30 mostre da vedere in Emilia-Romagna nel 2025

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Dall’arte antica di Guercino e Correggio alla contemporaneità di Ai Weiwei e Maurizio Cattelan, passando attraverso il Simbolismo, le Avanguardie, l’arte ironica italiana del XX secolo e tanto altro – E ancora la grande fotografia di David Lachapelle, Art Kane, Bruce Davidson, Ghirri, Fontana, Jacques Henri Lartigue, André Kertész – Sono 30 le mostre da non perdere nelle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna, 29 in Primavera e un’anticipazione per l’Autunno 2025

Un vero e proprio viaggio tra 30 mostre d’arte, 29 in Primavera e un’anticipazione targata Autunno 2025, che spaziano da una grande retrospettiva sull’autoritratto alla fotografia d’autore, dall’ironia nell’arte del XX secolo all’amore per la ceramica.

Un anno ricchissimo il 2025 per le Città d’Arte dell’Emilia-Romagna, che propongono esposizioni di grande richiamo e si preparano ad accogliere i turisti tra bellissimi monumenti e centri storici ricchi di storia, forti dell’ospitalità e della tradizione gastronomica che contraddistingue la Regione.

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Partendo da Piacenza, dove fino al 31 luglio 2025 si può provare l’emozione di osservare da vicino gli affreschi delle cupole del Duomo e di Santa Maria di Campagna, grazie a speciali percorsi di salita che sono: la Salita alla Cupola del Pordenone -il sabato e la domenica alle ore 16 e 17- (www.salitaalpordenone.it) e la Salita alla Cupola del Guercino -dal martedì al venerdì alle 15:30- (www.piacenzapace.it). Da visitare anche la nuova Sala dei Fasti di Elisabetta, aperta a Palazzo Farnese, prestigiosa Cittadella Viscontea nel circuito Castelli del Ducato (www.palazzofarnese.piacenza.it).

A Parma protagonista è l’iniziativa “Correggio500”, prorogata fino al 2 giugno, grazie alla quale è aperto al pubblico il Monastero di San Giovanni Evangelista, con la magnifica cupola realizzata nel 1524 dal pittore Antonio Allegri, detto il Correggio, e un percorso tra i capolavori dell’artista oltre alla Camera della Badessa (www.parmawelcome.it).

Dal 15 marzo al 29 giugno, “L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi” è il titolo della nuova mostra alla Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo (Pr), con oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo come Boccioni, Balla, Morandi e tanti altri fino all’arte contemporanea (www.magnanirocca.it).

A Reggio Emilia a Palazzo dei Musei, fino al 23 marzo, c’è la mostra “On Borders | Sui confini” che espone 250 immagini di 36 artisti dell’archivio dell’Associazione “Linea di Confine” che ripercorrono le indagini paesaggistiche sul territorio realizzate dall’associazione in più di 30 anni di attività (www.musei.re.it/appuntamenti/mostra-on-borders-sui-confini/).

La prima mostra nel 2025 della Collezione Maramotti è, invece, dedicata a Roméo Mivekannin, dal 9 marzo al 27 luglio, ed espone un corpus organico di circa venti nuove opere pittoriche dell’artista ispirate ai viaggi esplorativi in Emilia-Romagna. Seguirà la personale della fotografa olandese Viviane Sassen, dal 27 aprile al 27 luglio (www.collezionemaramotti.org).

A Modena sono oltre 150 i reperti egizi che svelano l’originale passione del collezionismo estense, nell’esposizione “Riflessi d’Egitto”, alla Galleria Estense fino al 4 maggio (gallerie-estensi.beniculturali.it). A Palazzo Santa Margherita, sempre fino al 4 maggio, la mostra “Passaggi Paesaggi” espone 120 scatti di 80 autori, da Luigi Ghirri a Franco Fontana passando da Ferdinando Scianna e Gianni Berengo Gardin, solo per citarne alcuni (www.fmav.org/location/palazzo-santa-margherita/).

Rimanendo a Modena, la Palazzina dei Giardini dall’11 aprile al 24 agosto presenta le opere e le stanze immersive del duo artistico di Los Angeles Fallen Fruit composto da David Allen Burns e Austin Young (www.fmav.org/location/palazzina-dei-giardini/).

Bologna presenta nel 2025 tantissime mostre. Sono 100 le opere di oltre 70 artisti, da Manzoni e Cattelan a Pistoletto, Vezzoli, Munari e tanti altri, sul tema dell’ironia dagli anni Cinquanta ad oggi, protagoniste della grande mostra “Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo” fino al 7 settembre negli spazi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Dal 29 gennaio all’11 maggio, sempre il MAMbo, ospita la mostra “Morbid” della danzatrice e coreografa Valeria Magli (www.museibologna.it/mambo).

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Fino al 30 marzo, nella sede di Villa delle Rose, è allestita “CAROL RAMA. Unique Multiples” che espone l’importante corpus di multipli prodotto dall’artista torinese tra il 1993 e il 2005 (www.museibologna.it/mambo).

Sono 61 invece le opere iconiche del fotografo David Lachapelle per la mostra “Oltre il reale: David Lachapelle a Bologna”: dai ritratti dei vip fino al cambiamento climatico, tra cui l’inedita “Tower of Babel”, alla Galleria Cavour 1959. Aperta fino al 15 marzo (galleriacavour.it/news/oltre-il-reale-david-lachapelle-a-bologna/).

