Il caso
Recepiti i rilievi di Anac. «Auspichiamo che l’amministrazione comunale, in futuro, dia maggior credito al Consiglio Comunale», ha detto la consigliera
L’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale (Adsp) aderisce ai rilievi mossi dall’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, sul tema delle privatizzazioni. In dettaglio si tratta della «gara bandita l’anno scorso che riguarda lo svolgimento di 44 servizi di interesse generale nei porti di Catania e Augusta per i prossimi 25 anni», ha spiegato ieri a ReiTv il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina. I servizi in gara riguardano pulizia, logistica illuminazione e altre attività all’interno dei porti.
E subito è arrivato il commento della consigliera comunale Mpa Serena Spoto, autrice di una mozione sul tema protocollata lo scorso 5 dicembre e firmata da gran parte dei consiglieri. «Un’adesione – spiega Spoto – che conferma la fondatezza dei molteplici dubbi cristallizzati in una mozione in cui chiedevo l’annullamento del bando sulla gara indetta per la gestione venticinquennale del porto di Catania. Una mozione che mi vedeva come prima firmataria, sostenuta da numerosi consiglieri, che ringrazio, e approvata dal Consiglio. Prova questa del fatto che il Consiglio stesso ha esercitato ed esercita con estrema scrupolosità i poteri di vigilanza che gli vengono assegnati. L’Anac, infatti, ha suggerito all’Autorità di adottare i provvedimenti in autotutela più opportuni per salvaguardare i principi, fondamentali in generale nel campo degli appalti ma ancor di più in una gara del valore di centinaia di milioni di euro, di trasparenza e di massima partecipazione».
«Precisiamo – ha proseguito Di Sarcina ai microfoni di Filippo Romeo su ReiTv – che i servizi non erano stati ancora appaltati, e ci siamo subito fermati nel momento in cui l’Anac ci ha dato comunicazione dell’attività ispettiva, durata quasi un anno e che ha riguardato non solo il project financing di cui parliamo, ma varie attività dell’ente risultate assolutamente regolari e nel pieno rispetto della legge (11 ricorsi vinti in sede civile su 11 proposto dal 2022 e 17 ricorsi al Tar vinti su 21 proposti, sugli altri quattro, di minore entità, è in corso l’appello al Cga). Dunque ha compiuto un lavoro certosino e mi sento di ringraziare l’Autorità anti corruzione per lo spirito di collaborazione e l’apprezzamento della nostra trasparenza».
Così prosegue invece Spoto; «Ci sono casi in cui dispiace avere ragione. Dispiace perché è la prova di come il lavoro svolto dal Consiglio Comunale, con in testa il suo presidente Sebastiano Anastasi, non sia stato contemplato come avrebbe dovuto. Un’azione politica che aveva anticipato quello che poi, altri organismi come l’Anac, hanno poi certificato». «Auspichiamo – conclude la consigliera – che i prossimi atti dell’Autorità Portuale possano ispirarsi fedelmente e concretamente ai principi di trasparenza e l’Aula possa tornare presto a dibatterne pubblicamente. Nello stesso tempo auspichiamo che l’amministrazione comunale, in futuro, dia maggior credito e, soprattutto, dia seguito alle indicazioni che provengono dal Consiglio Comunale che, per sua natura, partecipa alla definizione e alla verifica periodica delle linee programmatiche dell’amministrazione, vigila sull’applicazione degli indirizzi generali, dei piani settoriali e dei programmi deliberati da parte degli altri organi del Comune». ha concluso Spoto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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