Da Russo a De Tommaso si rispolvera il progetto della metropolitana di superficie del Tirreno

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Il sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso propone una metropolitana leggera di superficie del Tirreno per collegare i comuni costieri, l’università di Arcavacata e l’aeroporto di Lamezia Terme, un progetto che torna dopo 25 anni dall’epoca del sindaco Russo a Scalea

La stazione di San Lucido

San Lucido, 21 febbraio 2025 – Si rispolvera un progetto che ha fatto molto discutere in passato, soprattutto nell’area dell’alto Tirreno cosentino, anche 25 anni fa a Scalea con il sindaco Russo: la metropolitana di superficie del Tirreno, ora ripresa dal sindaco di San Lucido De Tommaso. Uno strumento di trasporto ritenuto valido dalla maggior parte della popolazione per i collegamenti lungo i paesi che costellano la costa del Tirreno cosentino. Ma c’è di più. In passato si era pensato anche di allungare il servizio di “metropolitana” fino all‘aeroporto di Lamezia Terme. Nelle serate estive, inoltre, avrebbe potuto rappresentare una valida via di comunicazione fra i vari centri favorendo il turismo, la presenza ai vari eventi che si svolgono nei comuni costieri. Infine un ulteriore beneficio di tale progetto, se ben organizzato, sarebbe stato anche una sicura limitazione del traffico sull’unica arteria di comunicazione costiera, la strada statale 18.

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Gli ambientalisti erano stati fra i paladini dell’idea ufficialmente resa pubblica durante il convegno sui trasporti del Tirreno, tenuto nel lontano 2002 al Palazzo del Capo di Bonifati, con la partecipazione di due assessori provinciali ai trasporti del tempo: Rosetta Console e Franco Veneziano, e dei sindacati del settore. Ancor prima il sindaco di Scalea Russo, nel 2001 aveva tentato di dar corpo al progetto. Nel 2014 anche l’amministrazione di San Lucido, che ora torna a spolverare la vecchia idea, confermava l’intenzione di perseguire l’obiettivo. L’assessore dell’epoca Amalia Gnisci, si dichiarava a favore della proposta lanciata dal movimento “Italia del Meridione”. Insomma sono diversi gli interventi a favore dell’infrastruttura che forse non avrebbe richiesto neanche grandi investimenti. Eppure, negli anni, l’idea si è dispersa tornando nei cassetti dei vari comuni.

Il nuovo progetto

Metropolitana leggera del Tirreno da san Lucido

Il sindaco di San Lucido De Tommaso

Adesso è il sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso, a soffiare sulla polvere. «Una metropolitana leggera in grado di unire davvero i paesi del litorale tirrenico, e di unire il Tirreno cosentino all’università di Arcavacata e al capoluogo cosentino, implementando anche il trasporto per e dall’aeroporto di Lamezia Terme. Un progetto ormai improrogabile e mai concretizzatosi negli anni». Questo afferma Cosimo De Tommaso. «Può esser gratuita per i fruitori perché utilizzerà le linee e l’impiantistica già presenti, serve – aggiunge De Tommaso – ad unire i territori, evitando in realtà di isolare delle zone, anche dell’entroterra nepetino e della Riviera dei Cedri, che hanno difficoltà ad usufruire del diritto alla mobilità. Finora, alcuni fattori e delle diversità di vedute hanno rallentato l’iter, ma l’opera è perfettamente realizzabile, risulta sostenibile dal punto di vista ambientale, e può definitivamente rilanciare la costa tirrenica, il capoluogo bruzio e la Calabria tutta».

Nel 2001

Ad aprile del lontano 2001 l’ex sindaco di Scalea Mario Russo affermava “La metropolitana del Tirreno si può fare ed estendendola fino a Sapri, potrebbe diventare la metropolitana del golfo di Policastro”. Un progetto ambizioso che aveva anche un nome: “Il treno del Tirreno” o “La metropolitana del Tirreno”. Il progetto, già allora, mirava a recuperare le piccole stazioni, ormai in disuso, dei paesi della zona e a realizzare dei treni navetta che poevano fermarsi in tutte le stazioni garantendo ai numerosi turisti spostamenti più veloci e più capillari.

C’è il sostegno dei sindaci

Anche oggi, il sindaco De Tommaso conferma: «Questa idea, gode già del sostegno di molti sindaci del territorio, è aperta a quanti vorranno sostenerla in un tavolo istituzionale con la Regione Calabria e la Provincia di Cosenza in prima battuta, ed è priva di colori politici e di primogeniture. La realizzazione di una metropolitana leggera consentirebbe anche a tantissimi abitanti della provincia di Cosenza di recarsi nelle località del Tirreno cosentino con facilità e per tutto l’anno, incrementando le presenze nei nostri comuni, e darebbe la possibilità a lavoratori, studenti, e cittadini di recarsi a Cosenza, all’università della Calabria, nell’hinterland, con facilità. Inoltre – grazie a questa opera – si devono realizzare collegamenti, anche con bus e navette, verso l’aeroporto di Lamezia Terme. Anche l’aspetto legato alla sicurezza è nevralgico. Le arterie stradali non sono più adatte e sicure per un’alta percorribilità, soprattutto nei mesi estivi. Una metropolitana leggera serve a decongestionare il traffico e se attiva anche di notte, specialmente in estate, si eviterebbero molti incidenti stradali, e sarebbe un mezzo utilizzato dai giovani per spostarsi in sicurezza».



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