Controversie commerciali, mano alla riforma

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


«Mi elettrizza entrare in contatto con un organismo di rilievo mondiale come questo e osservare nella pratica ciò che si approfondisce nel lavoro di ricerca». «Era la mia prima volta all’Onu: mi sono sentito come un bambino al luna park». Sono i commenti dell’assegnista di ricerca Filomena Medea Tulli e dello studente Francesco Campaci al rientro da Vienna. Con loro c’era Sondra Faccio, professoressa della Scuola di Studi internazionali: «Filomena e Francesco hanno colto l’opportunità di fare esperienza in una realtà di quelle in cui potrebbero un giorno lavorare, capirne i meccanismi e portare il loro contributo in un contesto di primo piano, assieme ai rappresentanti dei vari paesi, esperti e ong di tutto il mondo». Dallo scorso anno, infatti, la Scuola di Studi internazionali dell’Università di Trento è membro osservatore della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (Uncitral). La delegazione trentina prende parte al gruppo di lavoro impegnato sulle riforme relative al meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori stranieri e stati.

Le controversie tra investitori internazionali e stati sono spesso frutto di interessi di segno opposto. Da un lato, l’esigenza dello stato di tutelare interessi di carattere generale, come l’ambiente e la salute; dall’altro l’interesse delle imprese (multinazionali) di tutelare i propri investimenti a fronte delle riforme introdotte dagli stati. Le controversie coinvolgono diversi settori, in ogni parte del mondo. Dal blocco, per motivi ambientali e sociali, delle trivelle nell’Adriatico impugnata da una multinazionale dell’energia, alle avvertenze per la salute sui pacchetti delle sigarette contestate da una multinazionale del tabacco in Uruguay, al rifiuto di estendere l’area di un hotel turistico per la tutela di una riserva protetta in Costa Rica. Il gruppo trentino ha preso parte per la prima volta ai lavori della Commissione la scorsa primavera a New York, con i docenti Marco Pertile e Sondra Faccio, e poi due volte nella sede di Vienna. L’ultima ha visto la partecipazione anche di Filomena Medea Tulli e Francesco Campaci. Durante la sessione, oltre alle riunioni quotidiane, al mattino e al pomeriggio, sono organizzati una serie di eventi collaterali, dai convegni ai cocktail diplomatici. 
Francesco Campaci, al primo anno del corso di laurea magistrale in European and International Studies, sottolinea: «Esperienze come questa offrono l’opportunità unica, soprattutto per noi studenti della Scuola, di conoscere la realtà diplomatica e sperimentare il funzionamento delle Nazioni Unite, in un contesto privilegiato e talvolta informale». Per Filomena Medea Tulli è un’occasione straordinaria di potersi confrontare con rappresentanti delle diverse aree geografiche del mondo, in un contesto dinamico e dove l’età media è giovane. Altro aspetto che riporta è «il grande interesse anche per le voci più accademiche che si coglie nei gruppi di lavoro, segno di un dialogo che dovrebbe sempre caratterizzare il rapporto tra ricerca e pratica». 
Unico ateneo italiano rappresentato, l’Università di Trento «contribuisce alle riforme del meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitore straniero e stato con la sua expertise» ribadisce Sondra Faccio.
Tra i principali temi in discussione c’è la riforma dell’arbitrato. Spiegano: «Un documento in elaborazione (“Provisions on procedural and cross-cutting issues”) traccia le linee guida per rendere i procedimenti arbitrali più efficienti, soprattutto in relazione ad aspetti che sono stati rilevati come critici dagli stati e dagli operatori del settore, quali l’elevato costo e l’eccessiva durata delle cause. Le azioni che gli investitori stranieri possono intentare contro uno stato in caso di violazione degli standard di investimento, sono percepite dagli stati come un limite al proprio potere regolamentare. Tanto più che detti procedimenti arbitrali possono condurre a condanne pecuniarie esorbitanti per lo stato. Le linee guida in discussione hanno, tra gli altri, l’ambizione di attenuare il rischio di ‘stallo normativo’ (regulatory chill) e di stabilire dei parametri per la quantificazione del danno».
«Il secondo documento in discussione (Draft statute of a standing mechanism for the resolution of international investment disputes) riguarda l’istituzione di un meccanismo permanente per la risoluzione delle controversie in materia di investimento che possa affiancare o sostituire l’esistente meccanismo basato su tribunali arbitrali ad hoc. A questo proposito, ci si è confrontati sulle modalità di selezione e nomina, durata dei mandati, retribuzione delle persone che saranno chiamate a fare parte di questa nuova camera arbitrale multilaterale».
Dalle delegazioni sono arrivati vari commenti e suggerimenti di modifica. «Sul primo documento – riferiscono – il dibattito ha evidenziato alcune differenze tra paesi. La Cina e gli esponenti del G77 (con i paesi cosiddetti in via di sviluppo) chiedono una riforma profonda, mentre l’Unione Europea e gli altri paesi cosiddetti sviluppati sono più propensi a una revisione delle norme esistenti. Per quanto riguarda la bozza di statuto dello “Standing Mechanism”, la discussione si è incentrata sulla priorità di assicurare imparzialità e legittimazione al meccanismo». Nelle prossime riunioni in programma tra Vienna e New York, il gruppo di lavoro dell’Uncitral metterà mano alle bozze dei due documenti alla luce di queste osservazioni.
All’Università di Trento, intanto, vi è l’auspicio che la partecipazione della Scuola di Studi internazionali come membro osservatore ai lavori della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale divenga un’attività didattica “pratica” che possa coinvolgere studenti e studentesse dei corsi di laurea magistrale in European and International Studies e International Security Studies e di offrire altre occasioni di interazione con le istituzioni internazionali.



Source link

Contabilità

Buste paga

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link