Il Bando ISI INAIL rappresenta un’importante opportunità per le imprese che desiderano migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Attivo da diversi anni, questo programma di finanziamento è pensato per supportare interventi volti a ridurre i rischi professionali, migliorare le condizioni lavorative e promuovere l’innovazione tecnologica nei processi produttivi.
Le risorse messe a disposizione mirano non solo alla tutela dei lavoratori, ma anche a incentivare le micro e piccole imprese del settore agricolo nell’acquisto di attrezzature e macchinari avanzati. L’obiettivo è rendere le attività produttive più efficienti e sostenibili, riducendo le emissioni inquinanti, il rumore e i rischi derivanti dalla movimentazione manuale di carichi e persone.
Le aziende possono accedere a contributi a fondo perduto per realizzare interventi che migliorano la gestione della sicurezza, come l’adozione di modelli organizzativi certificati o la rimozione di materiali pericolosi come l’amianto. Il bando, strutturato su più assi di finanziamento, permette alle imprese di scegliere il progetto più adatto alle proprie esigenze, garantendo un supporto concreto per la modernizzazione delle attività e il rispetto delle normative vigenti.
Grazie a questa iniziativa, le imprese hanno l’opportunità di investire in strumenti e soluzioni innovative, con un sostegno economico che può coprire fino al 65% delle spese ammissibili. Un’occasione imperdibile per chi desidera migliorare la sicurezza dei propri lavoratori e la competitività della propria azienda.
I destinatari dei finanziamenti del Bando ISI INAIL 2024
Il Bando ISI INAIL 2024 è destinato a un’ampia platea di soggetti, con l’obiettivo di sostenere investimenti mirati al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
In particolare, possono accedere ai finanziamenti le imprese di qualsiasi dimensione, incluse quelle individuali, purché regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA).
L’accesso ai contributi avviene in base agli assi di finanziamento, che suddividono le tipologie di investimento in specifiche categorie, consentendo alle aziende di scegliere il progetto più adatto alle proprie esigenze.
Oltre alle imprese, il bando prevede una particolare attenzione per gli Enti del Terzo Settore, riconosciuti ai sensi del decreto legislativo n. 117/2017, successivamente modificato dal decreto legislativo n. 105/2018. In questo caso, il sostegno economico è riservato esclusivamente agli interventi destinati a ridurre i rischi legati alla movimentazione manuale delle persone, rientrando così nell’Asse 1.1, tipologia d.
L’iniziativa si rivolge quindi sia alle aziende che desiderano innovare e migliorare la sicurezza nei propri ambienti di lavoro, sia agli enti che operano nel sociale, garantendo un supporto concreto per la protezione dei lavoratori. Grazie a questo finanziamento, è possibile implementare soluzioni efficaci per ridurre i rischi professionali, migliorando il benessere e la qualità del lavoro.
I progetti ammessi a finanziamento nel Bando ISI INAIL 2024
Ogni azienda, con il supporto del proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e di un esperto qualificato, può individuare le aree in cui necessita di miglioramenti e presentare un progetto specifico nella domanda di partecipazione.
Le tipologie di intervento finanziabili includono: l’acquisto di macchinari innovativi per garantire maggiore sicurezza, l’adozione di sistemi di gestione certificati come la ISO 45001, la ristrutturazione di ambienti per eliminare rischi specifici come la presenza di amianto, o la risoluzione di problematiche legate agli spazi confinati, che richiedono una formazione adeguata per il personale coinvolto.
I progetti finanziabili sono suddivisi in cinque Assi di finanziamento, in base alla tipologia di intervento:
- Asse 1: riduzione dei rischi tecnopatici e implementazione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
- Asse 2: interventi per diminuire i rischi infortunistici;
- Asse 3: bonifica di strutture contenenti amianto;
- Asse 4: supporto a micro e piccole imprese;
- Asse 5: finanziamenti per imprese agricole che investono in attrezzature moderne e sostenibili.
Sicurezza sul lavoro: rischi tecnopatici e infortunistici
I rischi tecnopatici e infortunistici rappresentano due delle principali aree di attenzione per la tutela della sicurezza dei lavoratori. Questi rischi derivano dalle condizioni presenti nei luoghi di lavoro e possono riguardare sia l’ambiente che le attrezzature impiegate nelle attività quotidiane.
