SOSTENIBILITÀ | Dal vigneto alla bottiglia nuovo modello di governance: 4 Denominazioni toscane si alleano

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Si chiama Concerto il progetto che ha messo insieme quattro importanti Denominazioni toscane. A Montepulciano, in provincia di Siena, la fase finale dell’iniziativa di cui capofila è stato il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Coinvolte università e centri di ricerca con la finalità di migliorare la governance del sistema vitivinicolo regionale, a partire proprio dalle aziende produttrici.


 

(TurismoItaliaNews) Presentati i risultati del progetto Concerto, iniziativa fortemente voluta dal Consorzio stesso, capofila, insieme ad altri tre Consorzi di tutela toscani che hanno partecipato (Morellino di Scansano, Brunello di Montalcino e Bolgheri, Bolgheri Sassicaia) con l’obiettivo di rivoluzionare la governance dei territori puntando sulla sostenibilità. Il progetto mira, infatti, a dimostrare l’efficacia di un “nuovo modello di governance della produzione del vino sostenibile” e al trasferimento dell’innovazione e alla comunicazione della sostenibilità. Tra i partner del progetto, oltre ad aziende pilota, anche le Università degli studi di Siena e Milano-Bicocca.

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Dal vigneto alla bottiglia nuovo modello di governance: 4 Denominazioni toscane si alleano

Gli obiettivi specifici realizzati sono la definizione del sistema di gestione della sostenibilità di denominazione documentale supportato da una piattaforma informatica altamente efficiente per il coordinamento e il monitoraggio della sostenibilità delle aziende aderenti al progetto. Questo sistema si alimenta dei dati dei quaderni di campagna delle aziende vitivinicole e di altri dati produttivi connessi alla piattaforma centralizzata del Consorzio, consentendo l’autocontrollo sulle operazioni colturali delle aziende aderenti al protocollo viticolo di buone pratiche adottato dal Consorzio.

Inoltre, l’implementazione di un sistema di indicatori territoriali che aiuti a valutare le prestazioni ambientali delle pratiche di campo attraverso opportuni indicatori e modelli, e contribuisca a comunicare lo status quo aziendale in termini di sostenibilità ambientale e le azioni di miglioramento intraprese. Questo strumento sarà a disposizione delle aziende e dei Consorzi e sarà un utile complemento del sistema di gestione della sostenibilità per l’identificazione degli impatti ambientali in termini di impronta idrica e carbonica e di sfruttamento delle risorse. Per finire la definizione di sistemi di analisi semiautomatici di supporto alle decisioni (Dss) che facilitino la sostenibilità ambientale nell’ottica di mitigazione e/o adattamento ai cambiamenti climatici.

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“Non poteva che partire da Montepulciano questa iniziativa, denominazione già certificata con la norma Equalitas – ha spiegato i lavori il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – avere collaborazioni così importanti che credono nella stessa direzione vuol dire anche di poter lavorare insieme per migliorare la viticoltura regionale”. Un concetto questo ribadito dalla Regione Toscana, con l’intervento del direttore Agricoltura e Sviluppo Rurale,Roberto Scalacci: “Come Regione ci prendiamo sempre più la responsabilità di promuovere iniziative come questa ed estenderle non solo alla viticoltura, ma anche a tutto il sistema agroalimentare regionale; sul fronte della sostenibilità, infatti, siamo avanti rispetto anche a direttive comunitarie e mettere a sistema progetti congiunti non può che facilitare il raggiungimento di certi obiettivi”.

L’iniziativa ha visto la partecipazione, oltre che dei rappresentanti dei Consorzi e delle aziende vitivinicole coinvolte, del presidente di Equalitas, Riccardo Ricci Curbastro, il direttore di Valoritalia, Giuseppe Liberatore e il presidente del Santa Chiara Lab (spinoff dell’Università di Siena), Angelo Riccaboni.



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