Un lungo viaggio tra sapori e tradizioni — Il Globo

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Al Calabria Club di Bulla la popolare ‘Sagra della Melanzana’, un’esperienza immersiva che ha unito l’intera comunità italo-australiana.

“Lunghe ore di sogno con un panorama di meravigliosi scenari incantati”: così lo storico d’arte americano Bernard Berenson descrisse la Calabria, dopo un viaggio in auto agli inizi del ‘900. Ed è proprio questa Regione, con i suoi paesaggi vertiginosi e cangianti, a manifestarsi sulla parete d’ingresso del Calabria Club di Bulla, accogliendo con suggestive immagini proiettate i numerosi visitatori che domenica 9 febbraio hanno preso parte alla ‘Sagra della Melanzana’.

Quella che nasce come un’esperienza gastronomica si trasforma presto in un autentico viaggio nella cultura e nelle tradizioni calabresi. L’accurata gestione degli spazi interni e l’allestimento immersivo permettono ai partecipanti di addentrarsi, fin dall’ingresso nell’area di benvenuto del club, in un percorso multisensoriale: la Calabria non solo si assapora, ma si vede, si ascolta, si respira. Le immagini e i suoni della terra calabra raccontano i suoi borghi senza tempo, i suoi paesaggi mozzafiato, le sue storie, i suoi sapori autentici.

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Due pannelli interattivi offrono la possibilità di esplorare virtualmente itinerari religiosi e storici della Regione, mentre una piccola libreria, ricca di volumi dedicati alle meraviglie dell’Aspromonte e delle coste calabresi, accoglie i visitatori con il fascino di racconti inediti e scorci inesplorati. Sulla parete adiacente, una serie di dipinti raffiguranti antichi borghi della Calabria – donati dalla Regione stessa al sodalizio – è impreziosita da codici QR che consentono di approfondire, con il proprio telefono, le storie e le tradizioni popolari legate a questi piccoli gioielli del Sud Italia.

Il percorso espositivo prosegue in una sala dedicata ai prodotti tipici calabresi, dov’è possibile acquistare specialità importate direttamente dalla Regione, come il sugo di melanzane o i mostaccioli di Soriano.

“L’obiettivo – ha spiegato il presidente del club, Sam Sposato – non è solo sostenere i piccoli produttori calabresi, ma anche far conoscere e apprezzare il ‘Made in Calabria’ nel mondo. C’è bisogno, infatti, di cambiamento e negli ultimi mesi ci siamo mossi in questa direzione, per diventare un centro d’eccellenza di riferimento per tutti coloro che sono interessati a scoprire o riscoprire la Calabria”.

Prima di giungere all’area principale della sagra, i visitatori attraversano uno spazio suggestivo, un vero e proprio viaggio nel tempo che li riporta agli anni Cinquanta, nel mondo affascinante della pesca del tonno. Qui, immagini e suoni si intrecciano per raccontare un capitolo della tradizione calabrese.

“La mostra della Tonnara è fotografica ma anche sonora – ha raccontato Giovanni Butera, amministratore delegato della Segmento Foundation e membro del comitato del club –. Abbiamo le registrazioni originali dei pescatori che cantavano mentre tiravano su la rete. Si tratta di fotografie scattate nel 1954 dal fotografo inglese Alan Lomax a Vibo e a Pizzo, accompagnate dalle stesse registrazioni”.

Dove termina il percorso espositivo, si apre la grande sala principale, arricchita da banchetti enogastronomici colmi di prelibatezze e da un angolo dedicato all’intrattenimento per bambini. L’atmosfera si riempie presto di festa, tra profumi avvolgenti e sapori iconici, grazie ai deliziosi piatti preparati dalla straordinaria cuoca Lucia D’Amico Cefalà, affiancata da altri volontari del club. 

Protagonista indiscussa è la melanzana, servita come antipasto accanto ai classici salumi e olive, trasformata in una squisita Parmigiana oppure utilizzata come condimento per la pizza o per la pasta, sempre nel segno della più genuina tradizione nostrana.

La preparazione di questi piatti ha richiesto un lavoro immenso da parte del personale del club di Bulla, come ha raccontato Butera: “Lucia, solo nella prima settimana, ha tagliato cinquecento melanzane a metà, poi le ha farcite, fritte e infine passate al forno con il sugo. Io stesso ho dato il mio contributo, affettandone circa trecento”.

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Il duro lavoro è proseguito anche nella seconda settimana, quando sono stati preparati i piatti freschi, tra i quali spicca il sugo di melanzane e ‘nduja.

Il risultato dell’impegno è leggibile nei volti felici e soddisfatti dei tanti partecipanti, come Maria Porcesi, italo-australiana con radici nei dintorni di Catanzaro: “Amo la Calabria e ci torno ogni volta che posso. Quando riparto, però, la nostalgia è sempre fortissima. Oggi, assaporando questi piatti deliziosi, riesco quasi a colmarla”.

Ad arricchire ulteriormente la giornata anche la presenza di alcuni ospiti d’onore, introdotti dallo stesso Butera, MC della sagra, quali la console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, il direttore del Co.As.It., Marco Fedi, la Victorian multicultural commissioner, Gabrielle Marchetti, il deputato Pd nella circoscrizione Estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, Nicola Carè, il presidente del Com.It.Es Victoria e Tasmania, Ubaldo Aglianò, e il sindaco di Hume, Jarrod Bell. La loro partecipazione ha sottolineato l’importanza dell’evento che va ben oltre la celebrazione della gastronomia locale. La festa, infatti, è soprattutto un momento di incontro e condivisione, un’occasione per rinsaldare il profondo legame tra Italia e Australia.

 “La ‘Sagra della Melanzana’ è un evento che celebra non solo la tradizione culinaria calabrese, ma anche il profondo legame che unisce la nostra terra d’origine all’Australia, in particolare alla comunità calabrese, che con il suo impegno e la sua dedizione ha contribuito in maniera significativa alla crescita e al benessere di Melbourne e dell’intero Stato del Victoria –ha esordito la Console –. Gli italiani, quindi anche i calabresi, hanno svolto un ruolo fondamentale nella costruzione di Melbourne, una città che oggi è fiera della sua ricca diversità culturale e gastronomica. La melanzana, simbolo di questa sagra, è solo uno dei tanti ingredienti che i nostri connazionali hanno portato con sé, arricchendo la cucina australiana con i sapori autentici delle nostre terre”.

Al termine dei discorsi e dei ringraziamenti, il pomeriggio è proseguito tra musica dal vivo e atmosfere festose. Le melodie folcloristiche dei The Rustica Project, insieme alle esibizioni di altri artisti, hanno animato l’evento, regalando ai presenti momenti di gioia e coinvolgimento.

 

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