La partenza è stata decisamente buona. Il primo mese di applicazione del contributo di soggiorno a Caserta ha già dato risultati apprezzabili, nonostante si sia ancora in una fase di rodaggio in quanto il sistema non è ancora a pieno regime. Infatti, non tutti i gestori di strutture ricettive sono iscritti alla piattaforma Paytourist Caserta messa a disposizione dal Comune, assenze che, però, di giorno in giorno si vanno colmando. Intanto, è già possibile fare una prima stima degli introiti relativi alla tassa raccolti nel mese di gennaio. Il contributo pagato dai turisti direttamente nelle strutture e che, poi, viene da queste versato nelle casse del Comune appare soddisfacente, sebbene quello attuale sia, per Caserta, un periodo di bassissima stagione turistica. Il conteggio delle entrate, per il mese di gennaio disponibile da qualche giorno (le somme vanno versate entro il 15 del mese successivo) è di 8.305 euro per le 85 strutture registrate su Paytourist. Un numero, questo delle strutture, che è già cambiato. Ieri, infatti, se ne contavano 90 sulla piattaforma, dove, appunto, si può leggere in tempo reale il dato, continuamente e costantemente aggiornato, sia delle presenze che delle strutture ricettive. Anche se rimane una incongruenza fra il dato riferito alla piattaforma e quello relativo al censimento regionale, secondo il quale a Caserta risultano esserci, complessivamente, 126 strutture ricettive fra alberghi (sono 17), B&B, affittacamere e locazione brevi. Comunque, a conti fatti, la cifra raccolta è di tutto rispetto se si considera che il contributo di soggiorno da versare è decisamente contenuto: a persona a notte per un massimo di 10 giorni si paga 1,50 euro per hotel e alberghi della categoria tre stelle e i b&b, due euro per i quattro stelle e 3 per i 5 stelle (questi inesistenti a Caserta). Peraltro, gli introiti dovrebbero essere destinati a crescere: i prossimi mesi sono quelli nei quali si verificano le maggiori presenze e, dunque, quelli che porteranno nelle casse del Comune “destinazione turismo”, ulteriori risorse.
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Una svolta significativa per Caserta, insomma, che potrà avvalersi di fondi dedicati, appunto, a “tutto quanto fa turismo”. Dal decoro urbano, ai servizi di accoglienza, all’assistenza ai visitatori, ognuna di queste voci dovrebbe giovarsi della nuova tassa. Sulla destinazione degli introiti e le tempistiche di spesa, l’assessore alle attività produttive, Carmine Lasco, ha già in altre occasioni chiarito che, solo dopo sei mesi dall’entrata in vigore della tassa, ci sarà una prima valutazione per quantificare il ricavato ed effettuare una programmazione, sempre, però, all’interno del comparto turistico. «Dobbiamo valutare in prospettiva – dice – ciò che concretamente si riuscirà a raccogliere. Ma le premesse mi sembrano più che incoraggianti. Infatti, non solo registro l’adesione dei turisti, ma anche la soddisfazione degli esercenti per l’agevole gestione di questa novità anche grazie al software che abbiamo messo a disposizione e che la maggior parte di loro sta utilizzando. Senza contare che si tratta di un prezioso strumento per scovare abusivi o evasori: utilizzando anche l’intelligenza artificiale, riusciremo a combattere l’abusivismo e l’approssimazione, mentre garantiremo una sicurezza maggiore a quegli operatori che rispettano le regole e alla stessa utenza».
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Dunque, a giugno è previsto un primo report sulle entrate effettive. «Sarà allora – annuncia l’assessore – che, condividendo le considerazioni e le decisioni con i componenti del Tavolo del turismo, potremo stabilire il da farsi e anche a cosa destinare i fondi raccolti con l’imposta di soggiorno. Ma certo, fino ad allora non staremo fermi a guardare». Il riferimento è all’annunciata manifestazione “Comunalia”, di cui si vanno delineando i contorni. «Per ora stiamo raccogliendo idee e proposte per costruire il cartellone, ma il tempo per questa fase preliminare sta per scadere. Immediatamente dopo, prendendo in considerazione i suggerimenti che ci saranno arrivati dalle associazioni e dai gruppi che operano nell’ambito culturale e dello spettacolo, saremo in grado di stabilire un calendario di appuntamenti che verranno articolati nei fine settimana di aprile, maggio e giugno. L’intento – conclude l’assessore – è di cercare di trattenere i visitatori in città per più di una giornata, offrendo loro spettacoli, iniziative, attività teatrali, musicali e di spettacolo, in genere».
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