La raccolta di arte orientale appartenuta al collezionista inglese Norman Jones è in mostra al Museo Medievale di Bologna fino al 5 maggio con il titolo “Prospettive D’Oriente”. Si tratta di 150 oggetti tra cui tessuti, sculture, stampe, disegni e acquerelli, libri, provenienti dall’estremo Oriente e dal continente africano (www.museibologna.it/medievale).

Palazzo Fava dedica i suoi spazi ad Ai Weiwei, artista celebre nel mondo, a Bologna con la sua prima personale, composta da 50 opere, dal titolo: “Ai Weiwei. Who am I?”. Fino al 4 maggio (genusbononiae.it/mostre-eventi/ai-weiwei-who-am-i/).

Il Museo Civico Archeologico, dal 27 marzo al 30 giugno, presenta la mostra “CHE GUEVARA tú y todos” che espone un vasto repertorio fotografico e documentaristico inedito dell’archivio del Centros de Estudios Che Guevara a L’Avana, tra fotografie, lettere, diari, video e audio dell’icona del rivoluzionarismo (www.mostracheguevara.com).

Fino al 30 marzo il Museo Morandi ospita il progetto espositivo “Before” di Silvia Bächli (Baden, 1956), artista svizzera di fama internazionale nota per il suo lavoro con il disegno e le sue esplorazioni della linea, a confronto con otto opere del maestro Giorgio Morandi (https://www.museibologna.it/morandi/).

Prorogata fino al 15 giugno “Antonio Ligabue. La grande mostra” a Palazzo Albergati, con oltre 100 opere esposte. Tra oli, disegni e sculture, le opere scelte attraversano i tre periodi artistici del grande artista vissuto a Gualtieri (RE)(www.arthemisia.it/it/).

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“Alfredo Pirri. Ritratto di Palazzo” è la straordinaria rassegna, pensata e creata dall’artista con lavori perlopiù realizzati appositamente per il cinquecentesco Palazzo Boncompagni, fino al 30 aprile (https://palazzoboncompagni.it/mostra/alfredo-pirri/).

Passando a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti dal 22 marzo fino al 20 luglio sarà aperta la mostra: “Alphonse Mucha e Giovanni Boldini” che mette in dialogo i due protagonisti dell’arte europea, cantori della bellezza e del fascino della donna, entrambi attivi a Parigi alla fine dell’Ottocento (www.palazzodiamanti.it).

Gli spazi del Castello Estense ospitano fino all’8 giugno la mostra “Art Kane, oltre il reale”, nel centenario della nascita e a trent’anni dalla scomparsa del fotografo di New York, con oltre 100 opere di uno dei più importanti maestri della fotografia del Novecento. (www.castelloestense.it/it). Fino al 4 maggio allo Spazio Antonioni, la mostra “Bruce Davidson / Zabriskie Point. I volti dell’America” celebra, con scatti iconici dell’America degli anni ’60, l’incontro sul set di Zabriskie Point tra il fotografo Magnum Bruce Davidson e Michelangelo Antonioni (artemoderna.comune.fe.it/).

A Cento (Fe), nella Chiesa di San Lorenzo, sono esposti 20 capolavori “inediti” del Guercino provenienti da Chiese e palazzi chiusi al pubblico, per la mostra “Guercino, un nuovo sguardo Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti”. Fino al 31 dicembre (www.civicapinacotecailguercino.it).

Al MIC-Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (Ra) fino al 20 aprile, si indaga uno dei più originali scultori italiani a 20 anni dalla sua scomparsa, con la mostra “Giacinto Cerone, l’angelo necessario. Sculture e disegni”. Oltre 40 sculture e ceramiche accanto a gruppi di disegni e gigantografie dell’artista (www.micfaenza.org/event/giacinto-cerone-langelo-necessario-sculture-e-disegni/).

Forlì ospita nel Museo Civico di San Domenico l’attesissima mostra “Il ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie”. Da Tiziano a Rembrandt, a Van Gogh, da De Chirico a Warhol, dal 22 febbraio al 29 giugno 2025 (https://mostremuseisandomenico.it/). Alla Fondazione Dino Zoli è allestita “Trame esplorative. Un viaggio attraverso l’arazzo” un’ampia disamina dedicata all’arte dell’arazzo in Italia, dagli anni ’50 del secolo scorso ad oggi, fino al 16 marzo (www.fondazionedinozoli.com).

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A Riccione, negli spazi di Villa Mussolini, fino al 6 aprile si può visitare “Jacques Henri Lartigue – André Kertész. La grande fotografia del Novecento”, prima mostra italiana sui due maestri francesi della fotografia (www.riccione.it/it/cosa-vedere/in-citta/villa-mussolini).

Infine un’anticipazione per l’Autunno 2025: il Mar di Ravenna, dal 18 ottobre al 18 gennaio 2026, presenterà una grande mostra su Marc Chagall e il mosaico in occasione della IX Biennale di Mosaico Contemporaneo, partendo dal quadro di proprietà del museo “Le Coq bleu” (www.mar.ra.it).

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