Torino, 16 febbraio 2025 – Il pubblico bianconero voleva dare continuità alla striscia vincente delle ultime settimane tra campionato e Champions League, e la squadra non ha deluso le aspettative. La vittoria contro l’Inter, per il modo in cui è maturata, potrebbe rappresentare una svolta nella stagione della Juventus. Per la Milano nerazzurra, invece, è tempo di leccarsi le ferite. Ancora una volta, l’Inter ha preparato bene la partita, ma non è riuscita a portarla a casa, complice il nervosismo generato dall’incapacità di sbloccarla. Alla distanza, la Juventus ha preso il sopravvento, imponendosi sia sul piano fisico che su quello mentale. Per Lautaro e compagni nulla è compromesso, con il Napoli distante solo due punti, ma qualcosa nella macchina quasi perfetta di Inzaghi inizia a scricchiolare.
L’attaccante juventino Nico Gonzalez e Niccolò Barella dell’Inter durante un’azione di gioco
Decide Conçeicão
Il primo tempo ha visto un’Inter più in controllo, con Dumfries come arma principale per mettere in difficoltà la difesa bianconera. Tuttavia, la serata opaca di Lautaro e l’impatto ancora poco incisivo di Taremi nel campionato italiano hanno impedito ai nerazzurri di trovare la rete. La Juventus, dal canto suo, ha sfiorato il vantaggio con una doppia occasione di Gonzalez e Conceição, sventata da un grande intervento di Sommer. Nella ripresa, lo spartito della gara cambia completamente: l’Inter finisce in balia della Juventus, che domina sotto tutti i punti di vista, pur senza creare occasioni clamorose. Uno dei pochi palloni giocabili per Kolo Muani si rivela però decisivo: l’attaccante francese controlla con mestiere al limite dell’area, protegge palla e serve Conceição, che con un destro chirurgico firma il gol vittoria. Proprio come accaduto a Firenze, l’Inter fatica a reagire, producendo solo un’occasione nata da un’iniziativa di Marcus Thuram, mentre la Juventus va vicina al raddoppio con Koopmeiners. Il risultato di 1-0 rappresenta un successo prezioso per la Juventus, che continua il suo percorso di crescita. Per l’Inter, invece, è la seconda sconfitta nelle ultime tre partite, entrambe senza riuscire a trovare la via del gol. Le pagelle
JUVENTUS (4-2-3-1) Di Gregorio 6 – Serata relativamente tranquilla, chiamato in causa poche volte e sempre con interventi di routine. Weah 6.5 – Adattato a terzino in una gara complessa, interpreta il ruolo con dinamismo e disciplina, contenendo bene le avanzate avversarie. Gatti 6.5 – Attento e preciso, legge in anticipo le giocate avversarie e non concede spazi. Prova solida e affidabile. Veiga 6.5 – Ha ormai conquistato la fiducia del tecnico, si sacrifica in entrambe le fasi con dedizione e disciplina tattica. Savona 5 (14’ st Cambiaso 6) – Fatica a tenere a bada il tandem Barella-Dumfries, con l’olandese che spesso lo supera in velocità. Sostituito per evitare ulteriori sofferenze. Koopmeiners 6 – Troppo nel primo tempo, spavaldo e fondamentale nel secondo tempo. È Anche sfortunato, per poco non trova un gol che avrebbe meritato K. Thuram 6.5 (32’ st Locatelli 6) – Una locomotiva nelle progressioni centrali, spezza il pressing interista e porta fisicità al centrocampo. Conceição 7 (36’ st Yildiz sv) – L’uomo della provvidenza. Si prende la responsabilità di puntare l’uomo e decide il match con un tiro preciso che rilancia la stagione bianconera. McKennie 6 – Prestazione da leader: solido in fase difensiva, aiuta a compattare il centrocampo, ma meno brillante del solito in fase offensiva. Gonzalez 6.5 – Vivace e sempre nel vivo dell’azione, crea diverse situazioni pericolose. Manca ancora un po’ di incisività, ma resta tra i migliori. Kolo Muani 6.5 – I pochi palloni che riceve li lavora al meglio. Fisico, intensità e sacrificio, regala a Conceição l’assist per il gol decisivo. All. Thiago Motta 7 – Imposta bene la gara e nel secondo tempo blocca le fonti di gioco avversarie. La vittoria porta la sua firma. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rouhi, Costa, Kelly, Mbangula, Vlahovic. INTER (3-5-2): Sommer 6.5 – Provvidenziale su Gonzalez e Conceição, dà sicurezza alla difesa. Sul gol subito non può fare di più. Bastoni 6 (17’ st C. Augusto 6) – Spinge con costanza nel primo tempo e mette qualche cross interessante. In fase difensiva è attento e pulito. Acerbi 6.5 – Dopo il rientro contro la Fiorentina, mostra subito solidità. Difensore ostico, concede pochissimo agli attaccanti avversari. Pavard 6.5 – Ordinato, lucido e sempre al posto giusto. Un punto fermo per Inzaghi. Dimarco 5.5 (17’ st Zalewski 6) – Non riesce mai a trovare lo spazio per affondare e crossare come suo solito. La voglia c’è, ma manca il guizzo. Mkhitaryan 5.5 (35’ st Correa sv) – Soffre il pressing juventino e non riesce a rendersi pericoloso. Prestazione sottotono. Calhanoglu 5 (35’ st Zielinski sv) – Errore fatale sul gol subito, si fa anticipare in una zona nevralgica del campo. Serata da dimenticare. Barella 6.5 – Tra i migliori in campo. Primo tempo di alto livello, recupera palloni e offre assist ai compagni. Cala leggermente nella ripresa. Dumfries 6.5 – Primo tempo di grande intensità, sfiora il gol e semina il panico sulla fascia. Nella ripresa si spegne, complice il cambio di ritmo della Juve. Taremi 5.5 (17’ st M. Thuram 6) – Si fa notare con una rovesciata spettacolare, ma poi si eclissa dal match. L. Martinez 5 – Giornata no per il “Toro”: mai in sintonia con la porta avversaria, spreca un paio di occasioni e chiude il match in affanno. All. Inzaghi 5 – Imposta bene la partita, ma non legge l’evolversi della sfida. Le mosse di Thiago Motta lo mettono in grande difficoltà nella ripresa. A disposizione: J. Martinez, Calligaris, Bisseck, De Vrij, Darmian, Frattesi, Asllani, Arnautovic.
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