammatici (piazza Paolo Ferrari 6, angolo via Filodrammatici)

Informazioni: T + 39 02 36727550

biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

Sito internet: www.teatrofilodrammatici.eu

Social: facebook.com/teatrofilodrammaticimilano

instagram.com/teatrofilodrammaticimilano

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