da Spd a Verdi e liberali, i 4 scenari

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Secondo un calcolo fatto dalla tv Ard, Cdu-Csu e Spd potrebbero bastare a se stesse per mettere insieme la maggioranza dei seggi al Bundestag. I conservatori del futuro cancelliere Friedrich Merz e i socialdemocratici di quello uscente Olaf Scholz avrebbero rispettivamente 211 e 116 seggi, per un totale di 327. Insomma, oltre i 316 necessari per la maggioranza.

All’Afd, con cui è stata esclusa ogni possibile alleanza, andrebbero 142 seggi, ai Verdi 98 e alla Linke 62.

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Nessun seggio andrebbe ai liberali dell’Fdp e ai populisti del Bsw, che secondo gli exit poll di Ard non avrebbero il 5% dei voti necessari per entrare al Bundestag.

 

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Con chi farà il governo il futuro cancelliere Merz?

Ma è un calcolo fatto a spoglio in corso, che dovrà misurarsi con i dati reali. Che potrebbero rendere più complicato il cammino verso la creazione della coalizione di governo. Questione che il cancelliere designato vuole chiudere quanto prima. «Voglio dire una cosa ai nostri competitori. Abbiamo affrontato una dura campagna elettorale, sulla politica economica come sull’immigrazione. Ma ora dobbiamo parlarci fra di noi, per formare un governo in grado di agire», ha detto il leader della Cdu parlando alla Adenauer Haus, dopo aver dichiarato la vittoria alle elezioni per l’Unione. «Il mondo fuori non aspetta noi e non potrà aspettare che si svolgano lunghe trattative, dobbiamo procedere veloci. Il mondo deve percepire che la Germania viene governata di nuovo in modo affidabile», ha aggiunto.

Il sistema elettorale tedesco

L’ago della bilancia sono in sostanza Bsw e Fdp, i populisti e i liberali. Entrambi viaggiano sul filo della soglia dello sbarramento, fissata al 5%. Il meccanismo elettorale tedesco prevede che la quota proporzionale conquistata dai partiti che non riescono a superare questo sbarramento venga suddivisa, nella distribuzione dei seggi, dai partiti rappresentati alla Camera di Berlino.

Merz spera quindi che Bsw e Fdp non passino in modo da accrescere la rappresentanza della sua Cdu e dei due partiti con cui ha già dichiarato di essere disposto a formare un governo: i socialisti dell’Spd e i Verdi. Basterebbe, secondo gli scenari più plausibili, che solo una delle due sigle si fermi sotto la fatidica soglia per procedere con una coalizione “netta”,  Cdu-Csu più Spd.

Ma si prospettano diversi scenari

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Primo scenario: la Grande Coalizione Cdu e Spd

Se Bsw e Fdp (o almeno uno dei due partiti) non dovesse assicurarsi i 33 seggi assegnati a chi tocca la soglia di sbarramento del 5%, allora la formula della “Grande coalizione” Cdu più Spd potrebbe bastare a Merz per formare il governo. I 316 necessari per la maggioranza sarebbero assicurati.

Già altre quattro volte nella storia tedesca è stata adottata questa formula. Tre volte sotto durante il cancellierato Merkel. Merz e Scholz hanno già intavolato una discussione su questa opzione, addirittura in Germania c’è chi vocifera che ci sia già un’intesa di massima sulla divisione dei ministeri. Questo sarebbe l’opzione che pare più probabile.

Secondo scenario: la coalizione Kiwi (con i verdi)

Poco probabile, visti i numeri accreditati ai Grüne, una coalizione che metta insieme il ‘nero’ dell’Unione e il Verde del partito del vicecancelliere, Robert Habeck, e del ministro degli Esteri, Annalena Baerbock.

Sarebbe peraltro un inedito nella storia tedesca. I numeri dicono che la maggioranza sarebbe risicatissima, se pur si raggiungesse. In più i Verdi mostrano molta più resistenza dell’Spd alla stretta sull’immigrazione ventilata da Merz. 

Terzo scenario: la coalizione Kenya (Grande Coalizione più Verdi)

Se almeno un partito tra Bsw e Fdp superasse la soglia di sbarramento, Spd e Verdi non avrebbero abbastanza seggi per proporsi da soli come partner della Cdu per il governo. La maggioranza, per formarsi, avrebbe bisogno dei seggi racimolati sia da Olaf Scholz, sia da Robert Habeck. Ma Merz potrebbe non gradire troppo questa coalizione. Dovrebbe trattare con due partiti che, al governo dal dicembre 2021 con l’Fdp (la cosiddetta ‘Coalizione Giamaica’), sono entrati in contrasto più volte negli ultimi anni. Il “problema” per il futuro cancelliere, potrebbe essere che questa opzione, detta Kenya per i colori delle tre forze, diventi una scelta obbligata per i numeri.

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Quarto scenario: la coalizione Germania (Grande Coalizione più i liberali)

Qualora i numeri della Grande Coalizione non dovessero bastare a Merz per avere la maggioranza di 316 seggi, e qualora l’allargamento ai Verdi si rendesse pià ostico di quanto già appare, allora la strada che il cancelliere potrebbe percorrere è quella dell’apertura del governo ai liberali. Sempre a patto che Fdp superi lo sbarramento. 

A quel punto si potrebbe pensare alla coalizione con i colori della bandiera nazionale. Al posto del verde della Coalizione Kenya, ci sarebbe il giallo dei liberali. Questo scenario ha però anch’esso un limite. E questo limite ha un nome e cognome: Christian Lindner, il presidente dell’Fdp.  

L’ex ministro delle Finanze ha fatto cadere la maggioranza di Scholz dopo uno scontro con il cancelliere sulla spesa pubblica. Vorrebbe collaborare ancora lui? Difficile, ma perché no. A Merz il compito di fare le somme e costruire la maggioranza.

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