Stop al freddo in Emilia-Romagna ma rischio nebbie

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Ultimo fine settimana di febbraio che tenterà di rimettersi in careggiata, almeno per quanto riguarda le temperature, complice l’affermarsi dell’alta pressione che aumentando da ovest interromperà definitivamente il flusso freddo orientale. Così l’ondata di freddo intenso che ha lambito l’Italia in questi giorni, dopo aver stretto in una morsa di gelo paesi come Est Germania, Polonia e Repubblica Ceca, si dirigerà verso sud-est in direzione di Grecia e Turchia, dove continuerà a portare condizioni climatiche anche estreme.

L’Emilia-Romagna, che rientra in quelle regioni settentrionali che, a causa dei medesimi spifferi di aria artica, hanno visto scendere la colonnina di mercurio al di sotto dei valori medi stagionali, potrà viceversa attendersi nei prossimi giorni un aumento graduale delle temperature. L’Atlantico, all’origine di questa manovra, che tra venerdì 21 e sabato 22 torna a far sentire la propria influenza attraverso un flusso di correnti meridionali sul Mediterraneo, che da una parte potranno risultare sicuramente più temperate, ma dall’altra richiameranno anche una maggior umidità. Altrettanto, nemmeno fossimo a Carnevale, dopo un venerdì ben soleggiato potremmo dover far i conti con una spessa nuvolosità nel prossimo weekend e forse anche qualche sporadica precipitazione per l’avvicinarsi di una debole precipitazione.

Venerdì 21 febbraio: cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso per presenza di velature che sulle pianure in genere non pregiudicheranno il buon soleggiamento. Lungo i crinali appenninici e nel corso del pomeriggio sul settore occidentale ispessimento di nuvolosità stratificata fino a divenire molto nuvoloso o coperto in serata. Possibilità di locali foschie e banchi di nebbia sulle aree di pianura durante le ore più fredde della giornata.

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Sabato 22 febbraio: Molte nubi sopratutto in Emilia, dove il cielo potrà risultare da molto nuvoloso a coperto con possibilità di deboli e irregolari precipitazioni sulla rispettiva dorsale appenninica. Parzialmente nuvoloso sul restante territorio, con parziali aperture durante la seconda parte della giornata. Neve solo a quote di 1700-1900 metri ca, più in basso solo in occasione di locali fenomeni moderati lungo i versanti ligure e toscano. Possibili formazioni di foschie e banchi di nebbia al primo mattino e dopo il calar del sole in prossimità delle pianure.

Domenica 23 febbraio: Molto nuvoloso su gran parte del territorio regionale salvo una tendenza a parziali aperture durante il pomeriggio, più probabile sui settori centro-orientali. Deboli e irregolari piogge lungo i rilievi appenninici emiliani anche a quote alte, ma senza fenomeni significativi previsti. In serata formazione di foschie o banchi di nebbia sulle pianure.

Temperature: minime inizialmente stazionarie o in lieve flessione comprese tra -2 e 3 gradi con valori inferiori di qualche grado in aperta campagna e diffuse deboli gelate, andranno ad aumentare, portandosi domenica attorno a 5-6 gradi. Le massime, anche esse in aumento fino a 12-14 gradi. Venti: deboli variabili o quasi assenti in pianura, deboli meridionali sui rilievi. Mare: poco mosso o quasi calmo.

Le condizioni anticicloniche che, nonostante qualche intoppo, ci terranno compagnia nel weekend, non subiranno variazioni rilevanti all’inizio della prossima settimana. Tuttavia, l’alta pressione non riuscirà a consolidarsi con decisione sul nostro Paese, al contrario lascerà spazio al flusso umido e instabile che nei giorni a venire sarà causa di altri disturbi nuvolosi. Se la tendenza verrà confermata potremmo attenderci un deterioramento del tempo già a partire da Lunedì 24 con nuvolosità sempre più estesa ed un aumento di probabilità di precipitazioni anche sulle pianure a causa di alcune perturbazioni che, transitando sull’Europa centrale verso i settori orientali del continente, potrebbero erodere ameno parzialmente il campo di alta pressione raggiungendo così il Nord Italia martedì 25.

L’evoluzione successiva diventa piuttosto incerta, ma non è escluso che l’instabilità possa accentuarsi mercoledì 26, nel momento in cui un’area depressionaria più organizzata si venga a generare nel Mediterraneo provocando un peggioramento sensibile e diffuso. Risulta al momento difficile definire con precisione se e come tale vortice dovrebbe approfondirsi e quali sarebbero le zone più coinvolte, ma, in ogni caso, il maltempo potrebbe acuirsi a partire da mercoledì al Centro-Nord e forse proseguire anche nei giorni successivi, con altre piogge, nevicate sulle Alpi e anche in Appennino. Si tratta di una tendenza ancora incerta che dovrà trovare riscontri e darà seguito a ulteriori dettagli nei prossimi aggiornamenti.

Roberto Nanni

• Tecnico Meteorologo AMPRO Meteo Professionisti

• Certificato dal World Meteorological Organization DTC-TMT-004-19

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• Divulgatore scientifico

• Consulente ambientale



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