Per ridurre l’esposizione a tali pericoli, le aziende possono investire in soluzioni che migliorano la protezione dei lavoratori, come l’adozione di misure per abbattere i rischi chimici, il rumore eccessivo, le vibrazioni meccaniche o le problematiche legate alla movimentazione manuale di carichi e persone. Particolare attenzione è rivolta anche al settore della pesca, dove sono necessarie azioni mirate per affrontare i rischi emergenziali.
Un ruolo fondamentale è svolto dal professionista incaricato dal datore di lavoro per la preparazione della domanda di finanziamento. Questa figura deve possedere una formazione specifica sulla sicurezza sul lavoro, essere in grado di valutare i rischi attraverso metodi di misurazione standardizzati e conoscere l’uso adeguato dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Quando si tratta di rischi legati agli impianti aziendali, come quelli elettrici e meccanici, è essenziale un’approfondita conoscenza delle procedure di sicurezza e delle normative tecniche. Inoltre, nei casi in cui siano presenti spazi confinati con atmosfere pericolose, il professionista deve avere certificazioni specifiche e competenze mirate all’uso dei DPI adeguati per operare in sicurezza.
Un ulteriore aspetto chiave riguarda l’implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza, come la ISO 45001 precedentemente citata, che permette di avere una visione d’insieme dei rischi aziendali e delle misure necessarie per prevenirli. Grazie a queste strategie, le imprese possono migliorare l’ambiente di lavoro e garantire un maggiore livello di protezione per i propri dipendenti.
Risorse economiche destinate ai finanziamenti INAIL
Le risorse economiche messe a disposizione dell’INAIL vengono suddivise su base regionale e provinciale e assegnate in base agli assi di finanziamento precedentemente citati, che distinguono i progetti in base alla tipologia di intervento e al rischio da ridurre.
Per accedere ai finanziamenti, le aziende devono fare riferimento alle disposizioni del Decreto Legislativo 81/08, che impone l’obbligo di redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Questo documento è essenziale per individuare le criticità aziendali, valutare i rischi legati ai macchinari e ai processi lavorativi e definire le azioni necessarie per la loro riduzione.
Un ruolo chiave è svolto dal professionista incaricato, che deve possedere una conoscenza approfondita del DVR aziendale. La sua competenza è essenziale per identificare le aree su cui intervenire e per garantire che il progetto proposto sia in linea con i criteri richiesti dal Bando ISI INAIL. Inoltre, recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato l’importanza del DVR come strumento di prevenzione e responsabilità, evidenziando il suo valore nella pianificazione degli investimenti per la sicurezza sul lavoro.
Cosa si può fare con gli incentivi del Bando ISI?
Gli incentivi del Bando ISI INAIL concessi a fondo perduto, offrono alle imprese un’opportunità concreta per migliorare la sicurezza sul lavoro e modernizzare le attività produttive. Grazie a questi finanziamenti, le aziende possono investire in soluzioni innovative che riducono i rischi per i lavoratori e migliorano l’efficienza operativa.
Tra gli interventi finanziabili rientrano quelli finalizzati alla riduzione dell’esposizione ai rischi chimici, come l’acquisto e l’installazione di impianti di aspirazione, cabine di sicurezza e altri dispositivi avanzati per la protezione degli operatori. Un altro ambito di investimento riguarda la sostituzione di macchinari obsoleti, spesso rumorosi e poco efficienti, con dispositivi di ultima generazione che contribuiscono a diminuire il livello di rumorosità negli ambienti di lavoro.
Ulteriori agevolazioni riguardano l’acquisto di attrezzature progettate per ridurre le vibrazioni meccaniche, prevenendo disturbi muscolo-scheletrici causati da sollecitazioni eccessive, in particolare nelle mani e nelle braccia. Il bando sostiene anche l’automazione dei processi di movimentazione manuale dei carichi (MMC), contribuendo a diminuire lo sforzo biomeccanico dei lavoratori e prevenendo l’insorgere di patologie professionali.
