Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Il tema è quello dei sensori e della segnaletica da apporre ai mezzi commerciali e pesanti per gli angoli ciechi, già oggetto di contenzioso giudiziario con il comune di Milano. Anche il Comune di Firenze con l’approvazione di una mozione da parte del Consiglio Comunale ha avviato il percorso per stabilire una nuova regolamentazione degli accessi alle zone centrali della città. Assotir ha chiesto un incontro in via preliminare per rappresentare le ragioni delle imprese di trasporto che non possono essere sballottate da continui balzelli e che non ci stanno ad essere accusate di negligenza nei confronti del tema della sicurezza che riguarda tutti, autisti compresi.
“Ringraziamo per la disponibilità del Comune Firenze ed in particolare l’assessore Andrea Giorgio e i presidenti delle competenti Commissioni Consiliari, Giovanni Graziani e Renzo Pampaloni per aver organizzato questo primo incontro interlocutorio – ha dichiarato il segretario Nazionale Assotir Claudio Donati.
Il tema è delicato e riguarda l’introduzione di una regolamentazione per dotare i mezzi commerciali e pesanti di segnalazione e di sensori per i cosiddetti angoli ciechi, ovvero quelle zone dei mezzi che chi guida non può controllare e vedere direttamente, ha proseguito Donati.
Nel comune obiettivo di migliorare sicurezza e vivibilità delle zone centrali della città, ASSOTIR ha rappresentato alcune criticità soprattutto di ordine tecnico, in viste dell’adozione di tali provvedimenti. Ovvio, ha incalzato Donati, che un aumento della sicurezza è parte integrante e anche scontata del modus operandi degli operatori del trasporto e c’è bisogno di approfondire e determinare con precisione le caratteristiche di queste nuove strumentazioni che sono sì, obbligatorie per i nuovi mezzi immatricolati dal luglio 2024, ma che presentano anche una grande variabilità di dotazioni e di caratteristiche tali da generare una oggettiva mancanza di standards e di riferimenti puntuali, per i mezzi immatricolati prima di quella data.
Il problema si pone quindi certamente per tutti i mezzi in circolazione precedenti all’obbligo di dotazione attuale e si pone anche per le definizioni tecniche di tali strumentazioni. Una normativa statale che recepisca la direttiva europea in materia, in modo uniforme per tutto il territorio nazionale e quindi per tutte le città, sarebbe sicuramente auspicabile. Assotir ha già avviato un confronto a livello Ministeriale e parlamentare, ma essa è frenata proprio dalle difficoltà tecniche accennate, ha concluso Donati.
Rispetto agli esiti dell’incontro a cui ha partecipato anche il responsabile Assotir Toscana Maurizio Bandecchi “abbiamo riscontrato la seria disponibilità ed il pragmatismo dell’approccio del Comune di Firenze, nei diversi ruoli di Consiglio e di Amministrazione, che ha assicurato, come del resto contenuto nella mozione Consiliare che ha avviato il percorso, anche il coinvolgimento delle categorie economiche compreso il trasporto. Ci pare la cosa più corretta da fare e ringraziamo per questo nell’ auspicio che si possa arrivare a comporre un quadro normativo e regolamentare, che faccia compiere uno stabile passo avanti verso il comune obiettivo di maggiore sicurezza e vivibilità e sostenibilità, per tutti. Occorre anche rammentare che il trasporto delle merci, anche in ambito urbano rappresenta un servizio ineludibile per ogni categoria di soggetti residenti, turisti o imprenditori che siano e quindi ogni fattore che comporta difficoltà o penalizzazione del servizio di trasporto, ricade direttamente sulla città. Ecco perché, nel dover garantire il percorso di aumento delle condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti, per fare un esempio, è importante ascoltare anche il punto di visto dei trasportatori che non si sottraggono certo a questo impegno, ma che chiedono di farlo secondo logica e possibilità. Il comune di Firenze però secondo quanto emerso nell’incontro, sta adottando un approccio di corretto ascolto e questo ci conforta”.
“Noi di ASSOTIR continueremo, a Firenze come altrove, – ha concluso il segretario Donati –a dare la nostra disponibilità soprattutto per scongiurare uno schema buoni/cattivi che non rappresenta la complessità della situazione e che allontana da quelle soluzioni efficaci e stabili di cui abbiamo tutti bisogno. Cercheremo di portare il nostro contributo per soluzioni praticabili e sensate. E ci opporremo al rischio di una Babele incomprensibile e impraticabile per le caratteristiche del trasporto, nelle quali ogni luogo potrebbe adottare soluzioni differenziate”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link