assistenza sanitaria per i disabili

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Lodi diventa il teatro di una nuova iniziativa che si prefigge di migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria per le persone con disabilità complesse. Il Progetto Dama (Disable Advanced Medical Assistance) è un innovativo modello di presa in carico che mira a rispondere in modo coordinato e personalizzato alle esigenze delle persone che vivono con fragilità, siano esse cognitive, fisiche, neuromotorie o psichiche.

Un nuovo modello di assistenza sanitaria

Il Progetto Dama si propone di garantire una risposta concreta e tempestiva alle persone con disabilità complesse, facilitando l’accesso a un sistema sanitario che, purtroppo, spesso presenta barriere che ostacolano la fruizione dei servizi. La nuova iniziativa è stata sviluppata congiuntamente dall’ASST di Lodi, la Fondazione Comunitaria di Lodi, la Fondazione Danelli, le cooperative Il Mosaico e Amicizia. L’obiettivo comune di questi soggetti è quello di promuovere una gestione integrata e multidisciplinare dei pazienti più vulnerabili, rispondendo non solo alle esigenze cliniche, ma anche ai bisogni sociali e psicologici.

Il progetto si basa sulla creazione di una rete di assistenza coordinata, che coinvolge i vari attori del territorio per garantire una presa in carico personalizzata e globale dei pazienti. La collaborazione tra ospedali, cooperative sociali e fondazioni caritative è fondamentale per creare un sistema che superi le tradizionali frammentazioni dei servizi sanitari, spesso difficili da navigare per le persone con disabilità.

La collaborazione tra enti e fondazioni

Una delle caratteristiche distintive del progetto Dama è proprio la sua capacità di unire diverse realtà istituzionali e sociali. La partnership tra l’ASST di Lodi, la Fondazione Comunitaria di Lodi, la Fondazione Danelli e le cooperative Il Mosaico e Amicizia consente di raccogliere e integrare risorse e competenze differenti, offrendo così una risposta adeguata e diversificata alle necessità dei pazienti con disabilità.

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L’ASST di Lodi, con la sua esperienza nell’erogazione dei servizi sanitari, gioca un ruolo centrale nel progetto, mettendo a disposizione il proprio personale medico e le proprie strutture per garantire che le persone con disabilità possano accedere a trattamenti specialistici in tempi rapidi e con il massimo livello di qualità. Le cooperative Il Mosaico e Amicizia, dal canto loro, forniscono un supporto fondamentale nella gestione dei bisogni quotidiani e sociali dei pazienti, dando loro la possibilità di integrarsi meglio nella comunità e vivere in modo più indipendente.

La Fondazione Comunitaria di Lodi, infine, gioca un ruolo cruciale nella gestione dei fondi e nella creazione di un network che consenta al progetto di espandersi e avere un impatto duraturo sul territorio. L’alleanza con la Fondazione Danelli contribuisce alla sostenibilità del progetto e favorisce l’innovazione nell’approccio all’assistenza sanitaria.

Una risposta alle fragilità

Le persone con disabilità complesse presentano bisogni sanitari molto specifici e una gestione terapeutica articolata. Spesso, il sistema sanitario tradizionale non è in grado di rispondere in modo adeguato a queste esigenze, risultando inefficace o troppo frammentato. Il Progetto Dama intende superare queste difficoltà, creando un sistema di assistenza integrato che possa rispondere a tutte le necessità del paziente in modo omogeneo.

Le disabilità cognitive, fisiche, neuromotorie e psichiche richiedono infatti un’attenzione particolare, che non si limita alla cura medica, ma si estende a una serie di supporti sociali, psicologici e assistenziali. Il modello di presa in carico ideato nel progetto Dama offre risposte su più livelli, favorendo una gestione condivisa delle problematiche sanitarie e sociali che riguardano le persone con disabilità.

Accesso facilitato ai servizi sanitari

Una delle problematiche principali che il progetto si propone di risolvere è quella dell’accesso alle strutture sanitarie. Le persone con disabilità complesse spesso incontrano difficoltà nell’accedere ai servizi di salute, sia per motivi pratici che per la difficoltà di orientarsi tra le diverse offerte assistenziali. Con Dama, le persone con fragilità potranno godere di un servizio di orientamento e supporto, che le guiderà nella scelta delle prestazioni sanitarie necessarie, riducendo il rischio di discontinuità nell’assistenza.

In particolare, il progetto prevede la creazione di un punto di accesso unico, dove i pazienti e le loro famiglie potranno ricevere informazioni chiare e supporto nella programmazione delle visite e dei trattamenti necessari. Questa semplificazione delle procedure e la centralizzazione delle informazioni permette una gestione più snella ed efficiente delle pratiche sanitarie.

La coordinazione tra professionisti

Un altro aspetto fondamentale del progetto è la coordinazione tra i diversi professionisti coinvolti nell’assistenza ai pazienti. Il progetto Dama prevede infatti una stretta collaborazione tra medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi e altri specialisti, che lavoreranno insieme per garantire una presa in carico globale del paziente. Grazie alla centralizzazione delle informazioni, i professionisti potranno monitorare costantemente lo stato di salute del paziente, aggiornarsi sui progressi e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

La sinergia tra i diversi attori professionali permette una personalizzazione dell’assistenza, che si traduce in un trattamento più mirato e mirato alle esigenze specifiche di ciascun paziente.

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Un approccio incentrato sulla persona

L’aspetto umano del Progetto Dama è un altro dei suoi punti di forza. L’assistenza sanitaria, per quanto fondamentale, non può essere ridotta esclusivamente alla cura fisica, ma deve considerare anche il benessere psicologico e sociale del paziente. Il progetto si propone quindi di mettere al centro la persona, creando un ambiente che favorisca la partecipazione attiva dei pazienti e delle loro famiglie nella gestione del percorso di cura.

Un aspetto innovativo del modello di presa in carico è la promozione dell’autonomia della persona, che viene affiancata e supportata nei suoi bisogni quotidiani, ma non privata della possibilità di vivere in modo indipendente e dignitoso.

Con il suo approccio innovativo, il Progetto Dama rappresenta un passo importante verso una sanità più inclusiva e accessibile per le persone con disabilità complesse. Grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, il progetto è destinato ad avere un impatto significativo sul territorio lodigiano, migliorando la qualità della vita delle persone fragili e facilitando il loro accesso a trattamenti adeguati.

Patricia Iori



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