Un pilastro strategico che abbraccia tre dimensioni fondamentali: ambientale, sociale ed economica. È così che UCB Pharma, azienda biofarmaceutica impegnata nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti capaci di cambiare la vita delle persone affette da malattie neurologiche e del sistema immunitario, considera la sostenibilità.
A confermarlo l’Amministratore delegato italiano Federico Chinni che afferma: «Crediamo che la sostenibilità non sia un obiettivo isolato ma un principio che guida ogni nostra attività per rendere il sistema sanitario più resiliente e sostenibile nel lungo periodo. Non si tratta solo di ridurre l’impatto ambientale, ma di adottare un approccio olistico che garantisca un accesso equo alle cure, migliori la qualità della vita dei pazienti e crei valore per l’intero ecosistema sanitario. La nostra visione si basa su cinque pilastri: innovazione ed equità nell’accesso alle cure, cura per le persone che lavorano con noi, supporto alle comunità in cui operiamo, gestione responsabile delle risorse economiche e diminuzione dell’impatto ambientale».
Dalle parole ai fatti
Per l’azienda l’approccio alla sostenibilità si traduce in azioni su tre livelli: ambientale, sanitario e sociale. «Sul piano ambientale, abbiamo implementato pratiche di efficienza energetica nei nostri stabilimenti, adottando fonti rinnovabili e sistemi avanzati per il risparmio idrico. Promuoviamo l’economia circolare, ottimizzando l’uso delle materie prime, riducendo i rifiuti e incentivando il riciclo dei materiali utilizzati nei processi produttivi.
Sul piano sanitario, ci impegniamo a collaborare con istituzioni pubbliche e private per rendere il sistema sanitario più efficiente e sostenibile, rimuovendo le barriere all’accesso all’innovazione terapeutica per i cittadini. Lo facciamo nel mondo delle malattie rare, in quello delle malattie autoimmuni e dell’osteoporosi, attraverso progetti nazionali e regionali, collaborando con associazioni di pazienti e di cittadini».
Tra le iniziative quella della partecipazione al report “Salute & Sostenibilità” con The European House – Ambrosetti, per ricercare e condividere strategie per garantire sostenibilità a livello nazionale in un’ottica di lungo periodo. A livello sociale, invece, l’azienda investe nel benessere delle comunità in cui opera. Per questo ha avviato programmi di volontariato aziendale collaborando con enti come Dynamo Camp e SOS Bambini, coinvolgendo direttamente i dipendenti.
«Un aspetto centrale del nostro impegno riguarda la governance etica. Siamo parte del Global Compact Network Italia e ci allineiamo ai principi internazionali di responsabilità sociale d’impresa, diritti umani e tutela ambientale» continua il Dottor Chinni.
Il successo passa anche per le D&I
Per UCB Pharma, dice l’ad, la diversità e l’inclusione sono elementi per il successo aziendale. «Un ambiente inclusivo stimola l’innovazione e il benessere dei dipendenti, migliorando la capacità di rispondere ai bisogni dei pazienti. Il nostro impegno si traduce in politiche aziendali concrete, che garantiscono pari opportunità e la valorizzazione del talento, indipendentemente da genere, età o background culturale.
Attualmente, vantiamo un gender balance equilibrato, con una presenza femminile significativa anche nei ruoli dirigenziali. Offriamo programmi di mentoring e formazione per supportare la crescita professionale e promuovere un ambiente di lavoro equo» dichiara Chinni.
Verso un futuro green
Nonostante l’era Trump stia già facendo conoscere i suoi effetti, l’approccio di UCB Pharma alla sostenibilità non sembra fare passi indietro, anzi il contrario. «Per il futuro, ci poniamo obiettivi ambiziosi: raggiungere il Net Zero per tutte le emissioni entro il 2045, assicurare l’accessibilità ai nostri trattamenti innovativi a tutti i cittadini che ne hanno diritto e rafforzare il nostro impatto sociale sulle comunità locali.
Continueremo a investire in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di offrire terapie sempre più mirate ed efficaci per i pazienti. Inoltre, nei nostri studi clinici, ci impegniamo a includere una rappresentanza equa di genere e categorie di pazienti diversificate, per garantire trattamenti più efficaci per tutti. Per noi, la sostenibilità non è un punto di arrivo, ma un percorso in continua evoluzione. Continueremo a lavorare per integrare innovazione, inclusione e responsabilità ambientale, con l’obiettivo di costruire un sistema sanitario sempre più equo e sostenibile» conclude Chinni.
Foto: Forbes.it
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