Basquiat, vero o falso? – Art-Test

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Tra esperti falsari e esperti di falsari, alla scienza l’ardua sentenza

Nelle ultime settimane, un caso clamoroso è tornato sotto i riflettori: i presunti falsi Basquiat esposti all’Orlando Museum of Art, noto anche come “il caso Orlando”.

L’attenzione mediatica si è riaccesa a seguito della recente scomparsa dell’ex direttore del museo, Aaron De Groft, che nel 2022 aveva difeso con fermezza l’autenticità delle opere esposte nella mostra da lui stesso curata.

Tutto ha inizio nel 2012, quando alcuni dipinti, incredibilmente simili per stile e tecnica a quelli di Jean-Michel Basquiat, appaiono in vendita su eBay. Il banditore, Michael Barzman, afferma di averli trovati in un deposito abbandonato, acquistato dopo il mancato pagamento dell’affitto da parte del precedente proprietario.

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L’estrema somiglianza con le opere dell’artista attirò l’attenzione di collezionisti desiderosi di mettere le mani su un presunto inedito, soprattutto considerando la rapida ascesa del valore delle opere di Basquiat: nel 2003 si aggiravano intorno ai 400.000 dollari, mentre nel 2013 una sua opera venne battuta all’asta da Christie’s per ben 49 milioni di dollari.

I nuovi acquirenti sottoposero i dipinti a perizie approfondite: analisi grafologiche, studi storico-artistici e valutazioni di esperti di Basquiat e ottennero il certificato di autenticità dell’Authentication Committee ufficial , l’ente preposto alla certificazione delle opere di Basquiat.

Alcuni esperti dichiararono che le opere addirittura superavano in qualità altre opere già inserite nel Catalogo Ragionato dell’artista.

Ma c’è un primo problema: l’Authentication Committee chiude improvvisamente nei primi mesi del 2013, probabilmente a causa di contenziosi legali legati a perizie controverse.

Arriviamo al 2022, quando 25 di questi dipinti vengono esposti all’Orlando Museum of Art. De Groft presenta la mostra come un evento irripetibile, dichiarando: “Il fatto che questi capolavori siano rimasti intatti per trent’anni è un meraviglioso miracolo per tutti noi.”

Ma il sogno dura poco. Pochissimi mesi dopo l’inaugurazione, l’FBI sequestra le opere dichiarandole false, e il museo prontamente licenzia De Groft.

La scorsa primavera, Michael Barzman confessa: lui e un amico avrebbero falsificato la maggior parte dei dipinti. Tuttavia, De Groft e alcuni collezionisti non si arrendono: il direttore licenziato ritiene Barzman incapace di realizzare falsi così raffinati. Con questa convinzione, inizia una battaglia legale tra il museo e il suo ex direttore, chiusasi solo a causa della recente scomparsa di De Groft.

Questa vicenda solleva interrogativi cruciali: esistono ancora inediti autentici di Basquiat? Quali strumenti garantiscono la loro autenticità? E quante opere contraffatte circolano ancora nel mercato dell’arte?

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L’autenticazione delle opere contemporanee è una sfida complessa, soprattutto (ma non solo) quando l’artista non sia più in vita. L’assenza di criteri univocamente stabiliti e la presenza di contraffazioni rendono necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga storici dell’arte, tecnici specializzati e analisi scientifiche.

Per un artista così vicino al nostro tempo, sarà fondamentale costruire un database affidabile delle sue opere certe, da usare come riferimento per future attribuzioni.

Attualmente nel mondo dell’arte contemporanea, ancor più che per l’arte antica, l’autenticità è certificata principalmente dagli esperti delle fondazioni.

Il nostro laboratorio propone un protocollo avanzato basato su analisi scientifiche per smascherare eventuali anacronismi.

La metodologia prevede uno studio preliminare dello stato conservativo dell’opera, con osservazioni dirette tramite lenti d’ingrandimento e microscopi digitali. Successivamente, si procede con imaging multispettrale per rilevare irregolarità nella superficie e nella tecnica pittorica. Solo dopo queste analisi si esamina la composizione chimica della materia pittorica.

Jean-Michel Basquiat è morto il 12 agosto 1988: questa data rappresenta un confine invalicabile per l’autenticità delle sue opere. Se le analisi chimiche rivelano la presenza di materiali apparsi sul mercato dopo quella data, l’opera non può essere dichiarata autentica.

Ci sono poi altri elementi da prendere in considerazione, come la tecnica esecutiva e naturalmente anche il suo stile.

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La scienza mette a disposizione strumenti sempre più precisi per smascherare i falsi, anche nel caso di artisti contemporanei. Nel mercato dell’arte, dove il valore di un’opera può raggiungere cifre astronomiche, la tecnologia diventa un alleato indispensabile per preservare l’integrità dell’eredità artistica di geni come Basquiat.

Emanuela MassaEmanuela Massa
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