3 ml di euro per incentivare l’acquisto di propulsori elettrici


Le barche ecologiche motorizzate con propulsori elettrici sono ancora poche, la produzione di sistemi di alimentazione a emissioni zero è limitata a poche unità e ridottissime sono le possibilità di ricarica delle batterie nei porti dedicati alla nautica da diporto. Ma la transizione ecologica avanza e i suoi progressi devono essere sostenuti. Perciò il principale organismo di rappresentanza della categoria, ovvero Confindustria Nautica, ha spinto a lungo con il Governo per ottenere il via libera ad agevolazioni economiche riservate a chi rinuncia ai tradizionali motori a benzina e diesel e si impegna ad utilizzare motorizzazioni elettriche.

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L’opera di persuasione ha dato i suoi frutti e dall’8 aprile sarà possibile presentare domanda per ottenere le agevolazioni fiscali legate alla rottamazione dei motori a combustione e il conseguente acquisto di un sistema di propulsione elettrico.


Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato infatti il provvedimento che definisce i termini di apertura dello sportello e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finalizzate a favorire l’acquisto di propulsori elettrici in caso di dismissione di motori endotermici, sia fuoribordo che entrobordo.

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Le istanze potranno essere presentate dalle ore 12 del giorno 8 aprile e fino alle ore 12 del giorno 8 maggio attraverso lo sportello online di Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il provvedimento include anche l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’installazione e l’impiego sulle unità da diporto.


Agli incentivi sono destinati 3 milioni di euro e le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.


Il contributo previsto per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro, mentre per i fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD è di 10.000 euro. Le agevolazioni concesse sono erogate in un’unica soluzione, successivamente alla conclusione integrale dell’acquisto.


Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale di Invitalia (www.invitalia.it) accessibile anche dal sito del Ministero (www.mimit.gov.it ) tramite SPID. Vale la pena ricordare che la procedura prevede il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva. I richiedenti possono comunque delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega conferita con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

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I soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali.


“Questo provvedimento integra le moltissime iniziative di riforma normativa promosse attivamente dalla nostra associazione” ha tenuto a dire il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, aggiungendo che “nell’ultimo biennio sono stati ottenuti risultati soddisfacenti in vari campi, dalla concorrenzialità della grande nautica alla riduzione degli adempimenti per i diportisti, dalla competitività delle aziende del charter alla piccola nautica”.


Più in dettaglio, il numero uno delle aziende nautiche ha tenuto a ricordare, tra i passi avanti compiuti dal settore in materia di normative, “la revisione del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica, con diverse disposizioni a favore dei natanti, e l’introduzione del Patentino D1, di cui è alla firma il decreto contenente le modalità di esame. Tutto ciò – ha sottolineato Cecchi – in una fase in cui il nostro Ufficio Studi ha rilevato che se le prospettive dell’industria nautica sono complessivamente positive, la piccola nautica registra incertezze”.


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Nell’ottica di sostegno all’intero comparto si inquadra anche il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova, in procinto di giungere, a settembre, alla sua 65° edizione. Lo scorso 20 febbraio – vale la pena ricordarlo – sono state aperte le iscrizioni in vista di quella che sarà la prima edizione del nuovo waterfront cittadino ridisegnato da Renzo Piano e finalmente completato.



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