Cinquanta sfumature di possibili coalizioni di governo – Euractiv Italia

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Le coalizioni sono il pane quotidiano della politica tedesca.

Dal momento che i governi monopartitici sono una rarità nel sistema parlamentare del Paese, la notte delle elezioni non fornisce agli elettori un quadro completo, a parte quale partito è arrivato primo e chi sarà probabilmente il prossimo cancelliere.

La domanda principale è quali partiti si uniranno per formare un governo di coalizione nelle settimane successive. L’esito dei negoziati post-elettorali potrebbe modificare radicalmente le politiche del futuro governo tedesco.

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La crescente frammentazione del voto ha reso la costruzione di una coalizione sempre più complessa, portando negli anni ad alleanze di partito sempre più ampie.

I tedeschi hanno inventato nomi accattivanti per tenere traccia delle mutevoli combinazioni, la maggior parte dei quali ispirati ai colori dei partiti.

Ad esempio, le coalizioni tra i socialdemocratici (SPD, rosso), i liberi democratici (FDP, giallo) e i verdi sono note come coalizioni “a semaforo” fin dagli anni Ottanta. Nel 2021, il Cancelliere in carica, Olaf Scholz, ha creato la prima versione nazionale di una coalizione di questo tipo, che si è poi sciolta lo scorso novembre, dando vita a elezioni anticipate.

Analogamente, negli anni ’90 un giornalista avrebbe inventato il nome “coalizione della Giamaica” per descrivere un’alleanza tra i cristiano-democratici, l’FDP e i verdi. La combinazione di colori corrispondeva alla bandiera dell’isola.

Ormai esiste un’etichetta adatta a ogni combinazione politica, che si rifà a qualsiasi cosa, dalle bandiere nazionali alla frutta e alle bevande.

Ecco la guida alle coalizioni che probabilmente domineranno i colloqui post-elettorali dopo le elezioni nazionali di domenica – e i soprannomi che saranno su tutti i titoli dei giornali.

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Grande Coalizione (GroKo): Un rapporto di amore-odio

La Grande Coalizione, o Große Koalition (o semplicemente GroKo), indica un’alleanza tra i due maggiori partiti tedeschi. Storicamente, si trattava dei cristiano-democratici (CDU/CSU) e dei socialdemocratici (SPD), rendendo la GroKos quasi sinonimo di quella coalizione, anche se il centro-sinistra sembra destinato a essere superato dall’estrema destra. Costituitisi per la prima volta nel 1966, i GroKos sono l’equivalente politico di un matrimonio combinato, associato a compromessi poco stimolanti. Con la crescente frammentazione degli elettori, è diventato sempre più un male necessario, che ha caratterizzato 12 dei 16 anni di mandato di Angela Merkel.

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Le probabilità del realizzarsi di questa coalizione sono abbastanza elevate, tuttavia garantirebbe una maggioranza nel Bundestag abbastanza risicata di 319 seggi su 598 – per la maggioranza assoluta servono 316 seggi.

Nero-verde: Il contendente emergente

Un tempo improbabile accoppiata di cristiano-democratici e ambientalisti, la coalizione nero-verde ha guadagnato trazione a livello degli Stati federati. Da tempo si parla di un debutto a livello nazionale. Già negli anni ’90, i giovani membri della CDU e dei Verdi si riunivano per cene informali, soprannominate “Pizza Connection” – molti di loro fanno oggi parte dei circoli interni dei rispettivi partiti.

Le riserve dei cristiano-democratici nei confronti dei Verdi e del loro candidato principale, il ministro dell’Economia Robert Habeck, sono grandi dopo che il loro periodo di governo si è concluso con lotte intestine sulla politica economica e ambientale. Tuttavia, questa resta l’alternativa più valida a una GroKo, anche se non garantisce la maggioranza, considerando che la somma delle proiezioni dei seggi è al di sotto della soglia dei 316 seggi – i due partiti insieme avrebbero 298 seggi.

Coalizione del Kenya (nero-rosso-verde): L’ultima spiaggia

Una coalizione tra il blocco di centro-destra, l’SPD e i Verdi rispecchia i colori della bandiera keniota (o di quella afghana pre-talebana, anche se il Kenya ha vinto come soprannome). Questa combinazione è rimasta rara e di solito è stata formata come misura di ultima istanza negli Stati della Germania orientale per facilitare un governo stabile senza la risorgente Alternativa per la Germania (AfD). A livello federale non è ancora stata sperimentata.