Per garantire l’accettazione della domanda, è utile documentare con fotografie o video le condizioni lavorative pre-intervento, dimostrando il miglioramento ottenuto.
Un’attenzione particolare è riservata anche al settore della pesca, con finanziamenti per l’acquisto di dispositivi di sicurezza come giubbotti autogonfiabili, zattere di salvataggio e sistemi di recupero.
Il bando prevede, inoltre, fondi destinati alla rimozione dell’amianto, un intervento che interessa soprattutto le micro e piccole imprese operanti in settori specifici. La conoscenza delle normative regionali in materia di smaltimento da parte del professionista incaricato può risultare determinante per l’ammissibilità della richiesta.
In tutti i casi, per accedere ai finanziamenti è necessario allegare alla domanda i preventivi dei macchinari e dispositivi, insieme alla documentazione richiesta dall’INAIL, per dimostrare la conformità del progetto ai requisiti previsti dal Bando ISI INAIL.
Contributi e spese ammissibili
Le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, dalle micro alle grandi aziende, possono ottenere contributi a fondo perduto che coprono fino al 65% delle spese ammissibili. L’importo finanziabile varia da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 130.000 euro, offrendo un sostegno concreto per migliorare la sicurezza sul lavoro e ottimizzare le condizioni operative.
Anche le aziende agricole hanno accesso ai finanziamenti previsti dal Bando ISI INAIL. In particolare, per i giovani imprenditori agricoli, il contributo può raggiungere l’80% delle spese ammissibili, incentivando così l’acquisto di attrezzature moderne e sostenibili per ridurre i rischi nei processi produttivi.
Modalità di compilazione della domanda a INAIL e tempistiche
Le imprese che intendono accedere ai finanziamenti del Bando ISI INAIL devono presentare la domanda esclusivamente in modalità telematica, utilizzando la piattaforma disponibile nella sezione Servizi Online del sito ufficiale www.inail.it.
Per garantire l’ammissibilità, è necessario che i dati inseriti rispettino le linee guida del bando, con particolare attenzione alla corretta identificazione del rischio da ridurre o eliminare e alla scelta del relativo asse di finanziamento. Il progetto presentato dovrà ottenere un punteggio minimo di 120 punti per essere considerato idoneo.
Un ruolo chiave nella preparazione della domanda è svolto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), che, grazie alla sua conoscenza delle criticità aziendali indicate nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), potrà supportare l’azienda nell’individuare le aree di intervento. Il DVR, obbligatorio ai sensi del Dlgs 81/08, deve essere aggiornato e firmato dalle figure responsabili della sicurezza aziendale.
L’INAIL pubblicherà entro il 26 febbraio 2025 tutte le indicazioni relative alla procedura di presentazione della domanda, inclusi i dettagli sulle scadenze e modalità operative. Il calendario con le tempistiche sarà disponibile sul portale INAIL, dove le aziende potranno seguire un percorso guidato per la compilazione e l’invio della richiesta.
Criteri di valutazione dei progetti Bando INAIL
La selezione dei progetti che possono beneficiare dei finanziamenti INAIL si basa su una metodologia di valutazione strutturata, che prende in considerazione diversi fattori chiave.
Ogni proposta viene analizzata seguendo criteri ben definiti, con l’obiettivo di garantire il sostegno a interventi realmente efficaci nel migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tra gli aspetti determinanti nella valutazione dei progetti rientrano:
- La tipologia di intervento, ovvero il tipo di miglioramento proposto in relazione alla riduzione dei rischi per i lavoratori;
- Le dimensioni dell’impresa, in quanto il bando prevede specifiche agevolazioni per micro, piccole e medie imprese;
- Il settore di attività, poiché alcuni ambiti produttivi presentano rischi più elevati e richiedono interventi mirati;
- La presenza di certificazioni, come la UNI EN ISO 45001:2023, che attesta l’adozione di un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro conforme agli standard internazionali.
L’analisi di questi criteri consente di assegnare un punteggio a ciascun progetto, determinando la graduatoria per l’accesso ai finanziamenti. Le aziende che rispettano i requisiti richiesti e presentano soluzioni innovative ed efficaci avranno maggiori possibilità di ottenere il contributo.
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