Brunori Sas, la vera promozione della Calabria. Altro che Capodanno Rai…



Brunori Das e la Calabria

di Pino Tassi

La Regione Calabria ha impegnato quasi 50 mila euro per una promozione radio visiva durante il Festival di Sanremo. Lo scopo sarebbe quello di promuovere l’immagine della nostra regione. La domanda che nasce spontanea è la seguente: se per questa campagna radio abbiamo speso € 48.800 Iva inclusa, quanto avremmo dovuto spendere per ripagare la promozione dell’immagine della Calabria che ci sta regalando Brunori Sas?

Eh sì, perché Dario Brunori sta portando a Sanremo non solo una canzone d’amore verso la figlia, ma una canzone dove c’è anche l’anima della Calabria.

“Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele/E le persone buone portano in testa corone di spine/Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino/E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane/E a tutta questa felicità io non mi posso abituare…”

Lo stesso Brunori ha spiegato più volte il significato della sua canzone: “L’albero delle noci sta davanti casa mia. Lo osservo sempre quando mi frulla qualcosa in testa, anche perché da anni sono convinto che sia lui a suggerirmi le canzoni che scrivo. D’altronde non avendo gli alberi, soprattutto quelli secolari, nessun interesse per i rendiconti Siae, mi sembrava doveroso quantomeno tributargli una canzone. E sono contento di averlo fatto con un brano che mi fa il cuore dolce e in cui ho cercato con coraggio di cantare la gioia, ma anche l’inquietudine che una nuova nascita porta con sé: l’amore che non chiede niente in cambio, la felicità assurda e a tratti incontenibile, ma anche la paura di poterla perdere ‘sta felicità, il rimpianto per la vita di prima, il tempo che non torna. E poi la terra, le radici, le stagioni, le foglie che vanno e quelle che vengono. E forse su tutto l’altalena perenne fra il bimbo che vorrebbe eternamente raccontare (e raccontarsi) favole e l’adulto che sa quanto importante sia ciò che risiede nell’ombra”.

E’ l’unico cantante in gara con una canzone che parla certamente di una storia intima e personale come il rapporto con una figlia ma che inserisce il tutto nell’ambiente in cui vive non descrivendolo in maniera favolistica ma con parole a volte crude che descrivono le contraddizioni di “una terra crudele dove la neve si mescola al miele”. A questo si aggiunga la sua simpatia e leggerezza nel parlare anche dei nostri riti scaramantici, il “rito dell’affascino”, una pratica popolare legata alla superstizione ed al malocchio. “Quindi, se tu sbadigli e hai mal di testa, di solito ti dicono: vedi che forse ti hanno affascinato. È una sorta di bollettino medico popolare che prevede questa diagnosi. Ci sono alcune persone che, nella notte di Natale, imparano dalle vecchie tradizioni a sfascinare e a dirti chi ti ha affascinato, se maschio o femmina, e a toglierti l’affascino…”.

Brunori racconta a tutta l’Italia attraverso una sua storia intima la vera essenza della nostra terra. Non narra l’immagine stereotipata della bellezza del nostro mare, della montagna, dei borghi, racconta la nostra cultura popolare, ironizzandoci anche su. Racconta gli aspetti identitari veri della nostra gente. L’anima della Calabria, quella bella e quella nera con un tocco leggero e garbato, senza alcuna retorica e con tanta autoironia. Il terzo posto finale è stato un successone ma sarebbe stato lo stesso anche se non fosse arrivato direttamente sul podio.

E tutto questo è la dimostrazione di come dovrebbe essere fatta una vera promozione della nostra Calabria, una promozione che trasmetta quel modo di vivere e di essere autentici che ancora si ritrova in tanti posti e luoghi d’Italia. Un sentimento che nessun Capodanno Rai, o Magna Graecia Film Festival, o Eventi speciali, potrà mai trasmettere nonostante i milioni di euro che vengono spesi sulla pelle di noi calabresi.

Brunori Sas sta unendo tutta la Calabria e tutti i calabresi. Speriamo che da domani il presidente Occhiuto non si dimentichi di questa bella esperienza e che tutto ciò possa servire da stimolo a mettere su un grande evento musicale e culturale dove far scoprire all’Italia intera l’autenticità della nostra regione, tra tradizioni e innovazioni, tra canti popolari e ricerca innovativa. Un evento da affidare alla direzione a Dario Brunori e che coinvolga gente come Peppe Voltarelli, Danilo Gatto, Vito Teti, Gioacchino Criaco, Santo Gioffrè… E vedrete che i turisti arriveranno veramente.

PS. MA TANTO PER INZIARE STASERA SPENDETECI CINQUE EURO PER VOTARE BRUNORI SAS… 



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