Oltre 140 imprenditrici e aspiranti tali presenti al convegno “Imprenditoria femminile: strumenti, opportunità ed etica finanziaria” svoltosi lo scorso 20 febbraio nella sala Conferenze in Largo Castello. All’iniziativa del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, con il supporto di Unioncamere, le professioniste hanno potuto toccare con mano i progetti e gli strumenti, anche governativi, a sostegno della crescita e della competitività delle imprese femminili.
L’incontro si è realizzato nell’ambito del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa ed è inserito all’interno del Piano nazionale imprenditoria femminile, gestito da Invitalia, per conto del Ministero delle imprese e del made in Italy con risorse del Pnrr. I lavori, moderati dalla presidente del Comitato imprenditoria femminile di Ravenna, Antonella Bandoli, hanno preso il via dopo i saluti istituzionali del vice presidente della Camera di commercio,
Paolo Govoni, del Prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello, e delle consigliere provinciali di parità, Annalisa Felletti e Carmelina Fierro.
Dopo una panoramica sull’evoluzione del sistema imprenditoriale femminile nazionale e locale a cura di Silvia Petrone dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne, Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere, ha illustrato le numerose iniziative che il sistema camerale mette in campo per sostenere l’ingresso e la partecipazione femminile al mondo del lavoro e dell’impresa. E’ toccato poi a Piero Alù di Innexta illustrare i più recenti strumenti finanziari dedicati alle donne imprenditrici mentre Gisella Ferri, vice presidente del Comitato, ha coordinato le testimonianze di due imprese femminili di successo, quelle di Caterina Paparella e Stefania Malavolti. Ha chiuso i lavori Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di commercio.
“La maggiore partecipazione delle donne alla vita produttiva, attraverso l’impresa – ha evidenziato Paolo Govoni – è una risorsa irrinunciabile per rilanciare la crescita dei territori ed avvicinarci agli standard europei. Purtroppo – ha proseguito il vice presidente della Camera di commercio – sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività professionalità nel mondo del lavoro. Non c’è dubbio che nelle iniziative che si stanno discutendo per sostenere la crescita, una grande attenzione vada posta a tutti quegli strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche. La Camera di commercio ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia mantenendo accesi i fari sul fenomeno, sia sostenendo il lavoro del nostro Comitato”.
“La tenacia nelle avversità – ha sottolineato Antonella Bandoli – è una caratteristica delle donne e le imprenditrici ferraresi e ravennati, alle prese con una crisi che non sembra attenuarsi, ne sono una ulteriore riprova. Nelle difficoltà congiunturali che stiamo attraversando, infatti, un dato positivo arriva proprio dal mondo dell’imprenditoria femminile, che si conferma una delle componenti più dinamiche del sistema economico locale. Le nostre imprenditrici – ha proseguito Bandoli – lottano ogni giorno e il Comitato è al loro fianco per accompagnarle nel percorso di qualificazione, innovazione, ricerca di nuovi mercati. Soprattutto, formuliamo proposte affinché sia più semplice fare impresa nella convinzione che potremo agganciare la ripresa se sarà riconosciuto e valorizzato l’impegno delle donne impegnate in azienda, interpreti eccellenti del ‘saper fare’, dei valori della tradizione produttiva
italiana, dell’unicità”.
“Nelle province di Ferrara e Ravenna – ha dichiarato Gisella Ferri – le imprese femminili danno lavoro al 17% di tutti gli addetti del settore privato, generando un valore aggiunto di oltre 4 miliardi di euro. Un universo complesso, dalle mille sfaccettature, contraddistinto da una forte spinta innovativa e, al tempo stesso, da un legame strettissimo con la storia e le tradizioni dei territori. Ma questi dati non devono distrarci dall’obiettivo principale: quello di creare una cultura del lavoro e un ambiente professionale amico delle donne, attento alle loro esigenze, capace di accogliere e valorizzare le loro capacità. Se alla politica spetta il compito di abbattere gli ostacoli per una completa realizzazione dei loro progetti di vita, alle donne, soprattutto giovani, chiediamo di superare scoraggiamenti e di intraprendere, con determinazione, la via dello studio, delle università, della specializzazione, della formazione professionale e dell’impresa”.
“Il Piano Nazionale Imprenditoria femminile – ha ricordato Tiziana Pompei – punta a diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne e ad aumentare la loro presenza nel mondo del lavoro e dell’impresa, anche attraverso iniziative di formazione e di orientamento ai percorsi di studio Stem nonché di sensibilizzazione verso le professioni tipiche dell’economia digitale. Il sistema camerale, grazie all’accordo di collaborazione stipulato da Unioncamere con il Dipartimento delle Pari Opportunità sempre nell’ambito delle iniziative del PNRR, è impegnato anche nella diffusione del sistema di certificazione della parità di genere – ha concluso il vice segretario generale di Unioncamere – elemento di fondamentale importanza per la crescita del nostro Paese
“Quanto abbiamo ascoltato nel corso del convegno – ha sottolineato Mauro Giannattasio nel concludere i lavori – conferma che le donne, nell’economia come in tanti altri campi, per esprimersi e realizzarsi debbano affrontare un supplemento di fatica, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività. Come se alle donne fossero richiesti obblighi ulteriori e dovessero continuamente superare esami e giudizi più rigorosi. Ma una volta per tutte diciamocelo: non esistono settori, campi, recinti, barriere che possano limitare la creatività delle donne e la loro libera capacità di scelta. L’impresa, il fare impresa, al maschile o al femminile, è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione dei valori della vita”.
Grazie per aver letto questo articolo…
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link