Se i cristiano-democratici e l’SPD non riusciranno a ottenere un numero di seggi sufficiente per una maggioranza della GroKo, potrebbe essere necessario includere i Verdi. A meno che non ci siano alternative, il blocco di centro-destra preferirebbe non allearsi con due partiti di sinistra, tuttavia questa coalizione, con 409 seggi al Parlamento, garantirebbe una maggioranza schiacciante.

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Coalizione Germania (Nero-Verde-Giallo): Il ritorno a Weimar

Un’alleanza fra I Cristiano-democratici, l’SPD e I liberali di FDP rappresenterebbe l’alternativa centrista alla coalizione kenyota, e casualmente rispecchierebbe i colori della bandiera tedesca. Storicamente, questa combinazione di partiti è associata al peridio della Repubblica di Weimar, quando il crescente sostegno ai partiti estremisti obbligò i conservatori, i socialdemocratici e i liberali a creare un’ampia coalizione.

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L’FDP fa pressioni per una coalizione tedesca, in quanto è fondamentalmente la sua unica strada verso il governo, sempre se riuscirà a rientrare in parlamento – ed è un grosso “se”. L’SPD rimane cauto dopo che la sua coalizione “a semaforo” con l’FDP si è conclusa con una brutale

La coalizione giamaicana (nero-giallo-verde): L’esperimento fallito

Chiamata con i colori della bandiera giamaicana, questa coalizione era destinata a formarsi dopo le elezioni nazionali del 2017, a causa della diffusa stanchezza della GroKo. Si diceva che la Merkel si fosse legata ai Verdi, lasciando l’FDP in disparte. Il partito si è tirato fuori all’ultimo minuto, un segnale d’allarme per il fallimento della coalizione a semaforo del 2021 che comprendeva entrambi i partiti.

Dopo il fallimento della coalizione semaforo, le divergenze tra i Verdi e l’FDP sono enormi, e un toppa messa dai conservatori non offre alcuna certezza. L’FDP ha escluso una coalizione con i Verdi.

Nero-giallo / Anatra tigrata: l’abbinamento fatto in cielo

Uniti da posizioni economiche liberali, i cristiano-democratici e l’FDP sono stati a lungo partner privilegiati. Le coalizioni giallo-nere hanno plasmato l’economia tedesca del dopoguerra sotto Adenauer, Erhard e Kohl. Ma la loro ultima unione nazionale, nel 2009 sotto la Merkel, si è conclusa con una lotta intestina. I critici l’hanno definita “coalizione dell’anatra tigrata”, dal nome di una popolare anatra dei cartoni animati a sfondo giallo-nero. Si è conclusa con la prima espulsione di sempre dell’FDP dal Bundestag.

Nonostante l’allineamento ideologico, la somma dei voti dei due partiti irrilevante per far sì che questa coalizione sia praticabile. Inoltre, competono per lo stesso bacino elettorale. “Il quattro per cento è un quattro per cento di troppo per l’FDP”, ha detto il candidato leader della CDU Merz.

Nero-blu (Schwarz-Blau): Il tabù politico

Diversamente dagli altri Paesi europei, qualsiasi coalizione cno la destra estrema rimane un taboo nella politica meinstream tedesca – anche con i cristiano-democratici, ideologicamente vicini. Il loro candidato principale, Merz, ha giurato di mantenere un “muro di fuoco” contro il principale partito di estrema destra tedesco AfD. Ma sta lentamente iniziando a incrinarsi, soprattutto nella parte orientale, dove l’AfD è in ascesa.

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La probabilità è quasi zero, ma i cristiano-democratici di Merz hanno recentemente fatto un primo passo verso la cooperazione invitando l’AfD a votare al loro fianco nel parlamento tedesco. Questa coalizione garantirebbe un’ampia maggioranza di 346 seggi nel Bundestag.

Il semaforo (Rosso-Giallo-Verde): L’esperimento dalla breve vita

La coalizione di centro-sinistra fra SPD, FDP e i Verdi ricorda i colori del semaforo, e per questo motivo una volta i Verdi proposero di rinominarla “Coalizione Senegal”. La versione di Scholz del semaforo è diventata nel 2021 la prima versa coalizione tripartito. Si è poi disgregata dopo mesi di scontri interni, che hanno dimostrato che il net-zero sulle emissioni, la mobilità sociale e il liberalismo economico con possono ancora stare insieme.

Il SPD è più lontano che mai dal vincere un’elezione nazionale, e questo è solo uno dei tanti motivi per cui la coalizione del semaforo rimarrà probabilmente spenta per un po’.

Rosso-verde: La coalizione unica

Con l’ascesa dei Verdi, la coalizione rosso-verde è emersa come la futura alleanza di sinistra, battezzata a livello nazionale intorno alla fine del millennio sotto Gerhard Schröder. Ma da quando Schröder ha perso il potere nel 2005, dopo due cicli elettorali, i dati dei sondaggi non hanno mai permesso una ripetizione a Berlino e potrebbero non farlo mai più.

La somma dei risultati elettorali rimarrebbe comunque al di sotto della maggioranza, per questo motivo la coalizione rosso verde rimarrà ancora a lungo impossibile.

R2G (rosso-rosso-verde): Coalizione Libano

Lo spettro della coazione tra SPD, Verdi e Die Linke (The Left) – in alcune occasioni definita come “Coalizione Libano” – sta emergendo come possibilità dal momento che i due ex alleati di governo insieme non raggiungono la maggioranza. I cristiano-democratici ne hanno approfittato, usandolo come spauracchio per gli elettori centristi, che detestavano la Sinistra per essere il partito successore del regime comunista della Germania Est. Tuttavia, una coalizione nazionale non si è mai concretizzata.

È vicina allo zero, ma potrebbe diventare una possibilità remota se i sondaggi migliorassero e l’SPD avesse la possibilità di formare un governo.

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Coalizione delle Bahamas (nero-giallo-blu): Il “reietto” dal sapore tropicale

Una coalizione di democristiani (neri), FDP (gialli) e l’AfD di estrema destra (blu) è considerata in Germania tanto lontana quanto il Paese alla cui bandiera è associata, le Bahamas. Il primo dopoguerra della Germania è stato però una sorta di coalizione delle Bahamas, che è durata per gran parte degli anni Cinquanta, quando i cristiano-democratici di Konrad Adenauer e l’FDP si sono uniti al Partito tedesco (DP), un partito nazionalista (non del tutto nazista). Il DP scomparve gradualmente. I cristiano-democratici giurarono di non lasciare mai emergere un nuovo partito di destra, che fu reso obsoleto dall’AfD.

Coalizione Mora (Nero-Rosso-Magenta): I nuovi arrivati

Una nuova aggiunta allo spettro politico tedesco, questa coalizione coinvolge i cristiano-democratici, la SPD e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), un partito populista di sinistra che prende il nome dal suo fondatore, che ha disertato la Sinistra. Il nome della coalizione deriva dalla miscela di colori neri, rossi e violacei del frutto. La prima versione è emersa a livello statale: dopo il successo schiacciante di BSW alle elezioni regionali dello scorso anno, la Turingia si è sentita alla frutta.

La prima coalizione mora è stata un matrimonio di convenienza, formato per costruire un governo stabile senza l’estrema destra. Una coalizione tra i cristiano-democratici e la sinistra populista è quasi impensabile, sempre che quest’ultima entri in parlamento.

Tuttavia, quanto sopra non rappresenta un elenco esaustivo. Esiste una miriade di altre alleanze, la maggior parte delle quali sono solo una possibilità ipotetica. Le combinazioni più fruttuose includono:

Coalizione Kiwi (Verde-Nero): Una coalizione in cui i Verdi sono in testa e il blocco di centro-destra è il partner minore – un esperimento finora visto solo nello Stato del Baden-Württemberg. Si tratta di un’inversione delle tradizionali dinamiche di potere, rispecchiata dal kiwi, prevalentemente verde con i suoi piccoli semi neri, che rende il nome della coalizione un po’ piccante.

Coalizione degli agrumi (verde-giallo): Date le dimensioni dei partiti coinvolti, questa è stata storicamente meno una coalizione e più un tentativo dei Verdi e dell’FDP di coordinarsi per i negoziati con la SPD. Ma questa alleanza è praticamente morta dopo la rottura della coalizione a semaforo. Il nome riflette l’inasprimento dei rapporti di coppia.

Coalizione “Spezi” (arancione-nero): Una specialità bavarese, questa coalizione comprende il partito bavarese gemello dei cristiano-democratici tedeschi – l’Unione Cristiano-Sociale (CSU) – e i Liberi elettori (FW), un partito liberal-conservatore con un marchio arancione. Il nome della coalizione deriva dalla bibita bavarese Spezi, un mix di cola e limonata all’arancia. Altri soprannomi includono la coalizione del basket. I Liberi elettori volevano entrare nel Bundestag quest’anno, ma ciò è ormai impossibile, confinando gli Spezi in Baviera per il prossimo futuro.

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Anche senza queste combinazioni, il gioco delle ipotesi sulla prossima coalizione di governo tedesca si preannuncia ancora una volta come una festa dei colori.

A cura di Sara Bertolli

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Disponibile anche in spagnolo



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